Avete presente quando pensate che il mondo vi sia appena crollato addosso.
Quando arrivate a quel punto che state male per tutto, che piangete sul letto da soli perché hai paura di aver deluso tutti.
Quando vi passa la fame anche davanti alla torta al cioccolato della mamma.
Quando vorreste solamente andare in bagno e buttare fuori anche il nulla per stare bene con te stessa, anche se in realtà soffri ancora di più.
A quel punto ti rendi conto che è finita, che la tua ancora per stare bene è sparita, se ne andata pure lei, lasciandoti lì a soffrire.
Non sai più cosa fare, urli e torni a piangere più di prima...
Smisi di mangiare.
Il mio sorriso scomparve del tutto, diventai apatica difronte a ogni cosa.
Non uscivo di casa da una settimana, forse due.
Chiusa in camera sotto le coperte, non avevo la forza di uscire e di alzarmi perché ormai le mie gambe non ce la facevano più.
Si erano arrese pure loro.
Il telefono era spento, sapevo che eravamo vicini ad Halloween, solo perché riuscivo ad intravedere le decorazioni della città dalla finestra.
Da quella sera in cui piansi per loro.
Solamente brutte notizie mi hanno seguito da quella sera.
Avevo perso colui che credevo il mio migliore amico.
Avevo perso quel qualcuno che credevo mi stesse aiutando.
Avevo perso la fiducia dei miei genitori.
Quella sera, quando mi alzai dal tavolino, sentì per la prima volta litigare i miei e tutto a causa mia.
Ero sola, con il dolore che riempiva la stanza buia.
Sentire lo stomaco piangere, la testa esplodere ma non fai nulla per farlo passare.
Sentire mamma piangere fra le braccia di papà a causa tua e lui che non riusciva a consolarla perché stava male pure lui.
Credevano che presto li avrei abbandonato... forse avevano ragione?
La mia migliore amica che provava ad aiutarmi, ma non gli davo la possibilità di farlo.
La sentivo piangere dall'altra parte della porta <ti prego, apri questa porta...> spostai la coperta dal mio corpo ormai debole per fare tutto e non so come ma trovai le forze di alzarmi e andare alla porta. Ma non feci ciò che aveva chiesto, mi appoggiai alla porta e scivolai lentamente sul pavimento, il freddo a contato con le gambe mi fece salire i brividi lungo tutto il corpo.
<ti prego... vogliamo vederti... c'è pure Jaemin ed i ragazzi...>
Jaemin.
Sentii che si appoggiò alla porta e scivolò pure lei, riuscivo a sentirla più vicina di prima <no...>
<ti prego, stai male... stiamo male...> la vista si appannò velocemente, la testa smise di far male e lo stomaco smise di piangere insieme a me.
E in quel momento capì che era il momento di chiudere gli occhi e riposare.
Forse per dire addio a tutto il dolore...
<Soyon, rispondi almeno... Soyon!> l'ultime parole prima del buio più totale.
Pov Jaemin:
<ti prego... vogliamo vederti... c'è pure Jaemin e i ragazzi...> Subin stava affogando fra le lacrime, Jeno si sedette vicino a lei e gli prese la mano, cercando di tranquillizzarla, ma ogni gesto era ormai inutile.
Sentimmo la voce di Soyon dall'altra parte della porta: <no...> aveva la voce spenta, a fatica si sentiva, era come un sussurro.
<ti prego, stai male... stiamo male...> non rispose, solo il silenzio, pure Chenle e Jisung incominciarono a piangere, Jeno aveva gli occhi lucidi e io stavo morendo internamente;
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Your Smile - na jaemin
Fanfiction'IN REVISIONE' Soyon non vive una vita fatta di rose e fiori, la sua è fatta completamente di spine, spine che nascono dal suo passato, che non smette di tormentarla. Vive la sua quotidianità con una malattia che si porta dietro da anni; Conoscer...
