Fairy Bride - Book One (Nalu Fanfic)

Capitolo 33

-È stretto. Ma chi inventa questi arnesi?- e di nuovo si aggiusta la giacca del completo.

-Magari sei ingrassato- azzardo io.

Lui mi fulmina subito.

-Non credo proprio- sibila.

Oh! Quindi il pervertito ha interesse per la linea?

Buono a sapersi.

Siamo fuori dal nostro appartamento a Vistarion. La città di notte è un faro in mezzo al deserto: ogni strada è illuminata e tutte le insegne dei negozi sono accese.

Sembra quasi che chiunque qui sia pronto per una festa.

-Ecco un taxi!- esclama Natsu.

Saliamo nell'auto.

-Ci porti al Winter Hotel-

-Si, signore-

Sono ancora un pò scossa.

Davvero quell'uomo è il vero padre di Natsu? Viene da chiedersi chi sia allora il signor Dragneel.

Sempre un parente o un estraneo? Era davvero sposato con l'amica di mia madre?

Tante cose non quadrano in questa storia. Credo proprio che siamo ben lungi dall'aver trovato la soluzione.

Sento che la mano di Natsu si insinua nella mia.

-Che c'è?- mi chiede.

-Niente-

Con l'altra mano, accarezza la mia pancia.

Sorrido.

Ormai è diventata una sua abitudine.

-Ehi! Che vuole?- esclama ad un tratto, rivolgendosi all'autista.

-N-nulla-

-Allora pensi agli affari suoi e non guardi nello specchietto-

-C-certo-

-Natsu, smettila!-

Lui non mi risponde e mi bacia.

-Non fare il furbo- mormoro.

-Quando mai-

Mi metto a guardare fuori dal finestrino.

Come fa l'Uomo nell'Ombra a sapere tutte quelle cose su di noi? Beh, avrà le sue spie, è ovvio.

Inoltre, conosce il contenuto della scatola. D'accordo, ma questo non aiuta: non ha condiviso con me il suo segreto.

Di nuovo punto e daccapo.

Proviamo un'altra strada.

Lui parla di una scatola, ma non ha idea che ne esistono due. O si? Ha sempre parlato al singolare di quell'oggetto, quindi posso presumere che non sappia che ce ne è un'altra, sicuramente nascosta a casa di Irene.

Un secondo. Se lui non sa che ne esistono due, vuol dire che qualcuno ha creato la seconda per depistare le indagini? Possibile che la madre di Natsu ne abbia fatta fare una identica e le abbia poi date in custodia a mia madre e a Irene?

Potrebbe darsi. Ma sarebbe stato stupido: nessuna delle due conosce il loro contenuto. E dovrebbe essere importante? Beh, si. Se un giorno fosse arrivato l'erede, non avrebbe mai saputo quale scatola sarebbe stata quella giusta, no?

-Lui non sa che ne esistono due- concludo a voce alta.

Mi mordo la lingua. Oddio! Cavolo!

-Come scusa? Due cosa?-