Penso troppo

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«Mi è venuta quella mattina in cui ero a scuola e stavo facendo un compito di italiano, dato che era un recupero eravamo solo in due a farlo, il resto della classe ha dovuto scrivere un testo che doveva parlare di ciò che li aveva colpiti di più quella mattina.

Io avevo milioni di idee per quel testo e non riuscivo a fare il mio compito, c'erano domande assurde a cui non sapevo rispondere, insomma.. a chi importa perché Manzoni ha chiamato il Gubbio in quel modo? A me no di certo.

Ricordo che quella mattina avevo solo pensieri tristi, come sempre d'altronde, non sono sicura cosa riguardassero i miei pensieri, forse era sulla solitudine, o forse pensavo a come avevo ucciso l'essere vivente che amavo di più al mondo, non lo so, forse entrambi.

Sono stanca, sono davvero molto stanca..
Perché?
Solito

Dio che cosa triste, ho 16 cazzo di anni e cosa faccio? Ascolto finte canzoni demenziali, penso troppo, mi deprimo, mangio, fingo di non esistere..

Le ragazze della mia età pensano ad andare agli open-bar per ballare e divertirsi, a depilarsi per bene così da avere la pelle liscia e setosa, ricordarsi i preservativi così da non avere problemi di nessun tipo, ai grammi d'erba che riusciranno a fumare uscendo con tal persona, a truccarsi perfettamente così da sembrare più grandi, a vestirsi alla moda, ai costumi sexy, all'abronzzatura perfetta..

Mentre io penso a quanto siano tristi e monotone le mie giornate, a come io sia instabile in tanti sensi, a come non vorrei essere me, a come sia dura continuare così, al fatto che ormai non si nota neanche quando piango..

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