-Mhhh.. Andre... Bast...Mhh...-
Sussurro eccitata tra un bacio e un altro.
Sua madre se n'è andata poco fa, assieme a suo fratello Luca.
Mi toglie i vestiti con fretta, non riuscendo a sciogliere il fiocco dei pantaloni.
Continuiamo a baciarci, sorridendo sulle labbra dell'altro ognittanto, mentre dopo aver sciolto la tuta la lascio scivolare a terra.
Mi sfila la felpa e resto in intimo.
Si stacca per due minuti, ma quando cerca di avvicinarsi lo spingo sul letto, sfilandogli la felpa e inginocchiandomi davanti a lui.
-Giada..-
Dice solo.
-Shh...-
Slaccio la cinta, e tiro giù i pantaloni, poi mi rialzo e lo bacio, prima di scendere giù una seconda volta.
-Sono tornata ragazzi!-
Si sente urlare dall'ingresso.
Ci stacchiamo subito, infilandoci le rispettive felpe e lanciandoci sotto alle coperte.
La mamma di Andrea entra in camera.
-Avevo dimenticato le chiavi della macchina.-
Ci sorride.
Ci saluta di nuovo ed esce.
-Che si fa..?-
Domando imbarazzata.
Ghigna soddisfatto.
-Certo però...-
Dico dopo un po'.
Tolgo la felpa.
-Dove eravamo rimasti?-
Mi siedo.
-Dove vuoi-
Mi ritrovo sotto di lui, intento a litigare col ferretto del reggiseno.
Ridacchio vedendolo impegnato.
-Aspetta..-
Si ferma e lo tolgo da sola.
Gli lascio un altro dolce bacio a stampo prima di finire tra le sue braccia, impaziente di sentire la sua "presenza".
Una volta finito ci facciamo la doccia assieme.-Quanto sei bella..-
Sussurra seduto sul bordo del letto mentre gli asciugo i capelli.
-Quanto sei leccaculo..-
Lo imito. Si offende. Rido.
-Ehyy-
Fa il labbruccio, e non posso fare a meno di baciarlo.
Subito approfondisce il bacio, mettendo le mani sui miei fianchi, mentre spengo il phon e lo appoggio sul letto, così come con la spazzola.
Porto le mani alle sue guance.
-Ti amo baby-
-Anche io piccola.-
Mi accarezza il viso ed io sorrido, flebile, riprendendo ad asciugargli i capelli.
-Vieni in studio?-
-Perchè, devi andare anche oggi?-
Scuote la testa e sorride.
-No, ma Adam mi ha lasciato le chiavi dello studio. Volevo fare una cosa..-
Mi alzo e mi guardo un attimo allo specchio.
Andrea arriva e stringe una mia natica, affondamdo leggermente le dita nel mio lato b coperto dagli slip a brasiliana.
Anni di piscina e pallavolo.
-E shakera il booty babeeeeee-
Canta ad un certo punto.
Mi viene da ridere, e mentre infilo la tuta inciampo.
-Cazzo..-
Rido facendomi tirare su. Metto la felpa e lego i capelli in una coda alta.
-Io sono pronta-
Sorrido.
Mi prende per mano e dopo aver salutato Luca e la mamma usciamo.-Siediti qua.-
Mi invita Andrea.
Davanti ho tutti i dispositivi, i monitor e le varie cose per registrare.
-Volevo farti fare un beat su cui intonare la mia nuova song-
Lo guardo male e ridacchiamo assieme.
-Mi sfrutti. Non vale-
Dico mettendomi all'opera. Ho visto come lavora Adam 11, quindi un minimo di cose le so.
Dopo due ore abbiamo finito il beat e non è niente male.
Va in sala registrazione, e comincia a provare il testo.
È bellissima anche se sono solo poche barre.
Parla di varie cose, tra cui Vittorio, le "gang" in rivalità, perfino di me.
È davvero bello con le cuffie che gli mettono in disordine i capelli morbidi ed ondulati.
Mi commuovo sul finale ed entro anche io nella stanzetta.
-È bellissima...-
Sussurro avvicinandomi.
-Nah, ce ne sono di migliori-
Sorride e mi asciuga una lacrima.
Poi mi bacia.
E lo bacio.
E tutto scompare.
Tutto diventa bello davvero. Il bacio si fa passionale, pieno di morsetti sulle labbra.
Ci allontaniamo, col fiato corto e con il cuore a mille.Entro in camera senza cenare. Sono davvero stanca.
Metto la musica e mi butto sul letto.
Per caso mi capita di guardare le cicatrici nell'interno delle braccia.
Ero piccola, e per tre anni, fino a che i miei non si sono mollati mi tagliavo. Nulla di profondo, non volevo morire, ma era uno sfogo come un altro secondo me. Ora, per fortuna, capisco la gravità della cosa.Mi alzo. Oggi c'è sciopero, quindi non vado a scuola.
Andrea non lo sa, infatti sono intenzionata a fargli una sorpresa.
Mi preparo, infilo il cappellino e prendo lo skateboard.
Fuori casa mi ci lancio sopra e tra musica e qualche trick, dopo una mezz'ora abbondante, mi ritrovo sotto al palazzo del mio ragazzo.
Al citofono risponde la mamma, con la quale mi accordo per fargli una sorpresa.♤ a n d r e a ♤
Mi alzo e vado verso la cucina sentendo parlare.
-Giada? Perché non sei a scuola?-
Posa il suo caffè e mi abbraccia.
-Oggi c'era sciopero-
Sorride a trentadue denti.
Sorrido e la prendo per il braccio trascinandola in camera mia.
-Andrea piano che le fai male-
Urla mia mamma
-Stia tranquilla signora!-
Risponde Giada ridacchiando quando siamo ormai entrati in stanza.
Le prendo il viso tra le mani e la bacio.
Mi riempie di baci sul viso, mentre mi stringe a lei in un forte abbraccio.
-Ti amo Andre-
Mi scuote i capelli e si siede sulla scrivania.
-Ti devo far vedere una cosa.-
Le sorrido smanettando al computer.
-Guarda!-
Posa gli occhi sul pc dopo che gliel'ho girato.
Mentre legge i messaggi sorride. È felicisima, glie lo si legge in faccia.