Six

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Un forte rumore provenì dall'ingresso principale, Jungkook era tornato.
Decise di andare a farsi una tisana, quella notte si era imposto un all-nighter per studiare biochimica e non voleva di certo cadere addormentato sui libri.
Vide Jungkook buttato sul divano con ancora la giacca di pelle addosso, puzzava di fumo e un braccio gli copriva gli occhi, la bocca leggermente socchiusa.
Fece in modo di produrre meno rumore possibile per non essere preda di eventuali discorsi ma il moro scostò il braccio dal viso, guardandolo negli occhi con la sua aria da alcolizzato.
Jimin quella notte gli sembrava ancora più appetibile, con quel felpone bianco e comode calze del medesimo colore, il viso di porcellana che lo fissava curioso
-Jimin?-
-mh?-
picchiettò sulle sue gambe
-vieni qua-
-sei ubriaco Jungkook, vado a studiare-
il moro negò alzandosi e prendendolo dal polso facendolo sedere con la forza sulle sue cosce, il corpo morbido e caldo del più piccolo a contatto con il suo gli diede una sensazione di ulteriore ubriachezza, si perse a fissare il suo viso
-sei bellissimo-
gli spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio
-e tu ubriaco, lasciami, ti ho detto che devo studiare-
provò ad alzarsi ma la forza del moro era assai più grande
-no, rimani qua-
si leccò le labbra guardando quelle del biondo, così rosa e succose, tutto di lui suggeriva "mangiami", era un pensiero strano, ma Jungkook aveva così tanta fame, non sapeva nemmeno lui di cosa.
Nessuna delle ragazze in quella festa seppe soddisfarlo, forse fu questo che lo spinse a premere le sue labbra su quelle del biondo,  in un bacio forzato, poi reso più naturale dalle grandi mani del moro che vagavano sicure per quella schiena sinuosa fino ai glutei sodi.
Una lenta danza rumorosa e imprecisa, così voluta dal primo, concessa dal secondo per non si sa bene quale motivo.

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