Stay or run • Cashton Hoodwin

"Sorry"

Calum

Due giorni dopo...

«Someone will love you, but someone isn't me»

Salgo con passo deciso le scale fuori dall'ingresso della scuola, nonostante me la stia facendo sotto dal nervoso. Questo perché, per la prima volta in vita mia, mi ritrovo a dover dare un dispiacere a una persona che non se lo merita. Ma, d'altronde, certe cose è meglio venirle a sapere dal diretto interessato che scoprirle da soli. Come entro nell'atrio, in mezzo a tanti studenti, vedo Zane che, sorridendo, mi viene incontro. 

"Ciao amore", mi saluta, dandomi un bacio che non ricambio. "E' successo qualcosa?", mi chiede quando si stacca da me. "Ehm, sì Zane, vieni, devo parlarti", gli dico, prendendogli il braccio e trascinarlo in cortile. Per fortuna, oggi mia sorella mi ha accompagnato prima, ovviamente dopo essermi confidato con lei su cosa avrei dovuto fare. "Vieni, siediti", lo istruisco e lui obbedisce senza fiatare. "Okay, spara, che succede?", mi chiede quando ci sediamo su una panchina. "Voglio essere franco e diretto con te, perché ti meriti un ragazzo sincero", sospiro per poi scostare la mano del mio ragazzo quando cerca di prendermela. "Vuoi lasciarmi?", mi chiede con gli occhi tristi. "Sì Zane, mi dispiace molto ma non voglio prenderti in giro. Ti meriti qualcuno che ti ami davvero, ma quel qualcuno non sono più io da tempo", gli dico guardandolo negli occhi nonostante mi faccia male. 

Zane tace per qualche momento, e io non aggiungo altro. "Sai Cal, sospettavo da un po' che le cose tra noi fossero cambiate, ma speravo che fosse solo una mia impressione. Ho solo una domanda: vuoi lasciarmi perché c'è un altro nella tua vita?", replica. "Sì, non voglio mentirti, ho un altro ragazzo per la testa. Per questo non voglio prenderti in giro rimanendo con te", gli rispondo. "Va bene. Non voglio sapere chi sia, è la tua vita. Non ti nascondo che mi faccia male la tua decisione, ma non posso pretendere che tu rimanga con me se non provi più nulla", mi guarda. "Zane, io ti voglio bene, spero che tu lo sappia. E ho preso questa decisione dopo averci riflettuto bene, e, anche se ora non sembra, fidati che è la cosa migliore per entrambi", gli sorrido debolmente.

Zanè mi prende la mano e questa volta non la scanso, anzi stringo la sua. "Spero che tu ora sia felice, a me ci vorrà del tempo per stare di nuovo bene ma penso che a questo punto effettivamente sia meglio lasciarci", mormora. "Grazie per avermi capito Zane. E ti auguro di trovare qualcuno che ti tratti come meriti perché sei un ragazzo meraviglioso", gli dico, per poi avvicinarmi a lui per abbracciarlo. Zane ricambia la stretta sospirando e quando ci stacchiamo mi guarda timidamente. "Posso chiederti di baciarmi un'ultima volta? Se non te la senti non fa niente...", mi chiede. Io lo guardo perplesso per un momento ma poi acconsento. Alla fine, un ultimo bacio non fa male a nessuno. Mi avvicino a lui e gli do un bacio a stampo, nulla di così sconvolgente. Quando ci stacchiamo Zane mi guarda con un piccolo sorriso che mi intenerisce tanto. "Tra poco suona la campanella, penso sia il caso di rientrare", ridacchia Zane alzandosi dalla panchina dove ci eravamo seduti. 

"Zane, ho un'ultima cosa da chiederti: rimarremo amici?", gli chiedo, alzandomi a mia volta. "In tutta sincerità mi serve del tempo. Ora come ora, mi farebbe solo male esserti amico. Spero che tu mi capisca", sospira Zane rientrando a scuola. "Non posso biasimarti", replico, camminandogli al fianco, "ma spero che un giorno mi perdonerai". "Non c'è nulla da perdonare Cal. Non è che ti odio, tengo a te più di quanto tu tenga a me, ma ho bisogno di tempo, tutto qui", mi spiega. "Beh, allora, quando vorrai saprai dove trovarmi", gli dico, e Zane annuisce per poi allungare il passo verso il suo armadietto, lasciandomi da solo. Mentre prendo i miei libri Jackie mi passa accanto. 

"Jackie!", la saluto e lei si avvicina a me. "Ciao Calum", mi saluta lei abbracciandomi. "Ci tenevo a dirti che ho lasciato Zane, non volevo più stare con lui prendendolo in giro", le dico, evitando di dirle che, nel frattempo, sono andato a letto con Ashton. "Hai fatto benissimo", mi sorride lei. "GIà. Mi ha detto che per ora non vuole rimanermi amico, gli serve tempo, secondo te tornerà?", le chiedo, genuinamente interessato. "Ma sì, sta' tranquillo. E' normale che voglia starsene un po' da solo, ma sicuramente sarà lui a ricontattarti", mi risponde. "Grazie", le sorrido a mia volta mentre la campanella suona. "Figurati. Adesso però devo correre, ci si vede, ciao!", mi dice e, senza darmi il tempo di salutarla corre via.