Come è stato detto nel capitolo precendente il drago europeo non è il solo esistente al mondo.
In questo capitolo tratteremo delle altre specie di draghi presenti nel folklore di popoli lontani.Il drago cinese.
Nell'estremo oriente le popolazioni locali narravano di un serpente magico, in grado di volare anche se privo di ali, ma che camminava su quattro zampe. Ai lati del muso aveva lunghi baffi e il suo dorso era piumato.
Nei dipinti (vedi:immagine relativa al capitolo) erano sempre colorati di giallo, rosso oppure verde.
Il drago orientale è una figura immancabile oggigiorno nelle feste orientali, poiché è sempre stato una figura positiva e portafortuna.
Viene sempre rappresentato, inoltre, con un corpo lungo e slanciato, come quello di un serpente.
Il dragone era ampliamente raffigurato si dipinti, arazzi e vasellame pregiato. Come i vichinghi anche i cinesi e giapponesi intagliavano teste di drago a prua delle loro navi.Nel sud america.
Le civiltà pre-colombiane non avevano nella loro mitologia un vero e proprio drago, piuttosto un serpente piumato, molto simile a quello orientale.
Anche se simile nella forma non aveva la stessa simbologia. Il serpente piumato azteco, maia e inca era un dio di morte e distruzione, al quale venivano fatti frequenti sacrifici per non scatenarne l'ira.Il Drago-canguro.
Gli indigeni australiani credevano nell'esistenza di questa creatura, un drago parecchio bizzarro:
Il corpo era quello di un canguro, marsupio compreso. L'unica eccezione erano la testa, simile a quella del drago orientale, e un piccolo paio di ali sul dorso.
Propio come il canguro anche il drago australiano portava i cuccioli nella tasca marsupiale fino che non erano sufficientemente sviluppati.
Per quel che riguarda la stazza il drago australiano era nettamente più piccolo del cugino europeo, ma comunque più grande di ogni altro animale nel paese.I draghi della savana.
In Africa si narrava di questi grossi draghi, della stessa stazza dei draghi Europei e in grado di cacciare gli elefanti.
Il drago africano non aveva colorazioni sgargianti, ma la sua pelle era adatta per minimizzarsi nella savana.
Un'altra sostanziale differenza era la mancanza di zampe anteriori, anche se ciò non inficiava sulla sua pericolosità.Concludendo i capitoli sui grandi rettili del cielo, è strabiliante come in ogni popolazione, in ogni parte del mondo, che non sono mai entrate in contatto tra loro, abbiamo tutte sviluppate la figura del drago.
Anche se oggi possiamo affermare che non siamo mai esistiti, i dragoni restando figure iconiche e romantiche, associate a eroi e avventure.
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Viaggio nel medioevo delle superstizioni
Fantasyun viaggio nel medioevo, tra tradizioni e miti popolari. una raccolta di leggende e una guida alle creature mitologiche.