Epilogo

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Le ricerche su Ryan continuavano.
Era scomparso oramai da parecchi giorni e l'ansia dentro di me saliva sempre di più. I sensi di colpa mi mangiavano l'anima. Ero una bomba ad orologeria.
Un giorno, sarei scoppiato e avrei detto tutta la verità alla polizia.
Parker mi fermava ogni volta, ma non sempre riusciva a farmi calmare.
"Non riesci a pensare a qualcos'altro?" Chiese Parker con voce assonnata, con la testa appoggiata al mi petto "non succederà niente"
Gli accarezzo i riccioli, sentendo il suo fiato caldo contro la mia maglietta.
"Che ne dici se ci alziamo?" Chiesi ridendo.
La sua risposta fu un mugolio di disapprovazione.
"Non possiamo passare tutta la domenica a letto"
"Perché no?" Rispose bloccandomi il braccio, mentre cercavo di alzarmi.
Il campanello della porta suona.
"Devo andare ad aprire" dissi staccandomi finalmente dal suo braccio.
"Poi mi prometti che torni?" Chiese Parker guardandolo da dietro.
"Promesso"
Mi alzo e mi metto le ciabatte, andando ad aprire la porta.
Sbaraglio gli occhi per chi mi si presenta davanti.
"Salve, lei è il signor Levine?"
Un agente di polizia era sulla porta d'ingresso di casa mia.
"Si" risposi deglutendo.
"Posso entrare?"
"Certo" dissi facendomi spazio e portandolo in cucina, sedendoci attorno al tavolo.

Parker, nel frattempo, si alzò, si vestì e andò in bagno a sciacquarsi un po'.
Torna in camera. Stava per uscire dalla porta quando sente delle voci dalla sala.
Apre la porta e mi vede parlare con l'agente della polizia.
La richiude, socchiudendola giusto per avere un po' di visibilità sul tavolo dove eravamo seduti.
"Eravamo solo conoscenti" sente dirmi Parker.
"Non avete avuto nessuna relazione sentimentale?"
"Siamo usciti qualche volta per conoscerci meglio, niente di più"
"Dove eravate l'ultima volta che l'ha visto?"
"Credo in ospedale, dopo che sono stato pestato a morte" risposi mordendomi un labbro e torturandomi le mani.
"Si sente bene?" Chiese l'agente sistemandosi meglio sulla sedia.
"Si, è solo che.... è un brutto ricordo la sera in cui mi hanno pestato"
La radio della guardia comincia ad emettere suoni.
"A tutte le unità. È stato trovato il corpo di Ryan Hopper"
"Agente Kyler ricevuto" disse premendo un bottone sulla radio, per poi sistemarsi la vita del pantalone ed alzarsi "Grazie per la sua collaborazione" disse
Mi alzo e lo accompagno verso la porta.
"Buona giornata" disse uscendo.
"Anche a lei" risposi chiudendomi la porta alle spalle.
Parker esce dalla camera e mi guarda mentre ero con gli occhi persi nel vuoto e il mio cuore che piano piano smetteva di battere.
Mi stacco dalla porta e mi siedo sul divano.
Parker mi viene vicino, stringendomi a lui e baciandomi sulla testa.
Il mio cellulare, che avevo lasciato sul tavolo, comincia a suonare.
"Te lo prendo io" disse Parker alzandosi e andando al tavolo, prendendo il cellulare "È Polly" disse risponendo.
"Ehi Polly"
Mette il vivavoce, posando il telefono sul tavolino.
"Ragazzi. Accendete la tv. Hanno trovato...."
"Lo sappiamo"
Accendo la tv, mettendo il canale del tg.
"Dopo giorni di ricerche, il corpo di Ryan Hopper è stato trovato. Era stato sepolto...."
"Come fate a saperlo?"
"È venuto un agente a casa di Tyler. Ha fatto delle domande sulla sua relazione con Ryan"
"Oh cazzo. Sarai tra i sospettati allora"
"Non lo sappiamo"
Mi appoggio a Parker, coprendomi la faccia sulla sua spalla.
"Dovete stare calmi. Non dobbiamo mollare. Avete cancellato tutte le impronte?"
"Il corpo si presume sia stato messo dentro dell'acido, per le condizioni in cui è stato trovato" dissero al tg
"Si. Abbiamo usato dell'acido prima di sotterrarlo. Per cancellare le nostre impronte"
"Che coraggio" rispose Polly.
"Scusa, dobbiamo andare. Ciao Polly"
"Attenti se andate in giro. Non date nell'occhio"
"Lo sappiamo".
Parker attacca e mette il telefono sul tavolino.
"Siamo nella merda" dissi rimettendomi seduto bene e guardando verso la tv
"Fino al collo" rispose Parker

Bully (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora