"ALL THESE YEARS"

CAPITOLO 9: "Il mondo è piccolo"

PRESENTE

DANICA P.O.V.

"CHE COSA?! QUINDI QUELLO È FOX, IL RAGAZZO DI CUI TI ERI INNAMORATA IN PRIMA SUPERIORE?!" urlò Jane mentre sbatteva la sua mano destra sul tavolo.
"Già..." risposi mentre guardavo le mie mani appoggiate sulle mie gambe.
"E NON SI RICORDA DI TE?! PREPARATI, È ORA DELLA VENDETTA. RITORNIAMO ALLO STADIO" disse mentre mi tirava il braccio per alzarmi.
"Va bene così. Davvero, va bene così" dissi mentre le abbassavo la mano.
Jane mi guardò con uno sguardo triste.
"Puoi mentirmi, ma la tua espressione non mente. Non è vero che va bene così. Ricordo benissimo come a ogni pausa pranzo correvi fuori dalla classe per andare a vederlo" disse Jane sedendosi al mio fianco.
"Ma ora è tutto diverso. Lui è cambiato, io sono cambiata. Hai visto? Nemmeno sa chi sono" spiegai.
"Quindi, che cosa hai intenzione di fare?" mi chiese.
"Cosa dovrei fare? Io vivrò la mia vita e lui vivrà la sua. Non sarà difficile dimenticarlo. Vedrai che con il passare del tempo finirà per essere uno sconosciuto, come tutti gli altri. Poi sono venuta qua a Seoul per divertirmi, non per deprimermi. Devo anche trovare un lavoro part-time per poter sopravvivere qua" dissi mentre mi alzavo.
"Capisco" rispose Jane.
Ritornate nell'appartamento iniziai a fare dei kimbap da mangiare a cena. Iniziai a canticchiare.
Stava venendo benissimo.
"Sono proprio brava in cucina" pensai.
Però mentre stavo preparando i kimbap la mia visuale iniziò ad offuscarsi.
"Mi sa che ho bisogno degli occhiali" dissi ad alta voce.
"DANICA! Cosa c'è che non va? Ti sei tagliata?" chiese preoccupata, Jane, mentre si stava dirigendo verso la cucina dove stavo lavorando.
"Cosa? No, perché?" chiesi confusa.
"Allora perché stai piangendo?" chiese Jane mentre mi toccava le guance.
Camminai verso la finestra e mi accorsi che stavo lacrimando.
"Ah. Penso siano le cipolle" dissi a Jane.
"Ma...nei kimbap mica ci sono le cipolle" rispose.
"Allora non so" dissi ridendo.
Jane mi fissò per qualche secondo e mi abbracciò.
"Danica...se stai male, non nasconderlo. Non sono una persona sconosciuta, per me sei quasi una sorella perciò sfogati se devi. Ti capisco benissimo. Non puoi dimenticare da un giorno all'altro la persona che hai continuato ad amare per anni...per di più, è la prima e unica persona di cui ti sei innamorata fino ad adesso" disse lei rassicurandomi.
Ricambiai l'abbraccio. Iniziai a piangere e a singhiozzare a più non posso mentre stringevo la maglietta di Jane.
Anche ora, le persone possono dire che sto esagerando, che non è una cosa per cui piangere...e lo penso anch'io. Sono stupida perché piango per un ragazzo che conosco a malapena. Ma quel ragazzo è stato la ragione per cui ero felice in prima superiore e non solo. Mi ha mostrato che se vuoi davvero qualcosa, la puoi ottenere se non ti arrendi. Mi ha mostrato che il tuo sogno non può realizzarsi se non muovi il culo. Anche quando non era presente fisicamente mi rendeva felice, anche solo sentire le notizie che riguardavano lui e di quanto successo stava guadagnando.
Ma per quanto pensi a queste cose...quello è passato. Ora siamo nel presente e da quello che vedo...io non ho nessun posto nel suo presente, né tanto meno nel suo futuro.
Mi staccai dall'abbraccio e asciugai le lacrime.
"Ora ho capito. Non fingerò più. Non sarà affatto facile dimenticarlo, è ancora importante per me...ma non sarà nemmeno impossibile" dissi convinta.
"Così si fa. Tifo per te" disse Jane.

Passò una settimana da quella sera e io stavo vivendo la mia vita normalmente. Stavo cercando dei lavori part-time e finalmente un giorno riuscì a trovare un lavoro come tutor privata.
"MI HANNO ACCETTATA!!!" urlai mentre sventolavo gli orari del mio lavoro.
"DAVVERO? FANTASTICO!" urlò Jane.
"Vuoi sapere un'altra cosa? MI HANNO ACCETTATA COME BARISTA IN UN BAR!" continuò.
Iniziammo a sclerare, perché sentivamo di aver compiuto un grande passo in avanti, stavamo iniziando a diventare indipendenti e stavamo diventando dei veri e propri adulti. Ma la cosa più importante è che potrò ricambiare i miei genitori; per tutta la mia vita mi hanno curato e hanno speso per me, devo ricambiare tutto quel bene.
"Quindi come vogliamo festeggiare? Andiamo a mangiare fuori?" chiese Jane.
"Ci sto" risposi.
Mangiammo come se non ci fosse un domani, appunto appena ritornammo nell'appartamento crollammo sui nostri letti.
Fui svegliata dalla suoneria del mio cellulare. Guardi l'orologio, erano le 9.07 del mattino. Presi il mio cellulare.
*Capo*
Mi alzai subito dal letto, schiarì la voce e risposi.
"Sì, pronto?" dissi.
"Pronto? Danica?" chiese la voce che proveniva dall'altra parte del cellulare.
"Sono Kathy. Sono la madre del ragazzo a cui devi fare la tutor" continuò.
"Oh si. Piacere di conoscerla Miss Kathy" dissi.
"Il piacere è tutto mio. Volevo chiederti se per caso oggi eri libera.
Vorrei dirti alcuni dettagli riguardo i tuoi orari e riguardo mio figlio" disse la signora.
"Si, certamente, sono disponibile, a che ore ci incontriamo?" chiesi.
"Per le 12 va bene? Ti detto l'indirizzo di casa nostra" continuò.
"Va benissimo" presi un foglio e scrissi l'indirizzo.
Feci colazione, guardai un po' di video su YouTube, feci una doccia veloce e iniziai a decidere cosa mettermi. Optai per una semplice maglietta bianca corta, dei pantaloni neri, delle scarpe bianche e una borsa a tracolla marrone. Legai i miei capelli in una treccia appoggiata sulla mia spalla sinistra.
"Meglio vestirsi semplici per non saltare troppo nell'occhio" pensai.
Uscì di casa per le 11 perché sapevo che ci avrei messo un po' di tempo a cercare l'indirizzo.
Arrivai davanti alla villa circa alle 11.45.
"Wow questo posto è gigantesco" dissi mentre guardavo bene la villa.
"Questa famiglia è davvero ricca. Magari sono pure famosi" continuai.
Non sapevo cosa fare visto che ero arrivata in anticipo perciò decisi di sedermi sul marciapiede. Iniziai a scrollare Instragram.
*@chrisb_hall ha messo mi piace al tuo post*
Guardai i messaggi e c'era un messaggio da parte di Buster, perciò gli risposi.

•Come stai? È bella Seoul?•
•Si, è molto bella. Il cibo è anche molto buono😋•
•Sono contento per te😁•
•Ah, comunque grazie per aver messo mi piace al mio post🙂•
•Non c'è nessun problema. Jane è stata brava a scattarti la foto, sei venuta molto bene. Mi dispiace ma ora devo andare, a dopo•
•A dopo•

Spensi il cellulare e lo posai in tasca. Erano le 11.50.
"Wow, sono passati solo 5 minuti? Quanto passa lentamente il tempo" pensai.
Iniziai a passeggiare avanti e indietro finché il portone della villa non si aprì. C'era una ragazza con un sacco delle spazzatura nella mano destra.
Mi guardò e appoggiò il sacco vicino al resto dell'immondizia.
Si girò per entrare, ma all'improvviso disse: "entra dentro. Fa caldo qui"
Mi inchinai e dissi: "piacere di conoscerla, sono Danica, la tut-"
"Lo so" rispose la ragazza.
"Come fa a sapere che sono io? Questo è strano. Mi vengono i brividi. E se poi mi succede qualcosa di brutto quando entro?" pensai paranoica.
"Comunque bella la collana con scritto il tuo nome" disse la ragazza.
Ah. Ok, stavo scherzando. Mi ero completamente dimenticata di avere indosso questa collana.
Seguii la ragazza.
"Marilyn, vedo che hai portato dentro la nostra ospite" disse una voce.
Era una donna vestita con dei leggings, una maglietta lunga grigia e delle ciabatte. Era proprio l'ultima cosa che mi aspettavo di vedere dentro una villa così lussuosa: una donna vestita semplicemente. Stava scendendo le scale.
La ragazza si inchinò e disse: "madame, vi lascio soli. Per qualsiasi cosa, io sono nel piano inferiore".
La guardai allontanarsi e spostai di nuovo il mio sguardo sulla donna.
"Quindi...LEI È LA PROPRIETARIA DI QUESTA VILLA?!"
Non me l'aspettavo per niente. Immaginavo una donna ricoperta di diamanti e oro e invece...
Mi inchinai pure io.
"Piacere di incontrarla Miss-"
La donna mi prese la spalla e con un sorriso disse: "non inchinarti. Chiamami pure Kathy"
"Va bene"
Amo già questa donna. È ricca, ma è così umile e tratta tutte le persone ugualmente.
"Vieni, andiamo nella sala da pranzo, ho cucinato io stessa qualcosa per te" disse.
"Non voglio disturbarla, ho appena mangiato non si preoccupi" dissi mentre sventolavo la mano destra per dire che andava tutto bene.
"Non ti vergognare. Fai come se fossi a casa tua"
Decisi di accettare la sua proposta visto che si era disturbata a cucinare per me.
Decisi di sedermi nel posto più vicino alla porta.
Kathy prese posto a capotavola.
"Cavolo, sto tavolo è lungo come quelli che si trovano nelle mense della scuola. Ci stanno almeno 20 persone qua" bisbigliai.
"Hai detto qualcosa Danica?" chiese.
"No no, niente" risposi sorridendo.
Mangiammo dell'arrosto con delle patate.
Mentre mangiavamo mi raccontò quali erano le difficoltà di suo figlio e mi racconto anche un po' di lui.
"È un anno più grande di te, ma ha perso un anno di scuola quindi siete allo stesso livello" disse.
"Lui non è un ragazzo come tutti gli altri. Ha avuto un passato abbastanza movimentato, perciò se vedi che diventa irritabile o inizia a infastidirti il suo atteggiamento, ti chiedo soltanto di capirlo. È un bravo ragazzo" continuò.
Qualcuno suonò alla porta.
"È arrivato mio figlio. È appena ritornato dagli allenamenti di calcio. Non ha ancora mangiato, non ti dispiace vero se mangia con noi? Così puoi conoscerlo anche per bene" continuò Kathy.
"Allenamenti di calcio? Un calciatore? Sarà famoso? Forse è per questo che sono così ricchi" varie domande mi passarono per la mente. Ero davvero curiosa. Poi sono pure una fan sfegatata del calcio, quindi.
"Ah, si si. Mi va benissimo" risposi. Ero così immersa nei miei pensieri che mi stavo quasi dimenticando di rispondere.
La porta della sala si aprì. Kathy andò incontro al ragazzo e lo abbracciò. Per la distrazione feci cadere le bacchette, perciò mi abbassai per prenderle.
Alzai lo sguardo. I miei occhi si spalancarono. Ero incredula.
"Questo dev'essere un sogno" dissi mentre facevo di nuovo cadere le mie bacchette.
BLAZE?!
Blaze mi guardò anche lui sorpreso.
"Ma tu sei la ragazza che-" lo interruppi.
"ESATTOOOOOOO SONO LA TUA NUOVA TUTOR. PIACERE DI CONOSCERTI" urlai mentre mi inchinavo.
Stavo morendo dall'imbarazzo. Perché deve capitare tutto a me?