~READY TO RUN~ H. S.

Capitolo 8

Alice pov's
Uno.
Due.
Tre.
Quattro.
Cinque.
Inspira.
Espira.
Inspira.
Espira.

Ripetevo nella mia mente, cercavo di stabilizzare il mio fiato ma era come se stessi correndo e non riuscissi a fermarmi. Stavo annaspando e l'aria iniziava a mancare. Cercavo di aprire i miei maledettissimi occhi, ma era praticamente impossibile.
Non si sentivano rumori, c'era la calma più assoluta.
Solo dei bip bip che mi facevano capire che ero ancora nel mondo dei vivi.... O almeno per adesso. Era orribile, non vedevo niente e non sentivo niente a parte la paura che prendeva possesso del mio corpo. Il panico di non poter più vedere, sentire, toccare o semplicemente vivere era un peso sul mio povero cuore.
Nei libri, nei film dicono che prima di morire ti passa tutta la vita davanti.
È una gran cazzata!
Non ricordi niente e il tuo unico fisso pensiero è "sto morendo". Perché lo sai. Lo sai che sta accadendo.
Dovevo esserne felice... No?
Potevo vedere mia sorella no?
Potevo finalmente riposare in pace.... Ma sapete?
Riuscivo ad essere egoista anche lì. Io. Non. Volevo. Morire.
Volevo vivere. (vorrei fare una precisazione : Alice non sa che in realtà non è in grave condizioni, ma il fatto che lei non può ne vedere ne sentire la porta a pensare alla morte. Lei nn sa che non morirà. Ci tenevo solo a precisare)
L'avevo capito solo in quel momento.
Per quanto la vita possa essere brutta, piena di tragedie io, in quel momento, non volevo andarmene.
Fu forse per quello che qualcosa si smosse. O almeno nel mio cervello.

Ero in una stanza enorme di un colore biancastro che ricordava molto quelle degli ospedali, ma non c'era nessun lettino o apparecchio elettronico.
C'ero solo io.
Indossavo un vestito bianco che non avevo mai visto.
Sentivo l'aria sferzare i miei capelli, anche se non capivo da dove provenisse siccome era una stanza chiusa.
Poi mi si presento una figura davanti... Dapprima completamente abbagliata dalla luce da non permettere di riconoscere il volto.
Ma lo capii subito dopo... Era lei. Summer.
-Sei venuta a prendermi? - chiesi sussurrando, avendo paura della risposta.
-No-mi sorrise lei - il tuo momento è ancora lontano. Ma sei tu a decidere se vuoi andartene o no.... Puoi restare per sempre qui oppure tornare alla tua vita- continuò e io mi avvicinai. Mi catapultati fra le sue braccia.
-Perché te ne sei andata? Perché mi hai lasciato sola? - e lì scoppiai a piangere.... Tutte quelle lacrime che avevo provato a non esternare bagnarono il mio viso.
Dovevo sapere.
-Tu non sarai mai sola-ripeteva mentre mi legava un nastro verde alla vita.
-I-Io.....voglio restare qua! Non me ne andrò! - esclamai guardando i suoi occhi azzurrini.
-C'è qualcuno che ti aspetta..... - disse lei e indicò la parte opposta della camera.
Non capivo cosa intendesse, finché non lo vidi comparire.
Mi veniva da ridere pensando che non riusciva a star fuori neanche un attimo dalla mia vita.
Indossava lo stesso maglioncino grigio che aveva nel video di You and I, ma i suoi capelli erano cresciuti e il suo volto e la sua corporatura corrispondevano a quella attuale.
Harry Styles era davanti a me che mi porgeva una mano, invitandomi ad andare con lui.
Vedevo che muoveva la bocca ma non riuscivo a capirne il labbiale.
-Torna al tuo posto Ali.... Io ci sarò sempre con te, anche quando non mi vedrai.
Se hai paura guarda in alto  al cielo e Ricordati di me.... Ricordati che eri tu a salvarmi e che d'ora in poi sarò io a salvare te. Ti voglio bene sorellina. - e mi spinse verso di lui.
Ogni passo che facevo, la sua voce diventava sempre più comprensibile.
Potevo finalmente udire quello che stava dicendo..... O meglio cantando.

I figured out, I figured out

Second and hours

E poi... Io ritornello.

You and I... E la sua voce era sempre più forte.
Mi avvolgeva e io mi ritrovai ad urlare con lui.
Nin vedevo di nuovo niente e la sua voce stava diventando troppo forte.
Mi pulsavano le orecchie e la gola mi faceva male, ma continuavo.
Ci fu il buio per un istante.
Poi finalmente la luce.