Il locale che aveva scelto non era male, tranquillo al punto giusto da permetterci di chiacchierare senza essere disturbati o, alla peggio, scoperti da fan e paparazzi. Ordinammo qualcosa da bere e andammo a sederci ad un tavolo piuttosto isolato. Arrivati alla meta poggiò le bevande sul tavolo prima di tirarmi indietro la sedia e farmi accomodare "un vero gentiluomo" pensai tra me e me mentre a voce decisamente troppo bassa sussurrai un grazie cercando di non arrossire. Lui prese posto di fronte a me mentre io presi un sorso del mio tea che, maledizione, scottava da morire. Non riuscii a trattenere un mugolo di dolore mentre Nico, dal canto suo rise "non devi ridere, mi sono fatta male" dissi mettendo il broncio "e tu non dovresti essere così tesa. Sì, me ne sono accorto, nessuno di sua spontanea volontà ingerirebbe qualcosa di così caldo" disse lui abbassandomi il bicchiere riuscendo così a incastrare il suo sguardo con il mio.
I minuti passavano e nessuno dei due aveva più aperto bocca finché "quindi, come mai ieri sera eri in spiaggia?" chiese lui lasciando il bicchiere quasi vuoto sul tavolino "per nessun motivo in realtà, volevo solo fare un giro" mentii io "quindi il tuo evitare le chiamate di Max era intenzionale, mi ero perso questo passaggio." Disse lui con sarcasmo "Senti Andrea so che ci conosciamo a mala pena e che di sicuro non sono la persona più indicata con cui parlare di queste cose ma voglio davvero sapere cos'è successo" ammise lui appoggiando delicatamente la sua mano sulla mia che ritrassi qualche secondo dopo come scottata da quel contatto "è che non ho voglia di parlarne ora che la ferita è ancora fresca" presi un respiro "magari tra qualche giorno avrò voglia di farlo e, se vorrai ancora ascoltarmi, verrò da te. È una promessa" sorrisi nella sua direzione "allora aspetterò il fatidico giorno".
Non restammo in quella caffetteria ancora a lungo data la sua stanchezza e tutte le cose da fare che mi aspettavano a casa.
Decisi di tornare a piedi, casa mia non era molto distante. Salutai Nico e mi incamminai mentre ascoltavo una delle milioni di playlist presenti sul mio telefono perdendomi tra le strofe piene di significato che le componevano.
"Sono a casa" dissi una volta chiusa la porta di ingresso "sono in camera a guardare un film" urlò Max dal piano di sopra. Tolsi le scarpe e, dopo aver indossato qualcosa di più comodo raggiunsi l'uomo di casa in camera sua "che film guardi?" chiesi mentre mi sdraiavo di fianco al suo fianco "credo si chiami Narnia o qualcosa del genere" ammise lui facendomi segno di avvicinarmi "ammettilo che lo stai guardando solo per il leone" risi io sul suo petto "sinceramente lo sto guardando per la ragazza, quella più grande delle due, non mi ricordo il nome" sapevo che non era vero ma gli lasciai intendere che credevo alle sue parole. "Quindi? Non mi racconti niente di oggi?" sospirai "non saprei cosa dirti, siamo andati nel bar in fondo alla via a bere qualcosa di caldo e non è successo nulla" ed effettivamente non avevo tutti i torti "sarà, ma non ti credo. Sei venuta in camera mia in piena notte a rubarmi il suo numero dal telefono questo non mi sembra niente" affermò lui alzando un sopracciglio "volevo solo ringraziarlo di quello che aveva fatto, niente di più" asserii io cercando di fargli notare per intero il mio tono scocciato che a quanto pare colse "non ti sto accusando di niente, solo mi sembra strano, non è una cosa da te e sinceramente non sarebbe male se vi metteste insieme, i vostri figli sarebbero bellissimi" mi alzai di scatto dal suo petto per poi fissarlo sconcertata "vedi, ho ragione" disse indicandomi "se il tuo interesse verso di lui fosse stato pari a zero come ti ostini a farmi credere ci avresti riso sopra. Ora torna dov'eri e continuiamo il film". Inutile dire che per la restante ora e mezza pensai solo alle stupide parole di Max. Mi ero appena lasciata, un'altra relazione era off-limits per il momento.
Passammo il resto serata in camera sua a guardare la tv finché non si fece ora di andare a dormire. Salutai il mio migliore amico con un bacio sulla guancia e mi chiusi in camera riuscendo finalmente a guardare il mio telefono che pullulava di notifiche da instagram. Passai una buona ventina di minuti a guardare foto e rispondere ai direct dei miei amici finché non mi arrivò un messaggio da indovinate chi? Esatto proprio lui, che recitava
"grazie per lo splendido pomeriggio. Mi dispiace se in qualche modo ti sei sentita forzata dal mio comportamento e dalle mie parole. Ci vediamo domani, fai il tifo per me" concludendo il tutto con un cuore rosso e se possibile mi sciolsi totalmente davanti a quelle poche parole alle quali risposi con un semplice "non preoccuparti, mi sono divertita anche io." Seguito da un "non tradirò il mio migliore amico per te" aggiungendo poi una faccina con la lingua fuori. Non aspettai la sua risposta, misi il telefono in carica e spensi la luce. Qualifiche, stiamo arrivando.
STAI LEGGENDO
Twist Of Fate || Nico Hulkenberg
RomanceSometimes it takes a wrong turn to get you to the right place.