18)Una doccia fredda

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Il viaggio in taxi è molto silenzioso. Nessuno ha voglia di dire nulla. Nessuno ha voglia di ricordare questa serata.

Adele si trova alla mia sinistra, che guarda fuori dal finestrino tenendosi del ghiaccio sulla nuca a causa della botta di prima.

Per fortuna non è stato niente di grave, si è ripresa dopo qualche minuto per poi fare finta di nulla e andarsene senza rivolgermi la parola.

Purtroppo quel mostro che si ritrova come fidanzato ha avuto tutto il tempo per squagliarsela proprio mentre stavo soccorrendo la mia coinquilina incosciente.

Che verme.

Keagan invece è alla mia destra, anche lui contempla il cielo notturno fuori dal finestrino, probabilmente immaginandosi quale sarebbe il modo più doloroso per torturare Luke la prossima volta che si farà vivo.

Sbuffo sonoramente, aspettando di arrivare a casa.

-Sono venti dollari ragazzi- annuncia il tassista in attesa di essere pagato.

Keagan fa il gentiluomo e offre il viaggio.

Ci accompagna di fronte all'ingresso del nostro appartamento. Mi saluta con un bacio sulla guancia.

-Buonanotte Aly-

-Buonanotte Keagan-

Lui sorride. -Ah e buonanotte Adele-

La ragazza non gli risponde, si limita a varcare la soglia come una furia e a buttare la sua giacca per terra.

Io lancio un'occhiata eloquente, per poi congedarmi e raggiungere la stanza di Adele a passo veloce.

Spalanco la porta che si era chiusa alle spalle pochi istanti fa, sapendo che le darà fastidio.

-Ma che vuoi?! Non vedi che mi sto cambiando?-

-Possiamo parlare?- la taglio.

Lei scuote la testa sorridendo, mentre si toglie il vestito che indossava, rimanendo solo in intimo.

-E di cosa?-

-Non fare finta Adele!- la riprendo. -Lo sai che ho visto tutto.-

-Non sai di cosa stai parlando.- ribatte per poi togliersi anche il reggiseno di fronte a me. Infine indossa una maglia oversize.

Mentre lo fa noto di sfuggita sulla sua pancia alcuni lividi, alcuni sono più gialli e stanno sparendo, altri invece sono più grandi e violacei.

-Ti stava picchiando, e scommetto che non è la prima volta vero?-

La vedo stringersi nelle spalle, e serrare la mascella mentre si ostina a mettere in ordine tutto il casino che c'è nella sua stanza piuttosto che guardarmi negli occhi.

-Allora?-

-Senti che cosa vuoi che ti dica?- sbotta, buttando a terra i vestiti che aveva appena raccolto. -Questi non sono affari tuoi!-

-Io voglio aiutarti- faccio un passo verso di lei, e noto che i suoi occhi sono lucidi.

-Io non voglio il tuo aiuto!- fa una risatina. -E comunque non capiresti. -

-Beh potrei provarci. Siamo più simili di quanto immagini.-

-Ah! Non credo proprio... Tu sei perfetta Aly-

La guardo confusa. -Io, io non sono perfetta. Ti assicuro, sono di tutto all'infuori della perfezione, sono un casino.-

-Ma smettila, guardati!- passa il suo sguardo su di me. -Bionda, bella, magra, brava a scuola, e così maledettamente gentile con tutti. Pagherei per avere la tua vita.-

Stay Or Leave || SEQUEL di Kiss me or Kill meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora