Mi stiracchio rimanendo ancora con gli occhi chiusi, mentre un sorriso si fa largo sul mio viso ripensando alla nottata trascorsa. Mi rigiro nelle morbide lenzuola e tasto il posto al mio fianco cercando Alex.
Ma aspetta un momento!?
Lenzuola???
Ma non mi trovavo in una prigione?
Che diavolo sta succedendo!?
Spalanco le palpebre e mi guardo intorno, oh no, non può essere. Questa è la stanza di quel impostore di William.
Mi alzo immediatamente dal letto e corro verso la porta, abbasso la maniglia e cerco di spingere la porta, ma non si decide ad aprirsi. Sbuffo e mi vado a risedere sul letto, pronta a scattare se entrasse qualcu.. come non detto. William entra dalla porta e ghignando si avvicina a me.
Salgo in piedi sul letto per sfuggirgli, lui mi segue e cerca di prendermi, ma di colpo mi giro nell'altra direzione e cerco di raggiungere la porta per uscire dalla stanza, non faccio in tempo ad oltrepassare la porta che due braccia ferree mi afferrano per la vita e mi ritirano dentro. Chiude la porta con un calcio e con una velocità sovrumana mi lancia sul letto, senza preoccuparsi minimamente di farmi male, e subito dopo me lo ritrovo addosso con una mano a bloccarmi i polsi e una a bloccarmi i fianchi.
William: "Penso che sia giunta l'ora che tu impari a diventare una brava moglie. Ho saputo che ti sei data da fare, non avrai nessun problema a ripetere quello che hai fatto questa notte anche con me, il tuo futuro marito, vero?" Mi chiede abbassandosi per essere all'altezza del mio orecchio, il suo fiato che si imbatte in quest'ultimo mi fa riempire di brividi, ma non in modo positivo.
Io: "Vai al diavolo!" Gli urlo in faccia.
William: "Risposta sbagliata bambolina!"
Si avventa voracemente sulle mie labbra, cerco di respingerlo e tenere le labbra sigillate, ma lui con prepotenza riesce ad insinuare la lingua nella mia bocca.
Distratto mi libera i polsi per posare anche l'altra mano sui miei fianchi, io ne approfitto per cercare di spingerlo via disgustata da un essere viscido come lui. Ma non si sposta di un millimetro, allora gli do un bel morso sulla lingua e finalmente come una benedizione si stacca di scatto tenendo la lingua di fuori come se fosse un cane.
La sua lingua perde qualche goccia di sangue, ma si risana velocemente per via del suo essere vampiro.
D'un tratto il suo sguardo cambia da malizioso a furioso. Si riavvicina pericolosamente a me e mi prende i capelli in un pugno, mi alza dal letto trascinandomi mentre io lo imploro di lasciarmi andare.
Io: "Ti prego, io non volevo, te lo giuro." Piagnucolo.
Non mi degna di una parola e nemmeno di uno sguardo e continua a trascinarmi lungo il corridoio fino ad arrivare ad una vecchia porta di ferro. Con la mano libera estrae una grossa chiave dalla tasca anteriore e la infila nella serratura, fa due giri con quest'ultima e la porta come per magia si apre. Senza dire niente entra senza mai lasciare la presa su di me, e estraendo un pacchetto di sigarette, dal quale estrae a sua volta un accendino e accende delle candele.
Mi butta brutalmente a terra ed esce richiudendo la porta a chiave dietro di se.
William: "Così imparerai a dare ascolto e concederti solo a me, il tuo futuro marito e non a quella bestia." Detto questo sento i suoi passi allontanarsi.
Io: "Sei un mostro, non sarai mai mio marito. Preferisco morire che sposarti, mi mai schifo." Gli urlo dietro consapevole che con il suo udito mi abbia sentita benissimo.
Dopo qualche secondo mi concedo di osservare il luogo dove circostante. È una stanza con le pareti giallognole e piene di muffa e umidità. Per terra si trova un materasso marcio con una copertina mezza stracciata. In un angolino si trova un secchio dove probabilmente ci sono i bisogni dentro, dalla puzza che ne deriva, e tutt'intorno a quella specie di materasso si trovano delle candele accese. Inorridita da quella vista mi avvicino velocemente alla porta e ci sbatto i pugni sopra sempre più violentemente.
Io: "Fammi uscire da qui, ti prego." Sbraito con le lacrime agli occhi. Continuo a urlare e sbattere sulla porta per qualche minuto, ma nessuno viene a tirarmi fuori da qui, ormai senza speranze mi accascio al pavimento e scoppio in un pianto disperato.
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THE PRINCE OF VAMPIRES
VampireEmily Collins è una diciassettenne che ha perso la madre in un incidente stradale, le sono rimasti solo il padre e il fratello che ha 7 anni più di lei. Le promette di non lasciarla sola con il padre che li malmena sempre, ma dopo poco più di 6 mesi...