Entrai in casa cercando di fare il meno rumore possibile pensando che il mio migliore amico fosse ormai a dormire da diverso tempo ma, guarda caso, la fortuna non era dalla mia parte. Seduto a gambe incrociate sul divano mentre giocava alla PlayStation c'era Max che imprecava verso qualcuno, probabilmente Lando. Cercai di proseguire nel modo più silenzioso la mia strada verso il piano superiore ma le mie intenzioni furono vane e i miei propositi si disintegrarono quando urtai il braccio sullo spigolo del muro. Max si girò verso di me spaventato "ti sta bene" disse lui con tono furioso "così impari a rientrare senza salutare e a farmi spaventare" terminò lui prima di salutare il suo amico dall'altro capo della connessione mentre io salivo in camera per poi chiudermici dentro.
La mattina seguente mi ritrovai a letto con un braccio che mi circondava la vita e mi ci vollero alcuni minuti per capire come fosse accaduto. Mi girai nel letto finendo con il viso a pochi centimetri da quello di Max. Il suo respiro si infrangeva sul mio volto portandomi indietro nel tempo a quando stavamo insieme e condividevamo il letto tutte le notti. Inconsciamente portai la mano verso l'alto fino a sfiorargli il viso e, con mia grande sorpresa il desiderio di baciarlo crebbe in me ma non riuscii a farlo, forse per paura. Lasciai cadere la mano e mi strinsi a lui mentre versavo, in silenzio, un paio di lacrime. Non molto dopo sentii il suo braccio fare pressione per tirarmi a sé "non piangere, non ce n'è bisogno" sussurrò lui con voce roca per poi staccarsi leggermente e fare incrociare i nostri occhi azzurri "so cosa ti passa per la mente Andrea ma non possiamo. Stai uscendo con Nico ora, lui è il ragazzo giusto per te" e mi posò un bacio sulla fronte "non so cosa fare Max" affermai mentre lui asciugava le mie lacrime "vai avanti Andrea. Io sarò sempre qua per te, ti sosterrò e ti vorrò sempre accanto ma io non sarò mai la metà adatta a te. Non in quel senso almeno".
Dopo quella mattina non toccammo più l'argomento e passammo il resto della giornata a sistemare le sue cose in casa. Aveva venduto da poco il suo appartamento per venire a vivere con me visto che 'non si fidava' a lasciarmi in una casa grande e vuota da sola. "Quindi domani uscirai con lui giusto?" chiese mentre posava una pila di felpe nell'armadio "Non sapevo se accettare ma alla fine ho detto di sì" alzai poi le spalle mentre gli passavo delle magliette "quindi suppongo sia andato tutto bene ieri" affermò lui "sì, Nico è davvero fantastico, non potevo chiedere di meglio" sorrisi poi al ricordo della sera scorsa "sono contento per te. Finalmente hai qualcuno che ti merita" non risposi e lasciai cadere l'argomento.
La sera ero sdraiata a letto. Stavo scrollando sulla home page di instagram da dieci minuti buoni quando trovai una foto mia e di Nicolas probabilmente scattata l'altra sera e decisi di girarla al diretto interessato
-andrea__devries: usciamo mezza volta e succede questo.
-hulkhulkenberg: buonasera anche a te
-andrea__devries: non sto scherzando Nico
-hulkhulkenberg: non so cosa ci sia da arrabbiarsi
-andrea__devries: non sono arrabbiata, so che è normale così, dopotutto vivo con una 'celebrità' da una vita intera, mi chiedo solo come sarà quando cominceremo ad uscire seriamente. Non voglio averli attorno ad ogni nostro appuntamento
-hulkhulkenberg: quindi dai per scontato che ce ne siano altri?
-andrea__devries: sei un bel ragazzo, sei intelligente, sei testardo ma soprattutto sai capire e ascoltare le persone. Non che questo sia tutto, non si può descrivere una persona con così poco, ma mi piaci
-hulkhulkenberg: non so davvero cosa dire
-andrea__devries: non devi dire niente, ne parliamo domani. Buonanotte Nicolas
-hulkhulkenberg: buonanotte a te Andrea
STAI LEGGENDO
Twist Of Fate || Nico Hulkenberg
RomanceSometimes it takes a wrong turn to get you to the right place.