Capitolo 5

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-Secondo voi sta bene?- sento dire a Wendy.

-Non lo so. Ma sembra uno zombie- sussurra Erza.

-Povera Lu-chan-

Si. Sono uno zombie. E loro di certo non mi aiutano. Se ne stanno appostate dietro la scrivania di Jason e mi stanno a fissare.

Ah, ma che me ne importa!

-Sposta gli oggetti come se fosse un automa- fa notare Juvia.

-Qui gatta ci cova- dice Cana.

Mi alzo e prendo un caffè.

Sarà il sesto che bevo oggi. Il problema è che scende nello stomaco come se fosse acqua.

La cosa che mi sconcerta è il fatto di aver pianto. Per colpa sua poi!

Credo che lo ammazzerò!


Non ruota tutto intorno a te. Sei solo viziata!


Non sono viziata!

Ci penso un attimo.

Forse non ha poi tutti i torti.

Sono figlia unica. Ed anche se non ho mai avuto un buon rapporto con mio padre, sono sempre stata al centro delle attenzioni di tutti.

Quando avevo un problema, diventava il problema di tutti. Spazzavo via qualsiasi altra preoccupazione.

In questa storia però, non sono sola. C'è anche Natsu. Anche lui ha dovuto accettare il matrimonio, non ha potuto ribellarsi. E invece io ho continuato a ritenermi l'unica offesa, quasi oltraggiata. Nemmeno mi sono accorta che magari Natsu stava vivendo quello che vivevo io!

Sono stata stupida! E viziata!

Ho iniziato una guerra fredda. Ha ragione lui. Non ho fatto altro che combattere contro di lui, lui che è uguale a me: proviene da una famiglia ricca e potente, la sua vita è già tutta programmata.

Ho sbagliato tutto! Non mi ha imposto il matrimonio, lo ha subito come me!

Sono così cieca! Mi viene da piangere. Di nuovo.

Ieri ho pianto per la rabbia e l'umiliazione, ma adesso voglio piangere per la vergogna di essere stata così crudele con una persona che ha dovuto subire il mio stesso destino.

-Adesso basta, Lucy-san!-

Wendy mi sta tirando per la manica della maglietta.

-C-che succede?-

-Che ti succede?- chiede Erza -qualcuno ti disturba?-

Natsu.

-Sto bene-

Leviamoci la sua faccia dalla testa.

-Va a casa-

-No, Juvia. Devo finire l'articolo...-

-Faccio io, Lu-chan-

-Levy, non è giusto! Devo aiutarti-

-In queste condizioni, non puoi lavorare e se poi combini un macello, lo sai cosa ti aspetta-

Un brivido mi corre lungo la schiena.

Quello no! Non lo sopporterei un'altra volta!














Alla fine, mi sono fatta convincere. Sono di nuovo a casa.

Mi metto il pigiama e mi sdraio sul divano.

No. Meglio la poltrona. Non so cosa ha fatto quel maiale lì sopra.

Sento un rumore provenire dalla cucina.

Fairy Bride - Book One (Nalu Fanfic)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora