Capitolo 5

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Sofia pov's
-Allora è tutto pronto? - chiesi ad Alessia ancora una volta.
-Si stai tranquilla... Noemi ha detto che arriva per le 3 e mancano solamente 10 minuti abbi un po' di pazienza!! - sbuffa contro di me.
Girai gli occhi, finché sentii qualcuno abbracciarmi da dietro.
-Noee!!!!! - esclamai ricambiando l'abbraccio.
Tutte e tre sorridevamo felici e non vedevo l'ora di rincontrare anche Alice.
Avevamo preso quella decisione, capendo che Ali ne aveva bisogno.... In questo periodo era piuttosto giù, nonostante il suo coraggio è sempre stato d'ammirare.
-Noe, hai fatto quello che...?? -
-Gli scrivo venti volte al giorno... Speriamo che risponda con il giusto tempismo questa volta.-
-Dai! Dobbiamo aspettare che Harry Fottuto Styles risponda o almeno dia un segno di vita. - constato' Ale.
Era ora di andare. Un taxi ci stava aspettando.
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La porta era succhiusa, quindi senza farci sentire entrammo.
Era sul divano, cercava di bendarsi un braccio che perdeva fiotti di sangue.
-Che cazzo è successo? - urlò Alessia.
Buttammo per terra le valigie e ci avvicinammo a lei.
-Che ci fate qua? - esclamò lei sorpresa.
-Dopo... Prima che cos'è successo? - chiesi, prendendo subito il disinfettante e iniziando a passarlo sul suo braccio.
Strabuzzo' gli occhi. Doveva provocarle un dolore cane.
-Avevi promesso che non ti saresti più tagliata! Lo avevi giurato! - urlò Noemi, incazzati nera.
-Secondo te posso tagliarmi in un modo del genere?!?! Secondo te non mantengo le promesse?!?!
Non me le sono procurata da sola! Me le ha fatte lui, cazzo! Perché siete tutti così ciechi? Perché continuate a pensare che io mi faccia del male da sola? Non sono una pazza! Non sono come mia sorella!! Non mi suicidero' se è questo che pensate! Se siete venute qua solo per controllare se ero ancora viva potevate stare a casa.- strillo' e si alzò di scatto per correre dentro la sua camere e chiuderla a chiave.
-Non ci voleva cazzo! - sbuffai esasperata.
Corsi verso il piano superiore.
-Ali! Fatti medicare almeno! - cercai di convincerla.
Non mi rispondeva.
Sapevo che era inutile quindi scesi di sotto.
Alessia era in cucina che trafficava con le pentole, cercando di cucinare qualcosa di commestibile. Sbuffava e continuava
a sbattere contro tutti i mobili. Era nervosa e non riusciva a stare calma.
Noemi invece era sul tavolo che riordinava tutto.... Sapeva di aver sbagliato aggredendo. Sapeva che Alice non subiva niente. Tu l'aggredivi e lei sapeva risponderti, lei era forte. Ma a volte i suoi demoni erano più forti di lei.
A volte i suoi angeli non riuscivano ad arrivare in tempo per fermare i demoni che succhiavano la vita.
E noi l'avevamo praticamente spinte dentro le loro braccia.
Lo schermo del suo cellulare si illuminò.
@harrystyles ha iniziato a seguirti.
E anche questa volta era arrivato in ritardo.

~READY TO RUN~ H. S. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora