Drew tracció l'ultimo dettaglio sul foglio ormai pieno di cancellature, per poi posizionare il quaderno davanti a sé per ammirarlo.
Su di esso si poteva vedere una bozza a matita di un ragazzo sorridente, Drew aveva cercato di crearlo il più realistico e simile all'originale possibile anche non avendo il soggetto del disegno davanti e credeva fosse venuto abbastanza bene, ormai aveva quasi finito di disegnarlo in matita e si maledisse di non aver portato i colori cosí da finirlo direttamente in classe.
Gli piaceva molto disegnare, mettere una barriera tra sé stesso e il resto del mondo rifugiandosi in quella sua pace fatta di ritratti e pennelli.
L'unico motivo per il quale non disegnava durante ogni l'intervallo era un certo biondo con cui passava tutte le giornate, ma quel giorno Ethan a causa di una visita medica non era andato a scuola e allora aveva deciso di passare il tempo in quel modo.
Guardò ancora una volta il suo lavoro prima di riabbassare il quaderno, nel mentre notò che dietro di esso una figura lo stava fissando.
Quest'ultimo accennó quello che Drew interpretò come un saluto in giapponese, il nuovo arrivato era Ethan.
- Ciao - Ripeté in italiano.Drew rispose con un sorriso : - Hey, cosa ci fai qui? -
- Se preferisci rimanere solo, posso sempre tornare dalla pediatra - Esclamò scherzoso.
Drew ridacchió, ma non rispose, allora Ethan continuò : - Che stai facendo? - Sbrirció da dietro il quaderno per vedere il disegno dell'altro.
Quest'ultimo capí in che situazione si era cacciato solo quando vide Ethan sorridere e distogliere lo sguardo imbarazzato.
Non sapendo che fare, sbatté la sua faccia contro il quaderno che aveva in mano producendo un suono strozzato e maledicendosi in tutti i modi possibili.Ethan però non sembrava intenzionato a lasciarlo morire nel proprio imbarazzo, ma anzi gli accarezzó leggermente la testa gli bisbiglió : - É bellissimo - avvicinandosi per farsi sentire tanto che per poco non si becca una testata da parte dell'altro.
Drew alzó la testa di scatto, un sorriso a trentadue denti gli incorniciava il viso e sempre con la stessa vivacità esclamò un : -Grazie -.
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- Vuoi venire a casa mia? - Drew sembrava sul punto di esplodere da un momento all'altro.
Aveva sicuramente qualcosa in mente, glielo si leggeva in faccia, ma per qualche ragione a Ethan incomprensibile non disse niente al riguardo, decise quindi di non fiatare neanche lui e rispose soltanto con un debole cenno di capo.Si incamminarono insieme verso la stessa stradina che ormai percorrevano da un mese e qualcosa in più.
In teoria esisteva una scorciatoia per arrivare a casa di Drew, ma il giorno in cui aveva conosciuto Ethan aveva deciso di percorrere quella strada solo perché era più vicina a casa dell'altro e quindi avrebbe potuto parlare di più con lui, e dopo settimane insieme aveva paura che se avesse detto la verità a Ethan lui avrebbe cambiato opinione sul suo conto.Onestamente non sapeva bene cosa avrebbe pensato di lui, forse l'avrebbe preso per uno stalker o qualcosa del genere, oppure gli avrebbe soltanto riso in faccia per quanto quel fatto lo rendesse patetico.
Ad ogni modo lui non ci teneva a saperlo, anche se questo significava tenere quel segreto fino alla morte.
Arrivarono a casa di Drew, entrarono in camera sua e lui iniziò a frugare tra la roba in cerca di qualcosa e confondendo alquanto l'altro.
Drew posò una palette di acquarelli, una penna con la punta a pennello e il quaderno per i suoi bozzetti, si sedette davanti al Ethan e gli chiese : - Ti puoi mettere dritto? -.
All'inizio quest'ultimo non capí il perché e non fece come gli era stato detto allora l'altro disse : - Vorrei finire il disegno di prima, puoi metterti dritto? -
- Oh, O-ok - Ethan arrossí ma si posizionó comunque e fissó un punto indefinito della stanza.
Drew lo osservó ispiezionandone ogni particolare e aggiungere i dettagli nel disegno.
Almeno aveva una scusa per ammirare quel suo viso senza imperfezioni, i suoi capelli biondi che gli facevano sempre venire voglia di passarci una mano in mezzo e il suo sorriso che tendeva a mostrare troppo poco secondo Drew.Passó agli acquerelli e poi tratteggió gli occhi e le labbra, nel mentre non aveva mai smesso di guardare Ethan, non solo per il disegno, e poteva giurare di aver visto l'altro fare lo stesso un paio di volte.
Quando finí, posizionó di nuovo il blocknotes davanti a sé.
Non è bello come l'originale ma é accettabile pensò prima di farlo vedere a Ethan.Prima che quest'ultimo potesse proferire parola, Drew propose : - Te lo regalo, sempre se ti piace -.
Ethan gli dedicò un sorriso : - Sei sicuro? Ti é venuto così bene -
- É proprio per questo che te lo voglio dare - insistette l'altro porgendogli il foglio
- Grazie Drew -
Drew distolse lo sguardo da quei meravigliosi occhi bicolore e poi disse : - Ho fame, cosa vuoi mangiare? -
¸,ø¤º°'°º¤ø,¸,ø¤º°'°º¤ø,¸- Hai delle fragole? - Ethan leccó il cioccolato rimasto sul cucchiaio.
- ...A cosa ti servono le fragole se vuoi fare la cioccolata calda? -
- Vabbé lascia stare faccio io - E a quel punto con tutta la nonchalance del mondo aprí il frigo dell'amico, borbottó un 'come fai a non avere le fragole?' prese una busta piena di ciliegie e la posò sul tavolo.
- A cosa ti servono le ciliegie? -
- Non é ovvio? - Ethan iniziò a lavarne una manciata mangiando ne di tanto in tanto qualcuna - voglio metterle nella cioccolata -
-Sei sicuro che sia buono, in teoria il massimo che puoi metterci é la panna montata -
Ethan in risposta alzó le spalle : - Con le fragole é buono quindi con le ciliegie non dovrebbe cambiare molto, e poi la panna sopra ce la mettiamo lo stesso -
Drew era pronto per ribattere ma si sentì un rumore proveniente dall'ingresso e Ethan andò a vedere chi fosse arrivato.
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- Ciao Ethan - Esclamò la zia di Drew felice di vederlo
- Ciao - Ricambió il saluto
- Non pensavo di trovarti ancora qui, non è un po' tardi? - Gli dedicò un sorriso guardando poi Ethan prendere il suo telefono per controllare l'ora : 8:46 P.M.
Solo dopo notò le undici chiamate perse da sua sorella : - Oddei! É tardissimo- esclamò poi fiondandosi in camera di Drew per prendere le sue cose.
Prima che potesse andare a salutare Drew, la donna lo fermò toccandogli la spalla : - Che ne dici se invece non resti qui per la notte? I letti non ci mancano e sono sicura che vorresti evitare la ramanzina da parte dei tuoi genitori, almeno per stasera - Gli sorrise di nuovo - Sono sicura che anche Drew ne sarebbe felice -.
- oh-Oh va bene, grazie per l'ospitalità, avverto solo mia sorella -
La zia di Drew lo vide allontanarsi col telefono all'orecchio e sorrise pensando a quanto adorava quel ragazzino e l'effetto che faceva a suo nipote.
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Asuka, il profumo del domani | yaoi and yuri story
RomanceDicono che ognuno ha un posto speciale. Un luogo dove non vorresti mai andartene e nel quale ti senti accettato. Questo viene chiamato Casa, ma con essa non si intende l'immobile che serve per garantirci un tetto sicuro. Casa sono le persone che ti...