Il Gigante

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Conosco un uomo, un pò troppo cresciuto, che abita in un bosco nascosto tra le montagne.

Non vi daro molte informazioni su dove si trovi perché ormai sono pochi quelli come lui.

Questa mia conoscenza è particolare, forse unica nel suo genere; lui infatti era poco più alto di un albero.
Per quanto riguarda il suo carattere: era caratterizzato da un atteggiamento a primo impatto duro come una roccia ma poi una volta presa più confidenza parlava come fosse un fiume in piena.
I capelli corti sembravano gli aghi dei pini e il suo corpo era segnato da tagli.
Anche se l'aspetto può spaventare conoscendolo meglio si capisce che in realtà è un gran simpaticone.

Grazie a lui ho scoperto granparte di quella foresta stando seduto sulle sue spalle.

Mentre guardavo intorno a me gli chiesi perchè non potesse farsi vedere dalla società; così lui mi rispose prontamente dicendo che quelli come lui sono spesso persone solitarie. Inoltre aggiunse che in genere uno della sua specie non vive dove già se ne trova un altro.

Io ribattei dicendo che conoscevo molte persone di buon cuore, pronte ad accettarlo.
Inoltre con tono leggero e allegro affermai che la nostra società non era mica un gigante; forse poteva venir accettato e trovare un modo di vivere e integrarsi con la società.

Lui rise per un pò, poi però mi spiegò dicendo: <"Anche la società è un gigante.>.

Io pensavo che scherzasse, ma non fu così.

Infatti il tono presto divenne più serio e inzio a spiegarmi come un padre spiega a un figlio.

Secondo lui l'uomo aveva ormai ceduto la propria vita a qualcosa di più grande, la società.

Quindi non aveva tutti i torti a dirmi che l'umanità, che già era un gigante, non poteva accoglierne un altro.
Significa infatti accogliere un individuo estraneo, con una sua mentalità, in un mondo fatto da un complesso sistema troppo rigido: in cui tutti devono agire il più possibile intorno a delle regole prestabilite ma anche a regole non dette.

Tutto ciò che non è previsto da leggi o regolamenti viene messo da parte e sotto chiave.

Quindi l'unico modo per risolvere questo problema è che la società o il l'individuo cambino.

Può però un gigante cambiare?
Oppure, può la società cambiare e accettare questo gigante?

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