Besos

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- Allorrrr, matadorrrrr!? Noche caliente? -

- Signor Weasley. Ed io che pensavo che in te ci fosse un barlume di intelligenza. - dico guardando Fred da sotto le coperte. Spero che imitando Minnie riesca a sviare un po' l'attenzione dallo stato pietoso in cui mi trovo.

Non ho chiuso occhio. Fra la chiacchierata con Izar e tutte le stronzate che ho detto...

- Hai le occhiaie e stanotte non c'eri. Com'è stato? Dai, racconta! - chiede ancora, lanciandomi dei calzini di Al, che si lamenta perché chiacchieriamo, mentre Slavato dorme beatamente. 

- Non c'è niente da raccontare. - sbuffo ancora, voltandomi e dandogli le spalle.

- NON TE L'HA DATA! -

- Ma quanto sei materiale, brutto stronzo! - dico facendolo cadere dal letto con un calcio.

-  Sei diventato gay! - replica Fred dal pavimento.

- Ti consiglio di smetterla, Fred. La prima e l'ultima volta che l'ho detto, mi ha rotto il mio bellissimo naso. - Slavato ci sta guardando, mentre si stiracchia.
Poi parliamo, noi due.

- Te lo ricordi, eh? - chiedo alzando e abbassando le sopracciglia.

- Comunque perché non state zitti tutti e tre? C'è qualcuno che ha concluso, stanotte. A differenza vostra. E vorrei dormire se non vi dispiace! -

- Fottiti, Alby. - sputo. Piccolo idiota. Non sapeva nemmeno cos'era il...

- Già fatto, Jamie. - ridacchia quel cocco di mamma.

- Al, sta' un po' zitto e fà parlare Jamie. Allora? - finché non gli dirò qualcosa continuerà a tartassarmi.

- Abbiamo preso il tè e parlato. - dico sorridendo. Perché cazzo sorrido!?

Al sta ridendo, idiota, e Fred anche.
- Da breve amiche! - comincia fra le risate - Complimenti! Altro che attacco alla Spagna! Qui è proprio un trattato di non belligeranza! -

- È stato bello anche solo parlarle. L'ho incuriosita. Sono tattiche di seduzione che tu non potrai mai capire, caro Fred. E adesso basta, altrimenti rompo il naso anche a te! - Fred sa quando è il momento di smetterla.

- E va bene, matadorrrrr. - dice entrando in bagno.
Al, no. Al non sa quando è il momento di stare zitto: sta ancora ridendo. Ed è per questo che si becca un secchio d'acqua ghiacciata addosso. Adoro la magia.

- E tu non provare a ridere. Ti ho già avvertito stanotte. - dico a Slavato, che mi ha promesso di non far soffrire Carotina quando è tornato in camera all'alba - Sei vivo solo perché mi servi. -









- Devi insegnarmi lo spagnolo. - dico a Slavato, senza staccarle gli occhi di dosso.
Cos'ha questa donna? Io non parlo con le donne a meno che non siano Nana o le altre e stanotte ho chiacchierato con lei fino all'alba quasi!

- Ha detto 'Molto bene, andiamo'. - traduce risvegliandomi dal mio farneticare, il mio nuovo cugino che, però, è ancora in prova. Se fa star male Carotina lo disintegro.

- A questo ci arrivo anche io. Voglio sorprenderla e dirle cosa le farei. Mi aiuti? - chiedo sorridendo.

- Non voglio enterare nella tua perversione, ho già la mia. - Eh no, Slavato, così non puoi dire! Se n'è reso conto perché cambia direzione.
- Ok. Ok, ma non voglio
nessuna responsabilità quando ti farà male. - Ah. Ecco. Adesso ci siamo.

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