Ethereal è stata sicuramente una delle componenti fondamentali di questo mio 2019. Non credo ci sia stato neppure un giorno di quest'ultimo anno in cui io non abbia pensato ai nostri Alex ed Ethan. Quindi ora sono qui, alla vigilia di quest'anno nuovo e pieno di sorprese, con l'ultimo e conclusivo missing moment di questa storia che mi ha segnato nel profondo. Credo che sia il modo migliore in cui poter chiudere ufficialmente questo capitolo importante della mia vita.
Vi amo da morire, e tutto quello che sono ora è solo merito vostro. Spero che quest'anno che verrà sarà il migliore della vostra vita fin ora. Tutti voi vi meritate il meglio.
Con affetto, Margot♥️La porta dell'ufficio di Rosemary era socchiusa. Osservai la targhetta accanto alla maniglia.
Rosemary War - facoltà di anglistica.
Per un secondo mi ricordò di quando Rosemary era ancora "la professoressa War", ed io ero solo una ragazzina spaurita che veniva convocata per la prima volta nel suo ufficio.
Sentii la sua voce, dura e severa come al solito, provenire da dentro.
«Non ci hai neanche provato, Russo.»
Una ragazza trattenne un singhiozzo. Mi sporsi leggermente oltre l'uscio per dare una sbirciatina. Era alta, capelli scuri e occhi chiari. Indossava una salopette arancione.
«N-non capisco cosa sbaglio.» farfugliò.
Rosemary la fulminò con lo sguardo dal basso. Era rimasta uguale. Non era cambiata di una virgola, negli ultimi anni. Solito sguardo truce, soliti occhiali squadrati, soliti vestiti di dubbio gusto. Aveva i capelli corti, però. Sempre biondi, rasati sui lati.
«Tieni.» disse, porgendole un libro che aveva tirato fuori dallo zaino. «Leggi questo, e poi potrai tornare a parlare con me. Ora vai, Russo. Prima che ti mandi fuori a calci nel sedere.»
La ragazza annuì. Prese il libro e, tirandosi dietro le sue cose, scappò via dalla classe. Mi passò accanto, ed io ebbi modo di leggere il titolo impresso sulla copertina del tomo che si portava appresso.
Storie di ordinaria follia, Charles Bukowski.
Sorrisi fra me e me, per poi entrare nella stanza.
«Chi era quella? La nuova Alex?» ridacchiai, avvicinandomi a lei.
La donna si voltò verso di me, e per un secondo abbozzò un sorriso. Un secondo solo, eh.
«C'è solo una Alex Thompson.» rispose.
Mi morsi il labbro. Mi sedetti alla scrivania, osservandola dal basso mentre riordinava il marasma di appunti che aveva sparso sulla scrivania.
«Volevi vedermi?» chiesi, accavallando le gambe.
Lei annuì, tenendo lo sguardo puntato sulla scrivania.
«Sì. Mi ha chiamato Neville, della casa editrice.» iniziò.
Io mi bloccai di colpo. Mi tirai dritta a sedere, osservandola con la fronte corrugata.
«Cos'ha detto?»
A quel punto, finalmente, la donna si decise a voltarsi verso di me. Ci guardammo negli occhi per alcuni secondi, lei con le braccia incrociate e io con il piede che batteva nervosamente contro il pavimento. E alla fine, lei sorrise.
«Vogliono pubblicare il tuo libro, Alex.»
Sentii gli occhi riempirmisi di lacrime. Saltai in piedi e, presa dalla gioia, le lanciai le braccia attorno al collo. Lei ridacchiò.
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Ethereal [DISPONIBILE CARTACEO]
RomanceCARTACEO IN TUTTE LE LIBRERIE E STORE ONLINE "Etereo", una parola che esprime qualcosa di bello, puro, delicato. Alex Thompson l'aveva trovata una volta in un libro e subito le era rimasta impressa. Le piaceva il suono, così come il significato. E l...