Freedom 2

CHAPTER 4

She's back.

Alai's pov

Il giorno era arrivato, sarei tornata a Londra dopo un anno di assenza. Ero nervosa, ero ansiosa, ero spaventata, ero davvero confusa. Dentro di me stavano nascendo ansie e paure che non avevo mai avuto, almeno non da quando era cominciata la mia nuova vita. Era tutto così confuso, guardo l'orologio 3.40. è mai possibile che sono sveglia a quest'ora a torturarmi sulla possibilità di vederlo? è del tutto impossibile, io non rivedrò ne Harry, ne Louis, ne Aria, ne Zayn, ne Yagmur, ne qualsiasi altra persona che conoscevo solo di vista. Perchè dovevo essere così nervosa? Infondo, cos'era di tanto grave? Essere nella stessa città del ragazzo che amavo? No, non era una giustificazione. Ora siamo nello stesso stato, eppure non mi sono mai lamentata. Ma è più forte di me, non posso fare a meno di pensare a come sarebbe ora, a come sarebbe rivederlo. Se ha ancora il suo profumo dolce e seducente, se ha ancora i suoi ricci che amavo tanto scompigliare, se ha fatto altri tatuaggi, come sta andando a scuola. Mi sono persa così tanto di lui, cosa farebbe se mi vedesse di nuovo? Si arrabbierebbe? Mi abbraccerebbe? Mi prenderebbe a schiaffi? Figuriamoci, non so cosa farei io se lo dovessi vedere. Ci sto pensando così tanto ma ancora non ho trovato una soluzione, che poi, non so nemmeno a cosa dovrei trovarla.3.51. Il tempo non vuole passare, non so nemmeno dove andremo a fare questa cavolo di missione. Perchè quei rapitori del cazzo non si sono stati a casa? Proprio a Londra dovevano andare a fare i coglioni? Sbuffo e mi metto seduta, porto le mani sulla mia fronte. Non capisco cosa mi succede, pensavo di aver represso questo genere di sentimenti, e invece? Invece sono qui alle..3.57 a cercare e pensare ad una cosa che sicuramente non accadrà! Chi cretina, oltre me, spera di incontrare il suo ex dopo un anno in una città come Londra? è assolutamente assurda come idea, eppure, anche se consapevole dell'assurdità di quest'idea continuo a pensarci e ripensarci, continuo a girarmi e rigirarmi tra le lenzuola sperando che una lampadina si accenda nella mia mente. E poi? Poi cosa farò? Se dovessi vederlo intendo. Mi torturo con questa fottuta domanda da ore ormai, se non da due giorni. Metto le cuffiette e premo su una canzone a caso. Quando riconosco la sinfonia di Trouble di Taylor Swift mi paralizzo..

Flashback

Harry è andato via, mi sento malissimo, non voglio restare sola cosi ho chiesto a Louis di restare con me. Si è messo nel letto con me e abbiamo acceso MTV, dopo alcune canzoni squallide che io e mio fratello cominciammo a commentare ed imitare Louis sgranò gli occhi dicendo

- Taylor Swift ha fatto una nuova canzone.

La musica partì, non sembrava male, cosi mi concentrai...quella canzone mi metteva i brividi, non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo. Quella canzone mi rispecchiava in un modo assurdo, o meglio, rispecchiava quello che mi era successo

Fine flashback

Mi ritrovai a sussurrare il nome di mio fratello, quanto mi mancava la presenza di Louis. Certo, John era un ottimo fratello, ma non era come Louis. Non veniva ad abbracciarmi, non veniva a svegliarmi la mattina e non lo sentivo borbottare in lingue sconosciute quando facevo tardi e lui era lì. sul divano con la sua tazza di thè in mano ad aspettarmi. Non era come Louis, non cantavamo strane canzoni, e per quanto Louis si sforzasse di far apparire la sua voce goffa era bellissima ed io glielo avevo sempre detto. 4.10. Cosa dovrei fare fino alle otto di mattina? Dormire non sarebbe una cattiva idea, ma sembra che l'omino del caffè si sia impossessato di me. Così decisi di scendere giù, sentii Austin parlare con qualcuno, anche lui sveglio a quest'ora?

- Te l'ho già detto, non so dove andremo! Ascoltami, tu cerca di tenerli il più lontani possibile! Si, lo so già come devo fare! Tranquilla. Ok, ti farò sapere! Ciao

mi appoggio al muro con le braccia incrociate, Austin sbuffa e mette il cellulare sul tavolo della cucina

- Con chi parlavi?