Forgive me | Cap. 5

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*insert music here* You&Me James TW

30 Maggio 1.16 pm

Nel giro di pochi giorni Eleonora era riuscita a trovare un altro posto di lavoro in un altro bar poco lontano da quello di Edoardo. La stagione non era ancora iniziata e quindi i commercianti erano ancora in cerca di personale, così dopo un paio di colloqui era riuscita a trovarne uno in poco tempo.

Non aveva più sentito Edoardo da quell'incontro al mare ma aveva semplicemente ricevuto la notifica di bonifico da conto della società del padre per quanto riguardava i giorni che aveva lavorato al bar.

Tantomeno lei aveva dato conferma del pagamento ricevuto, erano diventati due estranei che non avevano più nulla da dirsi.

Eleonora ci pensava ogni giorno quando si svegliava la mattina, un piccolo pensiero che si rintanava in una scatola della sua mente per poi riaffiorare all'improvviso senza alcun preavviso.

Erano passati circa due settimane e ogni giorno che passava il pensiero si faceva sempre più presuntuoso nel manifestarsi. Lo scacciava incurante ogni qualvolta avvenisse e non vedeva l'ora di andare a lavoro per concentrarsi nell'imparare le regole e le varie mansioni in modo tale da essere libera in qualche modo, era sicura che se si fosse concentrata su altro quel pensiero non aveva il diritto di annebbiarle la sua mente.

Eleonora trascinava il grande sacco nera lungo la strada principale proprio dove si trovavano i bidoni dell'immondizia insieme ad Eva, la nuova collega con la quale faceva il turno pomeridiano insieme a lei.

Era buio ed era da un bel po' di tempo passata la mezzanotte, appena ritornò verso la porta del bar intravide una figura nell'ombra della notte.

Il cuore le battè forte un po' perchè aveva paura di chi potesse essere in quanto avrebbero chiuso il bar da sola quella sera un po' perchè le riaffiorò in mente l'episodio di Giovanni e i suoi amici.

"Eleonora" La voce di Edoardo ruppe il silenzio facendola in un certo senso tirare un sospiro di sollievo.

"Edoardo? Cosa ci fai qui?" Eleonora rispose del tutto sorpresa di vederlo proprio lì appoggiato alla porta principale del suo nuovo posto di lavoro.

Come faceva a sapere che aveva trovato lavoro lì? E poi per quale motivo aveva pensato di andare lì nel cuore della notte?

Tutte queste domande le iniziarono a balenare nella mente alla velocità della luce ma dopo tutta la confusione che aveva in testa si era resa conto che era veramente felice di vederlo. Le si palesò in volto un piccolo sorriso sulle labbra.

"Ti volevo dare questo" Edoardo risponde in modo strano, quasi non lo si capisce, le parole non sono scandite e la voce è roca. Allunga il braccio porgendo ad Eleonora un foglio.

Eleonora interdetta dalla presenza di Edoardo prende il foglio ma subito dopo viene afferrata al polso.

"Perdonami Eleonora"

Eleonora capisce che qualcosa non va nel comportamento di Edoardo. La voce di lui si fa sempre più misera e quelle ultime parole pronunciate sembrano quasi una supplica.

Ora che è molto più vicina ad Edoardo e riesce a sentire un odore di alcol provenire da lui. Così capendo quanto fosse ubriaco, cerca in qualche modo di liberarsi dalla presa, fallendo.

"Lasciami, sei ubriaco. Lasciami lavorare." Eleonora sbotta, arrabbiata dal comportamento così infantile di Edoardo e cercando in tutti i modi di liberarsi.

"Ricominciamo Eleonora, perdonami." Edoardo sputa fuori tutto quello che gli passa dalla mente. La presa su Eleonora ora è più lenta.

Eleonora non riesce a capire il malessere che sta vedendo in Edoardo, non capendo perchè continuasse a chiederle di perdonarla.

Perchè avrebbe dovuto nuovamente perdonarlo? Lo avevo già fatto quando avevano parlato quella maledetta sera. Tutto si era risolto e gli aveva spiegato che non portavo nessun tipo di rancore per lui e nemmeno, per quanto sia difficile, a Giovanni.

"Ti ho già perdonato, ora è meglio che torni a casa che non sei nelle condizioni di parlare!" Il tono di voce di Eleonora si era alzato, iniziava ad agitarsi, a sentirsi in imbarazzo.

"Sono scappato da casa dei miei amici per venire da te. Eleonora torna al bar, fallo per me!" Edoardo cerca di sistemarsi meglio sul muro, è evidente che non riesce a stare in piedi autonomamente.

"Ah è per questo che sei venuto! Perchè vuoi che torni al bar? E' così difficile trovare qualcun'altro?" Eleonora era su tutte le furie.

"Stronzo" Sussurò quando gli passò di lato spintonandolo dato che era ancora intrappolata nella sua morsa. Entrò dentro al bar lasciando Edoardo, chiamò Eva per fare insieme il conto della cassa così da andarsene al più presto.

Edoardo rimase lì finchè Eleonora insieme ad Eva chiuse il bar, era rimasto lì in silenzio senza muoversi ad aspettarla.

"Andiamo ti accompagno a casa" Esordì lui mentre Eleonora stava scendendo le scale dopo aver salutato Eva.

"Ho la macchina, non ti preoccupare." Eleonora non sapeva per quale motivo lui era ancora lì ma pur essendo arrabbiata con lui era contenta che l'avesse aspettata.

"Allora verrò con te" Eleonora se lo ritrovò di fianco a lei mentre cercava le chiavi della macchina nella borsa.

"Non ci pensare minimamente" Eleonora apre la macchina e accelera il passo.

Si sente prendere da un braccio e in una frazione di secondo si ritrova faccia a faccia ad Edoardo.

"Così invece come la mettiamo?" Edoardo le sussurra piano all'orecchio.

"Non la mettiamo!" Eleonora lo spinge ma il risultato che ottiene è quello di ritrovarselo ancora più vicino.

Le labbra di lui si avvicinarono a lei baciandola piano.

Eleonora cerca di respingerlo ma lui preme ancora di più su di lei e sulle sue labbra.

Si arrende e assapora le labbra delicate di Edoardo esplodendo dentro di felicità.

Le mani di Edoardo avvolgono teneramente il viso di Eleonora senza mai distaccarsi da lei.

Eleonora si arrende contraccambiando il bacio e chiudendo gli occhi quasi come se stesse sognando tutto.

Il cuore le si stringe e una fitta le ricorda che quel tutto è dannatamente reale, rendendosi conto che per la prima volta nella sua vita era felice.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 23, 2020 ⏰

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