CHAPTER 3

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Midnight memories.

Alai's pov

Ero con Austin al parco, stavamo discutendo sulla prossima rapina che dovevamo fare. A Las Vegas, nei suoi numerosi Casinò, dopo essere stato a Cuba mio zio, mio fratello e Josh andranno a Las Vegas per una rapina importante e servo io. Come faccio da Manchester a Las Vegas? Non è la prima volta, con il computer posso entrare nel loro sistema di sicurezza e fare tutto quello che voglio. Ero diventata una mente ingegnosa ed efficace, nessuno mi faceva cambiare idea e nessuno sapeva agire meglio di me. Del resto alle donne l'intelligenza non manca, solo che io avevo deciso di usarla per altri scopi. Austin si toglie il cappellino e mi guarda

- Ok, allora tu sei sicura di riuscirci?

- Si, non preoccuparti. è tutto ok

mi sorride. Austin per me è importante, lo è diventato ogni giorno di più, lui mi aiuta a tenere vividi tutti i ricordi che mi legano a Londra e alle persone che mi circondavano. Non avevo mai cercato nessuno perchè mio zio me l'aveva vietato, ma ricordavo ancora il suo numero a memoria. Anche quello di Louis e Aria ovviamente. Guardo Austin e dico

- Austin.. non ti mancano?

lui mi guarda con un'espressione strana, ha sempre voluto evitare l'argomento. Probabilmente soffre, infondo lui teneva molto a sua cugina

- Si, ovvio. Mi mancano tutti..

- Ci pensi mai di tornare e riprendere la tua vecchia vita?

mi guarda sorridendo amaramente e dice

- Non possiamo più riprenderla, ormai siamo.. siamo diversi. Ormai è questa la nostra vita, tu non sei più la ragazzina ingenua e io non sono più il ragazzino sensibile. Alai.. so che ti mancano tutti, specialmente..

lo guardo fulminandolo, sa che non voglio sentire il suo nome. Mi guarda sorridendo e dice

- Hai tatuato la sua iniziale, indossi ancora la collana che ti regalò al tuo compleanno...

istintivamente porto la mano sull'oggetto e lo stringo, quanto mi manca Harry. Ho sempre pensato che se non lo avessi detto ad alta voce mi sarebbe passato prima, e invece no

- Sai, a volte penso che la colpa sia mia. Sono un genio con i computer.. ma non l'ho mai cercato

- Hai fatto benissimo. Non sarebbero al sicuro con noi, non più. Il fatto che tu non hai ancora ucciso nessuno non significa che non hai molti nemici, infondo tuo zio l'ha fatto. E lo farà

sospiro e mi abbandono allo schienale della panchina

- Già.. lo farà

Austin mi squadra per un po e poi dice

- Sai, sei diventata ancora più bella

gli sorrido ringraziandolo e gli do una pacca sulla spalla, i complimenti mi infastidiscono, perchè ricordo quando me ne facevano ed io diventavo rossa per l'imbarazzo. Il mio telefono squilla e sbuffo

- Che cazzo hanno da chiamare ogni due minuti!

Austin ridacchia e io premo il tasto verde per rispondere

- Che vuoi, James?

- Ciao anche a te dolcezza, allora. Tuo zio ha detto che domani partiranno per Las Vegas

- D'accordo, e allora?

- Sei il pezzo importante, tieniti pronta

attacca e guardo il telefono, che stronzo. Mi alzo dalla panchina e dico

- Mi è venuta fame, andiamo a mangiare qualcosa?

Austin ride e dice

- Dovremmo tornare, sai, è ora di pranzo

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