Capitolo 13: Complici

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Sento bussare alla porta
"Tyler, sono io apri"
Mi alzo dalla sedia asciugandomi le guance e vado ad aprire la porta.
Appena entrato, salto addosso a Parker, circondandogli il collo con le braccia
"Ho fatto un casino. Ho fatto un casino"
Continuavo a ripetere la stessa frase più volte
"Devi calmarti" rispose Parker, facendomi staccare e prendendomi il viso tra le mani "non succederà niente"
"Come non succederà niente? Ho ucciso una persona"
"Ti fidi di me?" Chiese appoggiando la sua fronte alla mia
"Certo che mi fido di te"
"Ok. Non succederà niente, va bene?"
Feci un cenno con la testa
"Perfetto"
Ci stacchiamo e Parker si dirige verso il corpo di ryan
"Ha battuto la testa?" Chiese Parker
"Si. L'ho spinto io per terra"
Parker sposta il suo sguardo sul mio pantalone sbottonato
"Hai il pantalone aperto"
Abbasso lo sguardo e mi accorgo che avevo ancora il pantalone aperto
Me lo riabbottono in fretta
"Ha cercato di..." le parole gli morirono in bocca
"Si. Gli ho dato un calcio sulle palle e l'ho spinto. Ha sbattuto contro quello spigolo" risposi indicando l'angolo del mobile in cui ha sbattuto
Va verso lo spigolo e si inginocchia, osservando il sangue
"Wow. Deve essere stata una bella botta"
Si rialza e guarda di nuovo il cadavere di Ryan, con il sangue secco sulla faccia e dietro la testa. C'era una pozza molto grossa
"Che facciamo?" Chiesi tremante
"Beh. Possiamo chiamare la polizia. Però, devi essere shockato"
"Perché non lo sono adesso?"
"Si. Ma devi esserlo il più possibile. Devi spiegare la situazione alla polizia"
"Non abbiamo altre opzioni?"
"Si. Ce ne un'altra. Chiami l'ambulanza e dici che ryan è scivolato e ha sbattuto la testa mentre tu eri in bagno"
Non sapevo cosa scegliere. Ogni cosa che potevamo fare non mi convinceva
"Oppure" continuò Parker "possiamo nascondere il cadavere"
"Nascondere il cadavere? Dove?"
"Lo buttiamo nel fiume o nel mare. Nel posto più sicuro che c'è, dove non può essere trovato"
"Sai che i criminali non la scampano mai vero? In qualche modo troveranno il corpo. Qualcuno si accorgerà della sua scomparsa"
"Non siamo in un film, quindi, se farai quello che ti dico, riusciremo a passarla liscia"
"E chi te lo dice?"
"Te lo dico io. Ora, aiutami a rotolarlo nel tappeto" disse Parker indicando il tappeto sotto il tavolino al centro della sala
"Cosa?"
"Muoviti"
Insieme, mettiamo dentro il tappeto il corpo senza vita di Ryan
"Finirà male, finirà male lo so" dissi appena finito di rotolarlo
"Zitto e andiamo"
Usciamo dall'appartamento per portare il corpo in un posto sperduto, dove nessuno lo avrebbe trovato.
O almeno, così pensavamo

Eravamo alla lezione di storia.
Non avevo chiuso occhio la notte per gli incubi. Non riuscivo a stare concentrato. Ero ancora sotto shock per quello che è successo. Cercavo di restare il più sobrio possibile, rispondendo il più normalmente possibile
"Ehi" Parker mi accarezza la gamba sotto il banco "non devi pensarci"
"Facile dirlo. Come mai tu sei così tranquillo?. L'hai già fatto prima?"
"No"
"Allora come fai?"
"Penso semplicemente che andrà tutto bene. Non andremo in galera, devi calmarti"
Quel continuo palpamento mi donava calma e sicurezza, anche in quell'occasione.
Volevo tanto appoggiare la mia testa sulla sua spalla e dormire, ma non potevo perché eravamo in classe.

A pausa pranzo, Polly continuava a guardarmi. Avevo un po' di occhiaie sotto gli occhi perché non avevo dormito neanche un secondo
"Che hai fatto?" Mi chiese riducendo i suoi occhi a due fessure
"Sono stato un po' male" mentì
"Si vede. Hai delle occhiaie che sembro uno zombie"
"Tutto a posto" ripetei
Rispose con un "Mh" poco convinto. Stava sospettando qualcosa, io lo so.
Lei riesce a capire quando dico una bugia

Ero a casa, steso sul letto. Cercavo di dormire un po' per recuperare le ore di sonno
Parker era un attimo in bagno.
Chiudo gli occhi e quello che vedevo era il corpo senza vita di Ryan.
Sento lo sciacquone dal bagno e Parker che usciva chiudendosi la porta dietro.
Si stende anche lui sul letto, accarezzandomi i capelli.
Io ero ancora addormentato, o almeno gli facevo credere questo.
Sento le sue labbra morbide sulla mia fronte che mi baciavano.
"Ce la caveremo. Stai tranquillo" disse Parker continuando ad accarezzarmi i capelli.

"Tyler, so quando dici cazzate"
Polly aveva cominciato un interrogatorio. Mancava solo la luce puntata fissa su di me
"Non sto dicendo nessuna cazzata. Non sono stato bene, tutto qui"
"Sicuro? Non mi sembra. Non sarebbe la prima volta che mi racconti bugie e non mi dici le cose. Sono la tua migliore amica per questo voglio sapere"
La guardavo con aria triste
Era vero. Molte volte gli avevo detto delle bugie per paura che lei andasse a dirlo a qualcuno le mie cose.
Avevo avuto dei sospetti un paio di volte, anche se alla fine si erano rilevati falsi.
"Non voglio renderti complice di quello che ho fatto" dissi all'improvviso rompendo il silenzio che si era creato
Si gira verso di me e i suoi occhi diventano due fessure
"Che-cazzo-hai-combinato?" Disse scandendo ogni parola

"AVETE UCCISO UN RAGAZZO?" Urlò Polly
Eravamo a casa mia con Parker e lei
"Shhh" dissi io insieme a Parker mettendoci l'indice sulla bocca
"Oh mio dio" Polly si mette le mani tra i capelli, lisciandoseli "come cazzo avete fatto?"
Spiegai come lo ho ucciso, raccontando tutto quello che è successo prima
"Allora è legittima difesa" disse
"È omicidio colposo" disse Parker "ti manderanno in carcere"
Non sapevo cosa fare. Stavo con la testa abbassata cercando di pensare a un piano
"Fate come dico io e nessuno verrà a sapere cosa abbiamo fatto. Il corpo è a miglia e miglia da qui. Nessuno lo verrà a scoprire" disse Parker
"Qualche parente o amico si insospettirà sicuramente" disse Polly"Cercheranno il corpo. Ma, se come dite voi, lo avete sepolto molto lontano da qui, credo che cercheranno molto a lungo. Avete pulito in casa sua il sangue?"
"Si, ci ho pensato io" rispose Parker "ho preso le sue chiavi e anche il telefono. Ho tutto io"
"Hai il suo telefono?" Esclamai rialzando la testa
"Si perche?"
"Perché possono rintracciarci se serve. Cercano la posizione del telefono se serve"
"L'ho distrutto" rispose " non possono rintracciarlo. Se lo chiameranno sarà inutile"
Comincio a girare per la sala. Polly mi seguiva in tutti i miei movimenti
"Dovremmo solo comportarci come se niente fosse. E nessuno va dalla polizia. Chiaro?" Disse rivolgendosi a me
"Si si, non preoccuparti"
"Bene"
Mi siedo sul divano, poggiando la testa sul cuscino
La passeremo liscia?

2 giorni dopo
Stavamo preparando la tavola io e Parker per cenare.
Accendo la tv mettendo sul canale dove c'era il tg.
Mentre mettevo le posate, sento una notizia che mi fa raggelare il sangue.
Alzo il volume.
Parker arriva in sala e inizia anche lui ad ascoltare
"..... da più di due giorni, un ragazzo di nome Ryan Hopper è scomparso. Chiunque abbia delle informazioni a riguardo, può contattare questo numero...."
Una foto con la faccia di ryan copriva l'intero schermo.
"Te l'avevo detto" dissi tenendo gli occhi sul televisore
"È normale che lo cercheranno. Non lo troveranno, fidati di me" rispose Parker mettendo le mani sul mio viso.
Lo abbraccio forte.
Avevo paura. Paura di essere arrestato. Paura che ci avrebbero scoperto.

Bully (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora