Raccolta One-shots || HiroMido

•5• Masaki

Ho deciso di ambientare la vicenda circa dieci anni prima della serie Go ma nell'universo temporale della serie Ares, qualche anno dopo il FFI.
Quindi Hiroto Kira e Tatsuya Kiyama sono due persone diverse. Tatsuya è l'Hiroto che conosciamo noi. Sappiate che per me Hiroto resterà sempre il nostro amato ragazzo dagli occhi cerulei e il capelli rossi.
Accenni di BanGaze e di RanMasa.

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Ryuuji e Tatsuya stavano insieme dai tempi della Eisei Gakuen, ancora prima di partecipare al Football Frontier contro la "nuova Raimon" di Zhao Jinyun capitanata da Tatsumi Michinari.

Erano stati amici per tantissimi anni, poiché da bambini erano stati accolti nell'orfanotrofio di Seijirou Kira che aveva un figlio, Hiroto Kira, che però fin da piccolo risultava un bambino problematico: infatti non fu mai troppo tardi per lui, frequentare la malavita e le cattive persone.

Hiroto era diventato un piccolo delinquente e Kira non gli avrebbe mai lasciato le redini della Kira Corporation, per questo motivo aveva educato Tatsuya a questo compito: era quello che più rispondeva alle caratteristiche che Seijirou cercava in un leader. Carisma, serietà e responsabilità, non a caso, era anche il capitano della squadra di calcio della Eisei Gakuen, al Football Frontier, che era allenata dalla figlia Hitomiko Kira.

Da alcuni anni lui, Midorikawa, Suzuno e Nagumo avevano preso le redini anche del Sun Garden, l'orfanotrofio che per anni aveva ospitato i quattro ragazzi, oramai divenuti adulti; infatti Ryuuji aveva diciannove anni, Tatsuya ventuno e sia Fuusuke che Haruya ne avevano venti.

Tatsuya quindi si ritrovava a pensare sia all'azienda del padre che all'amministrazione dell'orfanotrofio. Fortunatamente aveva l'aiuto del fidanzato, che era anche il suo braccio destro, e dei suoi fidati fratelli.

Sicuramente se non avesse avuto loro, probabilmente Kiyama non sarebbe riuscito a mantenere l'organizzazione del suo lavoro.

Ci fu un giorno piovoso in cui Midorikawa e Tatsuya stavano tornando al Sun Garden dopo aver fatto alcune commissioni in giro per la città. Era pomeriggio inoltrato, ma sembrava essere già sera, poiché le nuvole avevano coperto tutta la luce del sole di ottobre.

Quando rientrarono, sentirono il silenzio, segno che i bambini stavano facendo il loro riposino pomeridiano e i più grandi stavano facendo attività che non implicavano l'uso della voce o di suoni troppo alti, come ad esempio disegnare, fare giochi da tavolo o guardare la televisione.

L'attenzione di Ryuuji, però, fu attirata da un piccolo fagottino che era sul divano della stanza dove stavano i bambini un pochino più grandi a guardare la televisione.

«Si chiama Kariya Masaki e ha due anni. Stamattina siamo stati chiamati dall'ospedale. Sua madre è morta in un incidente stradale, suo padre non hanno idea di chi sia, quindi ci hanno chiesto di allevarlo qui. Abbiamo il certificato di nascita ed è stato dichiarato orfano, quindi se il padre dovesse venire a reclamarlo, su di lui non avrebbe nessun potere. Così impara ad abbandonarlo.» aveva commentato Fuusuke, con la sua solita freddezza che oramai era naturale per tutti, persino per i bambini, osservando il piccolo che dormiva beato sotto la copertina blu.

Ryuuji accarezzò lievemente quella coperta, sedendosi al fianco del piccolo, e sospirò «Probabilmente è uno di quei padri che non si prende la responsabilità del proprio figlio. Magari secondo lui era stato uno sbaglio, se non è venuto a reclamarlo alla sua nascita, non lo farà neanche adesso.» disse semplicemente e poi sorrise all'albino che, inaspettatamente, ricambiò.