Prologo

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KEAGAN'S POV

-Sei più lento di mia nonna con una gamba rotta.- mi riprende Colt, mentre sono intento a disfare le mie valigie dopo il lungo viaggio dalla Virginia alla California.

C'è un solo e unico motivo per cui sono qui.

Devo riprendermela.

Non ero mai stato così innamorato di nessuna ragazza prima. E il fatto che lei ce l'abbia ancora con me o che, peggio ancora, mi abbia dimenticato, mi distrugge.

Sono ormai cinque mesi che non ci vediamo.

Ad Agosto, quando avevo scoperto della sua partenza, ho avuto l'impeto di saltare sulla mia moto e seguirla, senza pensare a nulla.

Non mi ero nemmeno reso conto di essere partito senza un cambio, o senza soldi. Il mio telefono era morto dopo qualche ora di viaggio e ovviamente non avevo un caricabatterie con me.

E poi si poteva sapere dove diamine si trovasse questo college?

Insomma, avete presente la California? È enorme!

In Arizona mi costrinsi a fermarmi, rivalutando seriamente la mia scelta. Non potevo agire in quel modo sconsiderato, avevo bisogno di un piano vero.

Mi rifugiai in un pub notturno, dove usai il mio charm per estorcere alla barista carina qualche drink gratis. Funziona sempre.

Nel frattempo, un ragazzo seduto vicino a me, vedendomi ubriaco fradicio, stanco e affranto, si presentò, offrendomi il suo aiuto.

Anche se era un completo estraneo, l'alcol mi spinse a raccontargli tutto il dramma che stavo affrontando e lui se ne uscì con la soluzione perfetta.

Mi consigliò di non affrettare le cose.

Aspettare. E mandare una domanda d'ammissione al suo stesso college per il secondo trimestre.

Era geniale.

Un piano davvero coi fiocchi.

Il tutto migliorò progressivamente quando venni accettato sul serio per seguire il corso di football management a partire da Gennaio e quando, lo stesso ragazzo che incontrai quella sera al locale, si mise in contatto con me per dirmi che potevo dividere la camera del dormitorio con lui.

Potete credere che persino lui avrebbe frequentato lo stesso college?

La fortuna era chiaramente dalla mia parte e niente mi avrebbe più fermato.

...Tranne l'ansia di rivedere Alyssa dopo cinque mesi interi e la paura che mi possa rifiutare.

-Che? Non sono lento- ribatto. -Sono solo, emm, ordinato.-

Colt mi rivolge uno sguardo sufficiente. -Come no. Io vado fuori a fumarmi una sigaretta. Chiamami quando hai finito, Cenerentola.-

Per tutta risposta gli mostro il dito medio, mentre lo guardo uscire dalla porta.

Colt mi è stato simpatico fin dall'inizio. È amichevole e anche un mezzo delinquente. Insomma, è riuscito a fregare di nascosto alla portinaia i documenti delle camere per scoprire in quale alloggiasse Alyssa.

Senza di lui non sarei certo dove sono. A un passo da lei.

Ma in questo momento vorrei tirargli un pugno in faccia.

Merda. Forse ho bisogno anche io di una sigaretta.

Chiudo la valigia, ormai svuotata, e seguo il mio amico nell'area fumatori.

Dopo aver intossicato i miei polmoni per bene, decido che è tempo di farmi coraggio e andare.

È giovedì sera, e in questa settimana tutti sono rientrati per l'inizio delle lezioni dopo le vacanze di Natale. Quindi sono sicuro che sia in casa. Anzi, conoscendola, si starà portando avanti con il programma del mese prossimo piuttosto che uscire a mangiarsi una pizza con le sue amiche.

-D'accordo. Vado.-

Colt mi poggia una mano sulla spalla. -Non tornare più tardi delle undici figliolo.- mi raccomanda, porgendomi in mano qualcosa di plastica.

-Un preservativo?- inarco un sopracciglio. -Devo solo parlarle.-

Scrolla le spalle. -Allora me lo riprendo. Ho l'impressione che potrebbe servire a me stasera.- mi fa l'occhiolino.

Glielo lancio contro il petto e lui lo afferra al volo.

Di sicuro non me ne sarei fatto niente io. Sarebbe già un miracolo se mi rivolgesse la parola.

Ok, basta con questi pensieri negativi.

Mi faccio coraggio e mi dirigo a passo spedito su per le scale e poi nel corridoio dove si trova la sua stanza. Esattamente un piano sotto al mio.

Giro l'angolo e mi paralizzo davanti alla sua porta.

Merda merda merda cazzo vaffanculo.

Basta. 

Fallo.

Prendo un sospiro e, finalmente, suono il campanello che squilla all'interno.

Qualche secondo dopo sento dei passi attutiti avvicinarsi all'ingresso e il mio cuore inizia a battere fortissimo dal nervoso.

La porta si apre velocemente, senza neanche lasciarmi il tempo di riflettere, quando mi ritrovo la figura della più bella ragazza al mondo davanti.

È persino meglio di come la ricordassi. Anche con quella felpona con il nome dell'università e i capelli, ormai cresciuti, raccolti in una crocchia disordinata sulla nuca.

Nel riconoscermi i suoi occhi si sbarrano.

-K... Keagan?-

Il suono della sua voce mi è mancato così tanto che risentirlo non mi sembra reale.

Eppure è qui. È qui davanti a me. Vederla mi fa pensare che da adesso in poi andrà tutto bene. Niente e nessuno potrà mai più portarmela via.

-Alyssa...-

-Chi è, piccola?- la voce di uno sconosciuto giunge alle mie orecchie da dentro l'appartamento.

Subito dopo appare un ragazzino dai capelli castani rossi che abbraccia Alyssa da dietro, dandole un bacio alla base del collo.

La bionda rimane impassibile, squadrandomi da capo a piedi con un'espressione indecifrabile.

-Nessuno. Si è solo perso.-

Detto questo mi sbatte la porta in faccia, lasciandomi lì impalato. Senza parole.

SPAZIO AUTRICE

Ecco il prologo del sequel di "Kiss me or Kill me"!

Secondo voi Keagan riuscirà a farsi perdonare?

Alyssa ormai è andata avanti definitivamente?

Lo scoprirete solo leggendo!
Fatemi sapere tutto ciò che pensate.

🧁

Stay Or Leave || SEQUEL di Kiss me or Kill meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora