Prologo

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POV. NELINE

Anno: 1800

È come una maledizione, una cosa sbagliata che non dovrebbe esistere, una cosa così sbagliata, ma che è nata da un'emozione così bella.

Lo vediamo nei film, lo leggiamo nei libri eppure non se ne conosce mai appieno il tormento, forse perché certe cose possono essere capite solo se provate.

E è quello che è successo a me, che ora mi ritrovo stretta tra le braccia di una creatura, che io dovrei solo odiare. Perché lui è un demone: il principe delle ombre, un essere destinato a vivere nell'oscurità.

Poi ci sono io, che sono una cacciatrice chiamata qui con un solo obiettivo: dargli la caccia e ucciderlo.

Ma non appena i nostri sguardi si incrociarono capii che non sarei mai stata in grado di ucciderlo, insomma come si può uccidere la persona che si ama? Semplicemente non si può. Bisogna solo cercare di essere felici, con la persona che si ama. Ma come lo si può fare se il mondo non fa altro e remarti contro?

Noi volevamo solo stare insieme e essere felici, amarci e stare insieme per sempre, eppure questo è l'unico modo che abbiamo per portare la pace tra le nostre famiglie.

Ed è quando sentiamo i loro passi che lui dice «È ora» così annuisco e poi mi stacco dall'abbraccio.

Gli porgo il mio pugnale che lui afferra subito e, mentre mi guarda negli occhi mi dice «Ti amo Neline Sanders» io sorrido, un sorriso triste che viene accompagnato dalle mie lacrime «Anch'io ti amo» e poi lui si punta il mio pugnale contro e continuando a guardarmi ormai anche lui con le lacrime agli occhi, si colpisce.

Le lacrime scendono copiose dai miei occhi, mentre del sangue inizia a sgorgare dalla sua ferita, e lui cade in ginocchio  iniziando a svanire lentamente, finché di lui non rimane altro che il suo corpo ormai ridotto in cenere. Non appena lui svanisce del tutto capisco che tocca a me, perciò afferro il pugnale e lo punto contro me stessa, per poi conficcarmelo nel petto.

E una volta fatto inizio a sentirmi debole, e poi cado a terra mentre il veleno presente nel sangue che si trova sulla lama del coltello utilizzato poco fa dal mio amato, inizia a scorrere nelle mie vene.

Le ultime parole che riesco a dire sono «Nick ti amerò per sempre» dopo di che chiudo gli occhi. Gli altri arrivano ma ormai è troppo tardi, e mentre le nostre famiglie piangono per noi, io muoio nel silenzio di un amore troppo giusto, ma troppo sbagliato al tempo stesso.

ANGOLO AUTRICE

Ed ecco il prologo della storia una leggenda che darà il via al racconto, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti, e se vi va lasciate qualche stellina, alla prossima con il prossimo capitolo.

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