Primo bacio - Versione originale

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Molte volte mi avete chiesto se Ethereal sia venuto fuori così come me l'ero immaginato la prima volta. E la risposta è no. L'ho scritto in un periodo della mia vita in cui ero ancora piccola, un po' immatura, motivo per cui praticamente tutte le scene sono diverse da come le avevo scritte all'inizio. Oggi, in vista dell'uscita del romanzo cartaceo, ho deciso di ripercorrere con voi alcune tappe di questo nostro percorso insieme. Quindi ecco a voi la versione originale del primo bacio fra Ethan e Alex, come sarebbe dovuto andare nella prima stesura, e che ho poi ho deciso di riscrivere. Grazie al cielo, oltretutto, perchè è incredibile l'ammontare di trash in questa scena. Ho deciso di lasciare dei commenti anche io accanto ai paragrafi, in risposta all'Arianna di 16 anni. Enjoy!

(P.s. Non è importante sapere il punto della storia in cui sarebbe dovuto succedere, perchè questa scena l'avevo scritta prima ancora di iniziare a scrivere il libro lol).

Arianna <3

(-4 giorni all'uscita)

La luce del tramonto era impressa nella mia pelle.

I colori danzavano su di me come se cercassero di tatuarsi in maniera indelebile su ogni centimetro scoperto del mio corpo. I raggi purpurei si facevano sempre più scuri, scappando lentamente oltre la linea dell'orizzonte. L'aria fresca di settembre che mi aveva torturata fino a quel momento sembrava essersi dissolta e ora l'asfissiante umidità californiana si insinuava a forza sotto al tessuto pesante della mia felpa. Ma non la tolsi. Non sarei rimasta solo con la leggera canottiera addosso sapendo che lui era lì, dietro di me.

«Alex...»

La sua voce arrivò alle mie orecchie come uno schiaffo. Non risposi. Chiusi gli occhi, lasciando che le mie gambe ciondolassero oltre il bordo del retro del pick-up sul quale ero seduta. Sentii dei passi farsi sempre più vicini, percepii il calore del suo corpo davanti a me.

«Dì qualcosa. Urlami contro, inveisci. Ti prego, questo silenzio mi uccide.» pregò, con la voce che tremava ad ogni parola.

Ethan Parker mi stava implorando? Me? Se qualcuno me lo avesse detto anche solo tre giorni prima non ci avrei creduto.

Presi un respiro profondo, e alle mie narici arrivò chiaro il suo profumo. Muschio, forse un bagnoschiuma.

«Non volevo insinuare che tu sia una sfigata.» continuò, peggiorando solo la sua situazione.

Aprii gli occhi di colpo e gli lanciai un'occhiataccia, cercando di sembrare arrabbiata. Ma non lo ero. Non avevo più la forza per avercela con lui. Ormai sentivo solo un forte senso di nulla nel petto, come un buco, lasciato da quelle sue parole che mi avevano colpita più di quanto fossi disposta ad ammettere. Perchè lui l'aveva detto solo per ferirmi, ma lo sapevo, nel profondo del mio cuore, che aveva ragione. Quelle parole che si erano conficcate come lame nel mio stomaco erano tutte vere.

«E invece è proprio quello che volevi insinuare.» dissi, mentre una lacrima calda sfuggì al mio controllo e iniziò a solcarmi la guancia. E bruciava, come fuoco a contatto con la mia pelle. «Perchè è questo che sono ai tuoi occhi, non è vero? Una mocciosa sfigata insicura e patetica, senza amici, che non ha mai dato il primo bacio.» sbottai, lasciandomi andare ad un pianto dettato dalla frustrazione.

Il ragazzo spalancò gli occhi sorpreso e, per alcuni secondi, prese a boccheggiare.

«N-non hai mai baciato nessuno?» farfugliò sconvolto.

Io alzai gli occhi al cielo.

«Risparmiami la paternale, Parker. Sono stufa di sentire la storia del "ma hai diciotto anni". Ultime notizie: lo so, grazie per avermelo detto.»

Ethereal [DISPONIBILE CARTACEO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora