Capitolo 6: Il sale rovesciato

64 11 0
                                    

Vi siete mai chiesti come mai ogni qual colta si rovesci del sale si dice porti male?
La risposta è abbastanza semplicemente. Tutto sta nel significato e nel valore che aveva il sale fino a non molto tempo fa.
Il sale non è solo un condimento qualsiasi, ma secoli addietro era addirittura usato come mezzo di pagamento, infatti il sale era la terza merce più costosa dopo oro e argento.
Addirittura il sale era lo stipendio che ricevevano i legionari romani nel periodo antecedente alla repubblica, da qui in fatti la parola Salario (salarium) intesa come stipendio
Ma il sale giocava un altro ruolo chiave, ovvero permetteva la lunga conservazione del cibo.
Il sale apparve sulle tavole di tutti in periodi relativamente recenti, in particolar modo la fine del mercato fondato sul baratto ne ha fatto crollare il valore, ma anche nuovi sistemi di mantenimento dei cibi lo hanno reso disponibile per tutti.
La tradizione vuole che per scongiurare tale sfortuna sia sufficiente prendere un pizzico del sale caduto e gettarlo oltre la spalla sinistra, gesto utile a scacciare il demonio.
Ma il sale non è il solo alimento che può "portare sfortuna".
Anche rompere una bottiglia di olio, secondo le superstizioni italiane, in particolar modo del sud Italia, porta male.
Il fatto che sia una convinzione radicata soprattutto nel mezzogiorno italiano non è un caso. Infatti il sud Italia è ricco di uliveti, ed il loro prodotto è rinomato ed esportato in tutto il mondo... E questo avviene da millenni.
Ebbene anche l'olio di oliva giocava un ruolo economico molto simile a quello del sale, poiché da quando Roma divenne un impero consolidato, esportava il pregiato olio italiano in tutto il mondo conosciuto.
Certe volte il cibo non è solo fonte di sfortuna, ma diventa un vero e proprio divieto religioso.
Per i musulmani e gli ebrei ad esempio è vietata la consumazione di carne suina. La traduzione vuole che sia vietato perché il maiale ha le zampe a " zoccolo di diavolo" ma in verità si tratta solo di una questione igienica. Le carni delicate del maiale non sono in grado di conservarsi a lungo in regioni del vicino oriente, soprattutto senza un adeguata conservazione. Tali carni tendono a sviluppare batteri (all'epoca mortali) come salmonella e infezioni di ogni genere.
Invece la cultura cristiana ha la quaresima, e in particolare la festa di carnevale.
Ma cosa c'entra il carnevale?
Ebbene questa è una festività religiosa alimentare molto importante.
La traduzione più accurata è "Carnem levare", ovvero togliere la carne come segno di privazione, in ricordo della passione di Cristo.
In tutto il mondo sono presenti svariate leggende e credenze sui cibi, ed ognuna affascinante a suo modo.

Viaggio nel medioevo delle superstizioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora