Era da neanche una settimana che Drew era entrato a far parte della sua vita.
Ricordava a malapena le giornate passate in solitudine con la testa china sul banco colmo di scritte d'odio e insulti, senza nessuno pronto ad aiutarlo tutti troppo codardi per diventare amici di un bullizzato o schifati dal suo aspetto.A pensarci bene questi momenti non erano diminuiti, ma si alternavano agli istanti di allegria che passava insieme al rosso.
Lui riusciva a fargli dimenticare i momenti bui donandogli un tipo di felicità che nessuno prima era riuscito a dargli.Era così immerso nei suoi pensieri che non aveva neanche sentito di cosa gli stava parlando Drew e si riprese del tutto solo quando dei ragazzi, correndo lì vicino, spinsero il rosso contro Ethan e che per non cadere si resse al muro schiacciando il biondo tra se stesso e la parete.
Quella situazione però durò pochi secondi infatti l'americano si scansó rosso in viso scusandosi col più basso.
Ethan dal canto suo gli fu grato di essersi allontanato subito, se non l'avesse fatto gli avrebbe sicuramente dato una testata.
Nessuno poteva avvicinarsi al giapponese senza rimanerne illeso.Vide i ragazzi di poco prima avvicinarsi a loro, all'inizio con un'espressione stupita, quasi preoccupata oserei dire, poi vedendolo le loro facce si rabbuiarono, iniziarono a ghignare avvicinandosi lentamente ai due tanto da sembrare che lo stessero facendo apposta per farli spaventare.
Quando Ethan capí le loro intenzioni desiderò solo sparire in una voragine e non tornare mai più, poi si ricordò di Drew e sperò che la voragine fosse abbastanza grande per entrambi.
Non voleva che l'altro sentisse gli insulti che quel gruppo gli avrebbe rivolto.
Anche se aveva sicuramente già sentito gli altri studenti parlare male di lui, era il suo unico amico non voleva perderlo per colpa di quattro bulli, gli voleva bene anche se non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce.Quando i ragazzi iniziarono a deriderlo il biondo non li ascoltò neanche, sapeva cosa avrebbero detto non erano neanche originali e ormai i loro insulti li sapeva recitare a memoria e poi era troppo impegnato a immaginarsi la reazione che avrebbe avuto l'amico.
- Ma non vi vergognate a insultare qualcuno per le sue origini quando l'uguaglianza si insegna ai bambini dell'asilo, immaginate a che livello di intelligenza siete - rispose Drew che que'insulti li aveva sentiti eccome.
- E tu cosa vuoi frocetto del cazzo? - disse uno
-Scommetto che è il suo fidanzatino - aggiunse un altro indicando Ethan che era rimasto in un angolo, troppo sorpreso per proferire parola.
- Il mostro è un finocchio, ora abbiamo un motivo in più per insultarlo - concluse un terzo mettendosi a ridere insieme agli altri
- Sapete una cosa? Mi fate tutti schifo, l'unico modo che avete per relazionarvi con gli altri e offendere il prossimo.
Come se fosse lui lo strano, quello che merita di essere maltrattato.
Non dovrebbe essere lui a vergognarsi ma voi che non solo lo insultate provocandogli dolore e insicurezza ma accentuate questi malesseri sparlandogli alle spalle e addirittura passando al dolore fisico.
Non sono loro sbagliati, ma voi non vi sto tirando un pugno in faccia solo per non abbassarmi al vostro livello. - finì Drew lasciando tutti sorpresi.
Poi senza dare il tempo a nessuno di capire cosa stesse succedendo prese per mano Ethan e se ne andò correndo.¸,ø¤º°'°º¤ø,¸,ø¤º°'°º¤ø,¸
- Baka! La mia classe è dall'altra parte, non posso saltare l'ora -
- Abbiamo di meglio da fare che ascoltare una lezione -
- E sentiamo, cosa "dobbiamo" fare di così importante? -
- Lo vedrai - rispose Drew apprendo lentamente la porta di uscita cercando di non essere notato
- Tu sei pazzo - disse, ma seguì comunque il più alto
- Lo so -
Uscirono da scuola con il fiatone e l'ansia di essere sgamati da momento all'altro.
- Drew -
- Sappi che non ti dirò dove stiamo andando -
- No, volevo solo dirti grazie -
- E per cosa? -
- Per non avermi abbandonato -
Non so cosa dire, immaginate che io abbia detto un discorso lungo e -ODDEI SONO ARRIVATO A 666 PAROLE ADIOS CI VEDIAMO ALL'INFERNO
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Asuka, il profumo del domani | yaoi and yuri story
Roman d'amourDicono che ognuno ha un posto speciale. Un luogo dove non vorresti mai andartene e nel quale ti senti accettato. Questo viene chiamato Casa, ma con essa non si intende l'immobile che serve per garantirci un tetto sicuro. Casa sono le persone che ti...