2 Una voce dal passato, Quinjet, Oceano Atlantico, settembre 2019

1.7K 156 17
                                    

'Che succede, Steve?' allarmato, James Buchanan Barnes guardava la squadriglia di sette aerei da combattimento dell'Aviazione degli Stati Uniti d'America, che aveva affiancato, improvvisamente, il Quinjet, nel mezzo dell'Oceano Atlantico, al ritorno da un'operazione in Sudafrica che aveva visto gli Avengers vittoriosi protagonisti.

'Non lo so, Buck!' Rogers aggrottò le sopracciglia intanto che Nick Fury, seduto accanto al suo braccio destro Maria Hill - castana, longilinea, particolarmente atletica, capace ed autoritaria - commentò 'Sono guai grossi, ragazzi'.

Da più di dieci minuti avevano perduto ogni contatto radio con la terraferma. Buio completo sui radar dell'intero pianeta.

Tony Stark - moro di occhi e capelli, un pizzetto curato e degli occhiali colorati e tecnologici, il contenuto umano del guscio giallo e rosso di Iron Man - alle spalle dei due piloti, non riusciva a comunicare con l'interfaccia di sua invenzione.

Era in tensione, tra Natasha Romanoff - caschetto platino, occhi chiari, minuta e formosa, ex assassina e spia russa, Vedova Nera di nome e di fatto - e Sharon Carter, la bionda Agente 13.

'Capitano Rogers, abbiamo il compito di scortare il vostro aereo fino alla base di Harrington, nel Nevada. Le mando il piano di volo' il capo squadriglia si annunciò.

'Harrington? È dove si trova il bunker del Presidente?' chiese Bucky, sentendo il nero annuire.

'Mi dica il perché e se non può, mi faccia parlare con il suo diretto superiore! Immediatamente!' Rogers lo pretese, duro come la pietra.

'Lei lo aveva detto che avrebbe fatto storie' il militare fu ironico 'vieni avanti, Pettirosso!' segnalò al microfono.

Steve aggrottò la fronte, scrutando il suo migliore amico di sottecchi...Pettirosso...il nome in codice per l'agente Reynolds! Gli parve una coincidenza strana e surreale...forse non una casualità, accidenti! Da tempo non c'era nulla di fortuito nelle loro esistenze.

Barnes si era irrigidito, nella mente il pensiero del suo amore perduto, l'amore della sua vita che lo aveva abbandonato. Il ricordo doloroso fu interrotto da una voce femminile, che gli dette un brivido ed una vertigine.

'Capitano Rogers...Steve...' nel suo tipico tono dolcissimo, Robin Reynolds, estremamente professionale, salutò il Capitano, che la riconobbe all'istante.

'Robin...' sperò che Bucky reggesse la tensione, vedendolo stringere il bracciolo del seggiolino con la mano metallica, fino a piegarlo 'che sta accadendo?'. Erano tre anni che non avevano contatti...tre lunghi anni!

'Steve, ascoltami bene. Dieci minuti fa, un gruppo di droni ha attaccato ed abbattuto l'Air Force One, che a bordo aveva il Presidente e metà del suo staff. Non ci sono superstiti' spiegò con voce grave, nel silenzio surreale della cabina di pilotaggio del Quinjet.

Rogers avrebbe voluto controbattere, la Reynolds proseguì imperterrita 'Subito dopo, abbiamo perso il segnale dell'Air Force Two, dove viaggiava il Vicepresidente ed il resto dei componenti il Governo. Stesso tipo di manovra assassina di droni identici. Sto facendo cercare dalla Marina Militare eventuali sopravvissuti...non ne ho notizie, al momento...e...ti spiegherò meglio quando ci vedremo, con altri dettagli, ma ho dovuto interdire lo spazio aereo statunitense...Steve...siamo sotto attacco'.

'Agente Reynolds, attacco di chi? E perché sei tu ad informarci?' si intromise Fury, supervisore degli Avengers.

Lei, che ne aveva compreso l'identità alla prima sillaba - del diavolo in persona, per il ruolo avuto nella sua esistenza - replicò 'È quello che sto tentando di scoprire, Signore...e sono Vicedirettore dell'FBI, attualmente la più alta in grado che abbiano reperito' fu lapidaria e si rivolse, di nuovo, al Capitano 'Rogers, segui la squadriglia che ti ho mandato a copertura...si tratta di mezz'ora di volo alla massima velocità...fai attenzione!'.

'Certo...' ribatté lui, le dita artigliate alla cloche, nervoso per più di un motivo.

'E ...Steve...' la donna non seppe come trattenersi, con il cuore in subbuglio; tentò di calmarsi, le unghie conficcate nei palmi delle mani per la tensione.

L'interlocutore intuì cosa stesse per chiedergli e non si fece attendere, precedendola 'Robin, stai tranquilla. È qui con me e gli guarderò le spalle, till the end of the line. Te l'ho promesso, a suo tempo. Passo e chiudo' la salutò e fu chiaro ai presenti chi fosse l'oggetto della conversazione.

'Stevie...che cavolo hai combinato?' Bucky glielo domandò, con gli occhi fuori dalle orbite, pallido come un lenzuolo.

'Non è il momento di confessioni, Buck! Aiutami a arrivare ad Harrington! Ne va della nostra vita e non solo!' si concentrò sul pilotaggio, spronando il suo secondo, per sviarne la curiosità.

James si voltò solo un attimo verso il retro dell'aereo, dove gli astanti erano ammutoliti.

Osservò Sharon Carter Rogers fare una carezza inusuale sulla nuca del marito, in segno di conforto e Fury fissare fuori dall'oblò di vetro del jet, molto teso, non immaginando fosse in preda a ricordi di un passato di cui era stato artefice.

Le loro espressioni, tuttavia, gli confermarono che, dietro le parole del suo amico più caro, si celasse una verità di cui non volevano venisse a conoscenza.

Battiti d'amore ♡# Bucky Barnes#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora