Water Drops || Prologo

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Domenica 28 Aprile 14.40

C'erano giorni in cui Eleonora voleva allontanarsi dal mondo, un po' per ritrovare una sua tranquillità interiore un po' per paura di esporsi nella vita reale.

Così in un pomeriggio di pioggia si era ritrovata a guardava le piante del suo piccolo balconcino assorbere tutta l'acqua mentre si fumava una sigaretta, la prima della giornata.

I giorni trascorsi a dare gli esami dell'università le avevano portato non poco stress ma era contenta di come erano andati e i festeggiamenti con le sue amiche la sera prima le avevano portato una lieve emicrania.

Da lì a pochi giorni avrebbe iniziato a lavorare in un piccolo bar sullla spiagga di Anzio, ad un'ora di distanza da Roma ed il suo piccolo monolocale in uno delle borgate della città.

Quei soldi le sarebbero serviti per organizzare il viaggio della suoi sogni fin da quando era bambina, il giro della California. Così subito dopo la laurea sarebbe partita insieme alla sua migliore amica Eva, la quale anche lei era in procinto di laurearsi in psicologia.

Le note di Youngblood dei 5 Secondi of Summer provenivano dal Mac che era posizionato sul tavolo della stanza e pensava a quanto la sua vita era organizzata e già stabilita. Si sarebbe laureata, avrebbe cercato lavoro in qualche casa di moda e persino l'itinerario del viaggio era già stato stabilito punto per punto su un apposito quaderno dove sopra le aveva scritto con un pennarello colorato"America".

Tutto le sembrava già scritto e tutto le arrecava enormi aspettative alimentate dalle parole che sua madre le continuava a dire quasi tutti i giorni.

Ma in cuor suo sapeva che le cose non sarebbero andate così, che si sentiva persa, nei meandri della sua mente si sentiva che c'era qualcosa che non le tornata, ma esattamente non sapeva prima di tutto da cosa era scaturita questo suo malessere interiore e inoltre come affrontare questa cosa che la portava molto spesso a rimanere sveglia la notte a guardare un soffitto perso nel buoi della sua camera da letto.

La sigaretta era ormai arrivata al filtro, così dopo aver fatto l'ultimo tiro sente suonare il cellulare, il nome di Eva appariva in caratteri grandi sullo schermo.

"Eleee, non vorrai mica stare a casa a causa di questa pioggia?" La voce di Eva si fa grande attraverso il telefono e solo a sentirla le scappa un sorriso dalle labbra, ha sempre avuto quella capacità di tirarle su il morale anche con le parole più semplici.

"Se ti dicessi di sì?" Risponde, consapevole che avrebbe fatto di tutto per farla uscire da quelle quattro mura.

"Come sei vecchia, mamma mia! Passo a prenderti tra mezz'ora, andiamo a fare shopping!" Dice tutto d'un fiato Eva per poi riattaccare senza nemmeno darle il tempo di controbattere o rispondere semplicemente con un "Va bene, hai vinto tu!"

Così dopo aver fatto partire la sua playlist preferita, Eleonora si toglie la maglia del pigiama pronta per andarsi a cambiare, non del tutto decisa su cosa indossare.

Il cielo in una stanza | Skam ItaliaFFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora