"I did something bad"

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Calum

«I did something bad, why does it feel so good?»

Mi chiudo dietro la porta di casa cercando di fare il minimo rumore possibile. Sempre silenziosamente salgo le scale e mi fiondo in camera mia ma, come sorpasso la camera dei miei genitori, la trovo vuota. "Mali? Sei sveglia?", chiedo a mia sorella da dietro la porta di camera sua. "Sì, certo Cal, entra pure", mi invita lei. "Come mai mamma e papà non sono ancora tornati?", le chiedo io. "Hanno avuto un'emergenza", mi risponde lei, tranquilla. Dato che mamma fa l'infermiera e papà è primario del Rennie Joe Wood Hospital non me ne preoccupo assolutamente.

"Va bene, meglio così", mi limito a dirle, scrollando le spalle. Proprio in quel momento, il telefono in tasca mia vibra. Lo tiro fuori, vedendo sullo schermo la notifica di un messaggio sda parte di Ashton. "Mi sono dimenticato di dirti che stasera eri bellissimo", leggo, iniziando a sorridere come un ebete. "Tu lo sei sempre", gli rispondo io prima di rimettermi il telefono in tasca. Solo dopo aver messo via il telefono mi ricordo di essere in camera di Mali. "Ehi, fratellino, chi era?", mi chiede curiosa, facendomi arrossire. "E' Zane?", chiede ancora. "No, no no assolutamente no", le rispondo gesticolando energicamente. "Si tratta di Ashton, vero?", mi chiede, sorridendomi dolcemente. Io arrossisco e mi limito ad annuire continuando a sorridere.

"Quando sono uscito due ore fa sono andato al parco vicino a scuola per parlare con lui", inizio a raccontarle, "dato che, come ti avevo già raccontato, avevamo avuto delle incomprensioni". "E cosa vi siete detti?", mi chiede Mali incitandomi a continuare. "Ci siamo detti che ci piacciamo a vicenda", le dico, in breve, ricominciando a sorridere. "Sono davvero felice per te fratellino, si vede lontano un miglio quanto tu sia felice", mi sorride lei a sua volta prima di abbracciarmi stretto. Io ricambio, sussurrando "sì, è vero, sono felicissimo". "Cal, io non voglio fare la guastafeste, lo sai che voglio solo vederti felice, ma una domanda mi sorge spontanea: cosa hai intenzione di fare con Zane?", mi domanda mia sorella dopo esserci staccati. Io sospiro. Purtroppo ha ragione: io sto con Zane, ma purtroppo non ricambio i suoi sentimenti, non più almeno. E dopo aver parlato con Ashton, sono più che sicuro che sono innamorato di lui, e non del mio ragazzo.

"Non lo so sorellina, non lo so. Sarà fuori città per qualche giorno, nel frattempo cercherò di godermi questi giorni di libertà con Ashton", le dico semplicemente. "L'unica cosa che posso dirti è di essere felice e di non star male per non ferire nessuno. Penso tu sappia meglio di me che purtroppo uno dei due soffrirà, quindi tu pensa bene a cosa vuoi davvero", mi sorride di nuovo per poi abbracciarmi di nuovo. "Grazie Mali per supportarmi sempre, davvero", mormoro ricambiando la stretta. "Se non lo facciamo tra noi fratello e sorella, chi deve farlo?", mi scocca un occhiolino.

**********

Il giorno dopo...

Entro a scuola con un certo anticipo, godendomi il corridoio semivuoto. Mi avvicino al mio armadietto, lo apro e faccio per prendere i libri necessari per la prima ora, ma sento due braccia stringermi da dietro. Mi godo il profumo di Ashton prima di girarmi a baciarlo ma lui mi ferma. "Non qui, qualcuno potrebbe vederci", mi dice per poi prendermi per mano e portarmi nello stanzino del bidello. "Sembriamo due quattordicenni alle prese con la prima cotta", ridacchio quando Ashton chiude a chiave la porta. "Non è una cazzata, tu sei il primo ragazzo che mi sia piaciuto", mi dice per poi avventarsi sulle mie labbra, chiede l'accesso e io schiudo le labbra prima di far scontrare le nostre lingue. Ashton geme quando gli infilo le mani tra i capelli e glieli tiro leggermente e io sorrido nel bacio. "Ancora non te l'ho detto, ma buongiorno", mi dice facendo toccare le nostre fronti quando ci stacchiamo per riprendere fiato. "Buongiorno anche a te", replico io dandogli un bacio a stampo e abbracciandolo. "Ora però credo sia meglio andare, sta quasi per suonare la campanella", mi dice Ashton dopo essere rimasti per qualche minuto ancora a baciarci. "Già", sospiro io, per poi decidere di uscire per primo, in modo tale da non farci vedere insieme e non destare sospetti.

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"Ehi, ciao Jackie", saluto la mia unica amica dopo cinque estenuanti ore di lezione. "Uhm, ciao Cal", mi saluta lei, non troppo convinta. "E' successo qualcosa con la tua ragazza?", le chiedo io, premuroso. "No, no, con lei va tutto bene, è con te che devo parlare, se possibile adesso che abbiamo del tempo libero", mi dice. "Certo, vieni, andiamo in giardino", la esorto io. Percepisco un qualcosa di strano in lei, qualcosa di misto tra rabbi, irritazione e delusione. E credo che queste emozioni le provi nei miei confronti, il che mi rende parecchio nervoso.

"Allora, dimmi, di cosa volevi parlarmi?", le chiedo io una volta seduti su una panchina. Sono un po' in ansia, ma cerco di non darlo a vedere. "Vado al sodo: ieri sera stavo facendo la mia corsa che faccio tutti i giorni dopo cena. Quando sono passata davanti al parco della scuola ho visto te e Ashton che parlavate", mi spiega lei. Mi prende il panico ovviamente e inizio a sudare freddo. "Ehm, vedi, noi...", inizio a dire prima che la ragazza mi fermi. "Ehi, Cal, calmati. Non cercare scuse. So benissimo cosa stavate facendo, vi ho visti mentre vi baciavate", mi dice, secca.

Io non ho nemmeno il tempo di realizzare che la migliore amica del mio ragazzo mi ha visto mentre lo tradivo. "Non l'ho detto a Zane, tranquillo", mi rassicura, ma non mi sento affatto tranquillo. "Non sono affari miei dopotutto. Il motivo per cui ti sto dicendo tutto questo è che Zane in passato ha sofferto moltissimo per colpa di un ragazzo che stava con lui senza ricambiare appieno i suoi sentimenti. Non ti chiedo di lasciarlo così su due piedi, solo pensa bene a cosa provi. Zane non merita di soffrire così, e tu nemmeno meriti di stare con un ragazzo di cui non sei innamorato".

"Ti prometto che sistemerò le cose prima possibile Jackie, davvero", le dico io, guardandola negli occhi. "Lo spero, davvero, per lui ma anche per te. Sai Calum, da quando mesi fa ti ho conosciuto ho sempre pensato che tu fossi in qualche modo attratto da Ashton. Non so, il modo in cui lo guardavi mi ha sempre dato questa impressione", ride lei. " E come facevi a saperlo?", le chiede io, curioso. "Bah, non so, semplice intuito femminile", mi dice scoccandomi un occhiolino eloquente. "Adesso però andiamo a mangiare, che ho una fame da lupi", aggiunge alzandosi dalla panchina per poi correre via.

Io cerco di seguirla, ma non appena entro dentro due forti braccia mi prendono e mi trascinano in bagno. "Ehi, Ash", ridacchio una volta dentro. "Mi sei mancato", mi saluta il riccio prima di avventarsi sulle mie labbra. Quando ci stacchiamo, entrambi senza fiato, mormoro "ho parlato con Jackie, l'amica di Zane". Ashton mi guarda preoccupato. "Mi devo preoccupare?", mi chiede. "Beh, Ash, ci ha visti ieri al parco mentre ci baciavamo, fai un po' te", gli rispondo. "Ad ogni modo, non ha detto nulla a Zane, perché si aspetta che glielo dica io quando tornerà ", aggiungo. "Cos'hai intenzione di fare?", mi chiede lui accarezzandomi la testa. "Non lo so Ash. Non so nemmeno cosa siamo noi", sospiro. "Non lo so nemmeno io cosa siamo, che ne dici di intraprendere il cammino e scoprirlo insieme?" mi sorride, e io non posso fare a meno di sorridergli a mia volta.

E dopo aver sentito le parole di Ashton, sono ancora più sicuro che, nonostante il senso di colpa che inevitabilmente mi fa star male, non riuscirò a pentirmi di quello che sento, se è quello che mi fa stare così bene.

SPAZIO AUTRICE

Buonasera! Ecco qui un nuovo capitolo. La situa sembra stia volgendo nel migliore dei modi per i cashton, chi lo sa quanto durerà 😅.

Anyway, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo

Stay or run • Cashton HoodwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora