Qualche ora prima, quello stesso pomeriggio, alla Taverna del capitano...
- Avanti Benny, sputa il rospo! Non costringermi ad usare le maniere forti! Mi conosci bene, sai quanto posso essere convincente. Dimmi dove si sono nascosti?"
- Fottiti Butmann, non ti dirò niente. Piuttosto vedi di tornartene in quel buco schifoso che chiami casa, dalla maledetta scrofa che ti ha sputato in questo dannato mondo!".
Strinse i denti cercando di contenere il sonoro pugno che avrebbe sferrato volentieri contro il muso di quel vecchio bastardo, ma si costrinse a non farlo, a mantenere piuttosto l'atteggiamento "diplomatico" che aveva scelto di sfoderare.
Lo conosceva bene e per tale ragione sapeva che non avrebbe ricavato un ragno dal buco se avesse optato verso un approccio più "aggressivo". Benny apparteneva ad una razza che aveva imparato a conoscere sulla propria pelle, quella dei marinai, razza che gli era costata fatica ed enormi sacrifici, con tutti i lati peggiori che essa vantava. Nonostante fosse prossimo ai sessant'anni, o forse li aveva già compiuti e magari oltrepassati, difficile da giudicare dato che le pieghe che gli segnavano il volto erano testimoni di anni e anni passati a masticare sale e sole, il suo cervello così come l'indole non si era affatto rinsecchito.
Insomma, era un vero e proprio figlio di puttana e Abel lo sapeva bene, com'era altrettanto consapevole del fatto che per Jessica si sarebbe fatto uccidere piuttosto che farle un torto o permettere a qualcun altro di farlo.
- Non voglio farle del male, ti do la mia parola, voglio solo parlarle. So che dietro tutto questo casino c'è Kenny, e con lui ho un conto in sospeso che presto ho intenzione di saldare. Non vorrai farmi credere che ti sta a cuore il culo di quella feccia?! Lo odi anche tu, lo sanno tutti, non è una novità che quel verme non ti sia mai piaciuto, quindi parla! Dimmi dove posso trovarlo".
- Ma per chi mi hai preso? Per una fottuta spia del cazzo?! So cosa stai cercando di fare, non credere di fregarmi così facilmente. Sei pazzo se credi che t'aiuterò. È vero, preferirei mandar giù un secchio di merda piuttosto che aiutare quello schifoso, ma c'è un punto che forse non ti è chiaro. Odio la tua di faccia ancor più della sua!"
Capendo che sarebbe stato del tutto inutile, una battaglia persa in partenza, ma c'aveva provato, doveva almeno tentare, decise di lasciar perdere.
Fece per andarsene, ma prima di varcare la soglia della locanda si sentì raggiungere da queste parole...
- Butmann.. deciditi a lasciarla in pace una volta per tutte, hai già fatto fin troppo danno".
Non gli rispose, e non ci provò neppure, perché se c'era un punto sul quale si trovavano pienamente d'accordo era proprio ciò che le parole di Benny sottintendevano, l'averla ferita a causa del proprio egoismo. Ma non poteva dimenticare ciò che era accaduto, non poteva scordare che lei e Kenny avevano tramato insieme per uccidere Georgie. Questo non poteva proprio perdonarglielo. Avrebbe dovuto prendersela con lui, l'unico e il solo artefice delle sua infelicità.
Cosa esattamente avrebbe fatto nel momento in cui fosse riuscito a stanare Jessica costituiva ancora un'incognita nella sua mente. Ma era furioso con lei e di sicuro avrebbe fatto il giusto necessario per farle passare per sempre la voglia di avvicinarsi nuovamente a Georgie.
Riguardo Kenny, beh, con lui sarebbe stata tutt'altra storia. Era intenzionato a continuare ciò che aveva lasciato in sospeso prima che il bastardo riuscisse a fuggire. E questa volta se ne sarebbe sbarazzato per sempre. D'altronde un morto in più un morto in meno non avrebbe fatto la differenza, cosa più importante invece era tenere la donna che amava al sicuro e avrebbe continuato a farlo, ad ogni costo.
Nel frattempo... alla sartoria...
- Devi parlare con lui, devi cercare di capire le sue intenzioni. Ho paura che possa commettere una pazzia. Un uomo innamorato, ferito in questo modo proprio dalla donna che era pronto a sposare, potrebbe essere capace di tutto!"
Le parole di Barbara pesavano come macigni e soprattutto stavano alimentando uno stato d'ansia già fortemente compromesso. Era stata costretta a raccontarle ciò che era accaduto, di come Lowell li aveva scoperti. E la cosa le era costata non poca fatica, visto che in tutta la faccenda c'era ben poco di cui andar fieri.
- Perdonami, non è mia intenzione giudicare o farti sentire a disagio. Ma devi capire che la situazione è molto grave. Se Lowell, per vendicarsi, decidesse di agire ai danni di Abel non potremmo fare più nulla per salvarlo. Presto sarà eletto governatore di Sidney, e se è vero ciò che ho sentito in giro, ciò dovrebbe avvenire a giorni. E questo significa che avrà così tanto potere da servirsene come vuole".
- Non ci credo, Lowell non lo farebbe, non si servirebbe mai del suo potere per vendetta o per il proprio tornaconto. Non è così meschino, non .."
- Ma è un uomo che è stato ferito nel profondo, il cui cuore è stato pugnalato a morte proprio da colei che aveva posto al di sopra di tutto e di tutti – Barbara rammentava vividamente la disperazione che aveva scorto negli occhi del giovane Gray, quando si era presentato d'improvviso alla sartoria in cerca della sua Georgie, e quella ancor più affranta una volta realizzato che la sua fidanzata non si trovava là dove s'aspettava di trovarla. Le prese le mani tra le sue - Mi dispiace essere così schietta, ma è necessario che tu capisca. Lo hai tradito, e per di più lo hai fatto con l'uomo che fino a poco tempo fa considerava tuo fratello. Anche se in realtà non lo siete ciò non toglie che la cosa sia affatto facile da digerire, soprattutto perché alla sua proposta di matrimonio non ti sei tirata indietro, anzi. Provo una profonda pena per quel ragazzo e mi dispiace di essere stata prima così dura nel giudicarlo, ma è ovvio che in questa storia ci sono fin troppi retroscena".
- So di aver sbagliato, avrei dovuto essere più sincera con lui. E non c'è un solo giorno in cui non maledica me stessa per averlo tradito in questo modo. Ti giuro che è così, ma io..
- Oh Georgie, sei giovane ed è normale alla tua età commettere degli errori. Come è normale, in una situazione simile, non essere capace di controllare gli eventi, tantomeno prevederli. Non potevi controllare gli impulsi del cuore, nessuno a questo mondo è capace di farlo. Ti sei innamorata, ed è un amore del tutto diverso da quello che provavi per il giovane Gray. Allora eri poco più che una bambina, e insieme avete condiviso il sentimento ingenuo tipico di quell'età. Ma ciò che provi adesso per Abel è tutt'altra cosa, non è così forse?"
Annuì ritrovandosi nelle parole dell'amica. L'amore che adesso provava per Abel era tutta un'altra cosa. Un sentimento molto più forte, più maturo, che aveva finito per adombrare ciò che in passato l'aveva legata a Lowell. Forse l'aver condiviso così tante esperienze insieme, l'essersi riavvicinati così tanto nell'ultimo anno a causa di ciò che avevano vissuto in Inghilterra, aveva contribuito a solidificare il loro legame già radicato da tempo, e che si era evoluto nel modo più inaspettato. Ora tale legame nella sua mente, e soprattutto nel cuore, trovava un'unica consapevolezza, quella di non poter vivere una vita senza Abel. Ed era stata questa, la ragione su tutte, che le aveva fatto perdere totalmente il controllo, fino al punto di sottovalutare le conseguenze delle sue scelte.
- Hai ragione, devo parlare con lui. Devo spiegargli e soprattutto devo chiedergli perdono per come mi sono comportata. Questo glielo devo. È arrivato il momento di assumermi le responsabilità dei miei errori e di affrontarli con coraggio. Sono una donna ormai e soprattutto sono l'unica che può aiutare Abel".
Le strinse la mano consapevole che l'onere di cui si faceva carico l'amica necessitava di tutto l'appoggio che tale decisione richiedeva.
- Ti auguro buona fortuna amica mia. I giorni che verranno saranno duri da superare, ma tu non abbatterti, sii forte."
Sidney, passata da un pezzo la mezzanotte...
Aveva cercato in lungo e in largo, ovunque, ma di quelle due canaglie nessuna traccia. Era stato attento a non avvicinarsi a posti troppo alla portata di tutti per evitare di imbattersi in spiacevoli incontri. Le taverne, ad esempio, erano zone ad alto rischio. Ragion per cui vi si era saggiamente tenuto alla larga, fatta eccezione per quella di Jessica.
MacKay continuava ad essere una minaccia più che reale e la strategia finora intrapresa, di dare meno nell'occhio, non poteva essere compromessa.
Le sue ricerche erano giunte al capolinea e cominciava a patire una certa frustrazione e soprattutto a prendere sempre più forma l'idea che sarebbe stato impossibile scovarli. Decise di lasciar perdere per quella notte e di far finalmente ritorno al loro nascondiglio, dove Victor di sicuro l'aspettava preoccupato e smanioso di sapere che fine avesse fatto.
Una volta davanti l'ingresso si guardò intorno, l'ennesima volta, per verificare di non avere nessuno alle calcagna e finalmente si decise ad entrare. Non fece comunque in tempo a girare la chiave che si vide aprire la porta e comparire davanti l'amico, chiaramente fuori di sè.
- Abel! Diamine, finalmente! Sono ore che t'aspetto, ma dove diavolo ti sei cacciato per tutto il giorno?"
- Hey, calma. Hai ragione, ma non mi sono reso conto del tempo trascorso, ti chiedo scusa.
- Cavolo amico! Ho temuto il peggio. Temevo che MacKay ..."
-Tranquillo, come puoi tu stesso notare non mi è successo niente, sono vivo e vegeto." Allargò le braccia indicandosi con le mani, rassicurandolo che si trattava proprio di lui, in carne ed ossa.
- Ok, ma non farlo mai più. Non puoi continuare a fare di testa tua e a muoverti da solo. In questa merda ci siamo finiti insieme, e non voglio che alla fine sia solo il mio culo a salvarsi."
Sorrise all'amico e gli strinse la spalla mentre si accingeva ad entrare. Gli dispiaceva averlo fatto preoccupare inutilmente. Ma ciò che aveva dovuto fare per tutto il pomeriggio fino a tarda notte era stato di gran lunga più importante. E il fatto che alla fine si era rivelato un vano tentativo gli aveva affondato l'umore sottoterra. Decise di non pensarci, di concedersi una tregua per quella sera e il suo stomaco vuoto e brontolante glielo stava giusto rammentando.
- Spero che tu abbia comprato qualcosa da mangiare, e soprattutto da bere, perché non tocco cibo da tutto il giorno e sto morendo di fame. E non uscirtene col fatto che non sei la mia "cameriera" del cazzo perché ti rispondo subito che è il minimo che tu possa fare. Credevi che mi fossi scordato di ciò che è successo questa mattina? Per niente! Quindi preparati a.. - Si bloccò di colpo e l'espressione divertita sul volto gli morì quando invece si accorse di quella affranta dell'amico.
- Hey, che succede? Ti ho detto di non preoccuparti, come vedi non è accaduto nulla, sto bene, quindi puoi toglierti quell'espressione affr..
- Abel.. devo dirti una cosa, e non ti piacerà... per niente"
- Di che si tratta?"
- Tuo fratello... si trova qui, a Sidney"
- Cazzo!"
Nel frattempo, alla Taverna del Capitano...
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Odi et amo. Storia di tre anime tormentate
Fiksi PenggemarSalve a tutti/e. La mia storia è un sequel che trae spunto dal manga/anime Lady Georgie. I personaggi verranno trattati in chiave OC, soprattutto perchè presentati in versione adulta, ma nella sostanza non si discosteranno troppo dal marchio d'origi...