Questo primo MM è dedicato al continuo del capitolo 51 "La parola con la S", che avevo deciso di censurare. Riprende l'ultima parte del capitolo, per poi procedere. Ovviamente contiene scene esplicite, quindi se non volete leggerla potete aspettare direttamente il prossimo MM. Per tutti gli altri, buona lettura!
[...]
Mi lasciai sfuggire un sospiro che somigliava molto ad una risata. Esitai per un secondo, ma alla fine mi feci leggermente più avanti, fino a riuscire a sfiorargli le labbra.
Ethan chiuse gli occhi, ricambiando il bacio. Le sue mani avvolsero il mio volto a coppa, premendo con forza la bocca contro la mia. Io lasciai scivolare le dita sul suo collo, fin oltre l'orlo del pigiama. Sfiorai la pelle bollente delle sue spalle, della sua gola.
Le sue mani saettarono sui miei fianchi ed io, approfittando del momento, scivolai su di lui, stringendo le ginocchia attorno alla sua vita.
Ethan si tirò su goffamente, appoggiandosi con la schiena contro la testiera del letto. Mi strinse a sé, il mio petto premette contro il suo, e le sue mani scivolarono sulle mie gambe.
Sentii il calore dei suoi polpastrelli stringermi le cosce. Lentamente risalirono verso l'altro, trascinandosi dietro l'orlo della maglietta. Esitò per un secondo sul punto in cui il mio sedere aderiva alle sue gambe e poi riprese a salire, fino ad arrivare alla mia schiena.
La mia pelle bruciava sotto al suo tocco. Lo sentii sfiorare appena il gancetto del mio reggiseno, che il suo intero corpo si immobilizzò. Le sue labbra lasciarono le mie, le sue mani si allontanarono. Fece scattare la mascella e, chiudendo gli occhi come in un'espressione sofferente, si tirò indietro.
«Aspetta.»
La sua voce era rauca, graffiante. Mi fece venire i brividi.
Mi scostò delicatamente e scese dal letto, mettendo fra di noi più distanza possibile. Si passò le mani sul volto, camminando nervosamente avanti e indietro lungo la stanza.
Io strinsi le braccia al petto, sedendomi e rannicchiandomi su me stessa.
«H-ho... ho fatto qualcosa che...» riuscivo a sentire il rossore divampare sulle mie guance.
Ethan scosse la testa, evitando il mio sguardo.
«No, è che... tu sei perfetta. Dio, anche troppo. Io... credevo che sarei stato in grado di fermarmi.»
Sbattei le palpebre un paio di volte.
«Beh, ti sei fermato.»
«No. Non capisci.» sospirò frustrato. «Non sai quante cose vorrei farti, mocciosa.»
Sentii il cuore esplodermi nel petto, mentre una sensazione di calore mi pervase lo stomaco.
«Fammi vedere, allora.» riuscii ad esalare.
Il ragazzo scosse la testa, quasi come se non mi stesse ascoltando veramente.
«Ti avevo promesso che non ti avrei toccata. Dovevamo prima andare a quell'appuntamento, e poi...» deglutì.
Non potei fare a meno di sorridere.
«Ethan, stai facendo tutto tu.» mi morsi il labbro.
Il ragazzo mi guardò confuso.
«Che vuoi dire?»
Ressi il suo sguardo per alcuni secondi, continuando a torturare il labbro con i denti. Lentamente scesi dal letto, avvicinandomi a lui a piccoli passi. I suoi occhi confusi seguirono ogni mio movimento, ma senza che lui muovesse un solo muscolo.
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Ethereal [DISPONIBILE CARTACEO]
RomanceCARTACEO IN TUTTE LE LIBRERIE E STORE ONLINE "Etereo", una parola che esprime qualcosa di bello, puro, delicato. Alex Thompson l'aveva trovata una volta in un libro e subito le era rimasta impressa. Le piaceva il suono, così come il significato. E l...