🥺🥺🥺

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-Dove mi stai portando?-
Chiesi accompagnando il tutto da un risolino distratto.
Mi diede un bacio sulla fronte e non disse nulla, rallentando.
Imboccammo una viuzza stretta e buia e sentii qualcosa smuoversi nello stomaco. Si nascondeva tra le pareti della mia pancia, intimorita ed eccitata, che non voleva, però era impazziente di uscire allo scoperto.
Ero impaziente di sapere dove fossimo, anche perché non sapevo cosa ci facevamo lì.
-Siamo arrivati picci.-
Sussurrò dolce come sempre.
Mise la sua mano sulla mia coscia, sfiorandola delicatamente.
Mi strinsi nel mio maglioncino, trattenendo i brividi.
Guardammo entrambi i suoi polpastrelli lisci e caldi esplorare la pelle di quel tratto di gamba pallida e lattea, portando poi gli occhi gli uni negli altri.
Il silenzio regnava sovrano, accompagnato da qualche animaletto nascosto nell'oscurità delle 22:30 di un semplice Giovedì sera di una serata qualunque di Settembre impegnato a farsi udire dai suoi simili.
-È tutto così strano.. -
Disse slacciandosi la cintura. Tirò il freno e slacciai anche io la cintura, colma d'ansia fino all'ultimo capello, intenta a fissare dritto davanti a me.
-Hey ma sei tesa? Tranquilla, non ho strane intenzioni.. Era solo... Scusa se ti ha dato fastidio i-io non vole- -
-È apposto, stavo solo pensando.-
Dissi senza pensare. Sembrò sorridere. Aprì il suo sportello passando davanti al cofano, per poi arrivare al mio finestrino. Aprì e mi porse la mano, per farmi uscire.
Io volevo di più di quella semplice carezza. Ne avrei volute altre infinite, solo io e lui, eppure non pensavo potesse mai succedere.
Ci incamminammo mano nella mano, guardandoci negli occhi e ridacchiando, dondolando l'aggroviglio di dita e palmi ognittanto.
-Che ti guardi!?-
Gli domandai felice sorridendo.
Affondai le gote nel colletto della felpa con la lampo, giocando con quest'ultima con la mia mano sinistra.
-Sei bella.-
Fece spallucce.
-Siamo arrivati. Mettiti dove vuoi.-
Eravamo arrivati al lago.
Mi sedetti sulle sue gambe, poggiando la testa sulla sua spalla.
-Ti do fastidio?-
-Nono, fai pure G.-
Le parole suonavano così vuote, senza atmosfera, affogante nel silenzio che ci cingeva.
-Come mai siamo qua?-
-Volevo parlarti.. -
Mise la sua mano sil mio ginocchio, segno che voleva la stringessi o la incrociassi alla mia. Scelsi di fare entrambe le cose, ascoltandolo.
-Sono cambiate tante cose, io, tu, Sole e gli altri. Sento che il gruppo si sta sciogliendo, ora che Ivan non c'è più la cosa è ancora più evidente. -
-Mhmh-
Mi uscì solamente.
-E.. ti vedo cambiata, ma in meglio. Non lo so, è che hai un'aria più seria, quasi triste a volte. Ti è successo qualcosa? Sai che non potrei perdonarmi di vederti soffrire.-
Mise una mano tra i miei capelli facendomi dei grattini.
-Io sto bene, è che sento come se mi mancasse qualcosa.-
Dissi mettemdomi a cavalcioni. Incrociai anche la seconda mano e misi la testa sul suo petto.
-È come se..Cioè...Io saprei spiegartelo solo così-
Dissi prima di tuffarmi sulle sue labbra baciandolo a stampo. Sembrò rifiutare all'inizio, ma subito dopo prese il mio mento, approfondendo il bacio.
Mise una mano sulla mia guancia e una sul mio fianco.
Sorrisi sulle sue labbra, giocando con i suoi capelli.

-Breve ma intenso insomma!-
Ridacchiammo alla sua affermazione.
-mhh già!-
Aggiunsi asciugandomi le labbra.
-Ci voleva. Forse anche io te lo potevo spiegare solo così.-
Gli lasciai un bacio sul collo, senza malizia alcuna, godendomi i nostri respiri affaticati regolarizzarsi man mano.
Ci abbracciammo stritolandoci.
-La verità è che tra tante io preferisco te.-
-hehe, tante, ma non tutte, vero?-
sbuffò, spostandomi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
-Era per non fare troppo la femminuccia.-
Alzai gli occhi al cielo.
-Si, tranquillo che ti crediamo tutti Andrea!-
Risi scompigliandogli i capelli.
-Sei un po' permaloso eh-
-Io?-
Alzò un sopracciglio.
Feci spallucce.
-Posso un'altra volta?-
Sorrisi.
-Bhe, penso proprio di sì-
Mormorai ad un millimetro dalle sue labbra.
Annuii poi sulle sue labbra, che mentre parlavo si erano avvicinate alle mie.
Portai le mani sul suo collo ed eliminammo del tutto la distanza.

Entrammo in macchina, e ci sbrigammo a tornare a casa.
-Chiaro che siccome mia mamma non c'è tu stasera stai a casa mia.-
Proposi mettendomi su di lui.
-Stasera sono impegnato in studio, però ti giuro che il resto delle serate cerco di passarle assieme a te-
Mi scopigliò i capelli, e per il resto del tragitto la macchina si riempì di risolini e sguardi complici.
Gli presi la mano e la misi sulla mia coscia.
-Sei seria?-
Chiese ironico.
Risse abbassando il volume della radio.
-Why?-
-Prima ti ho a malapena sfiorato e stavi per morire di infarto-
-Vorrà dire che mi piace avere degli infarti.-
Dissi io compiaciuta.
-Allora mi impegnerò a farti venire degli infarti.-
Accennò un sorriso, tornando con lo sguardo concentrato sulla strada.

-A domani.-
-Sì picci, buonanotte-
Mi diede un bacio sulla fronte, spostò i miei capelli e mi abbracciò.
-Buona nottata in studio A.-
Sorrisi e lo abbracciai un ultima volta.
Saltai su di lui accavallando le gambe attornonalla sua vita.
Scompigliai i suoi capelli e presi il suo viso tra le mie mani.
Entrò dentro casa chiudendo la porta alle sue spalle.
Giocai con il suo volto muovendolo un po' a caso, dopo aver ottenuto il suo consenso.
-E 11?-
-Mezz'ora di ritardo non sarà poi così grave no?-
Sorrisi e poggiai la fronte sulla sua.
Uno.
Due.
Tre.
Infiniti bacetti e abbracci.
Ci bastava quello, non avevamo bisogno di altro.
Mi chiusi nella sua felpa e lo baciai di nuovo.
Mise una mano su un mio fianco, accarezzandolo di poco.
-Sei bella. Sempre. E lo sei sempre stata. Mi rende la persona più felice del mondo questa cosa.-
Strizzai le sue guanciotte.
-E perché?-
Sussurrai stanca.
-Perchè io sono innamorato di te da cinque anni e non te ne sei mai accorta.-
Rispose con un pizzico di amarezza.
-Hey, se ci troviamo in questo modo non è vero che non me ne sono mai accorta. Io lo ho capito tardi, è vero, ma sei sempre stato veleno e antidoto assieme.-

ma ciaoo!
Ma beneh!
Sti due cristi stanno insieme? Sarà solo momentanea questa cosa?
Non-lo-so, nemmeno io.
Fatto sta che dopo aver preso "0" nel primo compito di matematica, mi sono rifatta con il secondo, ove ho preso "8-" e quella zoccola, suuuca.
MUUUUUTA DEVE STAREEE.
Bene scusate bimbini miei :)
La mamy si ricompone.
Voi come state? Avete già fatto qualche verifica?
Io, che sono stanca come lo schifo, mi ritiro e scrivo altre trashate belle e buone nella mia caverna.
Comunque ci tenevo che lo sapeste:
Ho dormito dalle 16:00 alle 21:00 e mi sono sognata di fare a botte con un tipo perché mi voleva rubare del cibo. NESSUNO, e ripeto NESSUNO, si può permettere di anche solo GUARDARE  il MIO cibo. E boh, nulla se avessi  avuto anche l'attrezzatura adatta sarebbe potuto essere definito un'incontro di wrestling.
E adesso vi voglio nei commenti con:
"AND HIS NAME IS JOHN CEEEEENAH TU-TU-TU-TUUU"

yours,
-aliceinwonkaland♡

𝖌𝖚𝖆𝖎⇴𝖘𝖍𝖎𝖛𝖆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora