Le Catene

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Freddo e umido è il terreno nei miei primi passi­.

Ogni mio movimento va rapidamente crescendo per paura di ciò che mi è ignoto.

Tento di aguzzare lo sguardo ma intorno a me non vedo niente, aspetto inerme tendendo le braccia in cerca di un appiglio.

Guidato solo dal senso del tatto cercai una soluzione. Sentì a terra delle grosse catene, non erano poche, sembravano sparse un pò ovunque. E ogni catena portava a una persona.

Tentai di comunicare con qualcuno ma mi accorsi presto di non poter parlare e inoltre come se non bastasse io non sentivo niente, neanche il rumore dei miei passi.

La maggior parte di loro, o almeno di quelli che sono riuscito ad avvertire, erano distesi a terra. non sempre ho capito se si fosserò arresi o se ormai erano morti; infatti non furono rare le volte in cui scelsi di non scoprirlo preferendo tener cura di quella poca speranza a me rimasta.

In ogni caso la maggior parte del tempo provai solo un senso di vuoto infinito; non trovavo neanche punti fermi e saldi, mi sentivo quasi strappare il fiato ogni volta che la speranza veniva meno: come una bestia feroce che ti prende con gli artigli per il collo e tu ti lasci portare via.

l'unica cosa sicura a questo punto sembrava essere il fatto di non essere il solo; così subito tentai di chiedere aiuto in qualche modo o almeno di cercare qualcuno.

Le persone sembravano veramente tante e di pareti non ne trovavo traccia; l'unico punto d'appoggio rimaneva il pavimento freddo e umido.

Muovendomi tra gli altri mi accorsi di avere anche io ai polsi e alle caviglie delle catene, di cui inizialmente non avevo avvertito la presenza.

Almeno con le catene a un certo punto trovai una fine a quel mio vagare inutile; purtroppo non era la fine sperata, come poteva essere il trovare una porta o una via d'uscita.

Come se ciò non fosse già abbastanza crudele a un certo punto mi sembrava di sentire solo il rumore delle mie catene che sbattevano contro quelle degli altri. Non sono sicuro che quel rumore fosse reale ma dopo tutto nulla sembrava essere più reale.

Fu così che in questa gabbia capì di aver perso tutto.
Qualcosa si spense in me, il tempo sembra essermi stato portato via come lo spazio; ma anche i pensieri e ben presto la voglia di andarmene... anche quella sparì!

Cadendo in un lungo sonno lasciai il presente sperando in un futuro migliore.

Ogni volta che aprivo gli occhi tornavo a chiuderli, valeva la pena trovare una via di fuga? E questa via dove mi avrebbe portato sicuramnente non al sicuro; non si è mai al sicuro... e con questo pensiero richiusi gli occhi.

Qualcosa mi strappo forte dal sonno e un abbraccio bastò a farmi prendere vita, sentì dileguarsi l'umidità e il freddo dal mio corpo, poi sentì i suoi capelli lunghi solleticarmi il ventre mentre la mano passava lentamente sul petto.

Non riuscivo a capire cos'era, ma ero felice; sul mio viso un sorriso si accesse e per un attimo mi sembrò di vedere gli altri. Sentì per un attimo una pressione sul petto; Poi il mio viso perse colore le braccia caddero molle al suolo, il petto mio si irrigidì e la testa scivolò in dietro presentando al mio sguardo i suoi occhi pieni di vita... peccato quella vita fosse mia!
Dopotutto però non l'avevo vissuta ma ora che mi era stata portata via la guardavo con tacito desiderio.
Mentre affogavo nel mio stesso sangue avvicinai le braccia al petto e capì che non c'era speranza.
Ma capì anche che in fondo dovevo accettarlo.

Quando mi alzai da terra mi sentivo leggero anche se le forze mi avevano abbandonato, non avevo più un cuore che batteva eppure qualcosa batteva in me per uscire.

Allungai il mio braccio le inclinai la testa e continuai a mordere finchè non ci trovammo stesi a terra dove trovai i suoi occhi fissi nei miei.
Erano degli occhi che non avevano bisogno ma soprattutto coraggio di muoversi per capire cosa tenevo in mano... ora la sua vita era nei miei occhi; ma questa sete non voleva spegnersi.

Fu così che gli occhi miei non più si chiuserò e le catene si fecerò meno strette. Questa è la mia vita, ora guardami.

Storie di un folleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora