12. All'attacco!

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Grover Park, Fitzgerald Street.

Il piacevole pomeriggio al Grover Park passato insieme dai ragazzi, si è trasformato, in tarda sera, in un terribile guaio: Mark, Dyane e Megan, restano intrappolati nel mezzo di un sermone, tenutosi proprio al parco, da una pericolosa comunità filo-nazista, la setta dei Thorak. Connessi ai crimini delle scorse settimane, stanno infatti osannando al re della stirpe del Male, Akharont. Ad interrompere il cerimoniale, arriva Shade: dopo aver messo K.O. diversi adepti, punta il guru ma, distraendosi, viene brutalmente colpito alle spalle dai Revenant, perdendo i sensi ed il contatto con la Spada, Sanctum. La situazione si fa molto critica..


-"Mi sento.. Come nel vuoto più assoluto.. Non-non vedo più la luce, solo il buio.. Prigioniero dell'oscurità.. Sto parlando da solo? Forse penso a voce alta..? Non c'è nessuno.. Dove mi trovo..?"-

-"Matt, Matty? Ehi, ti sei dimenticato già tutto?"- Quella voce.. Inconfondibile...

-"Mamma...? Ve-veramente tu sei..?"- Non posso crederci.. Non la vedo, ma sento la sua voce..

-"Si, tesoro.. Ma non ricordi nulla? Domani abbiamo la gita al lago, forza su, io vado in cucina, a preparare da mangiare."-

-"NO! Mamma fermati...ti prenderanno!! Di nuovo... E come allora..non potrò fare niente... Non voglio vederti morire ancora..!!"-

-"Ma cosa dici eheh..non essere sciocco, io sto bene, sono qui con te."-

-"Non è la realtà questa, non siamo dove dovremmo essere.. I ragazzi sono in pericolo, io..sono...morto?..."-

-"Ma no.. Nessuno muore mai davvero, Matty, siamo sempre nel cuore di chi ci ama. La tristezza, col tempo, diventa ricordo.. Un piacevole ricordo dell'amore per le persone care."-

-"Mamma...non ti ho mai detto abbastanza quanto ti volessi..quanto ti voglia bene..non esiste un numero.. Mi manchi troppo..."- Ho gli occhi gonfi e pieni di lacrime ..che non scendono, per il rimpianto..

-"Caro figlio mio, coraggio.. Io vivrò sempre, ricordalo, dentro di te. Ti voglio bene.. Ora va', i ragazzi hanno bisogno di te, forza tesoro, rialzati.. Rialzati.."-


Rialzati.


SHADE POV

Apro gli occhi... Finalmente.. Ero disteso, per terra. Mi passo la mano sul volto..ho ancora la maschera, fortunatamente.. Che botta, ragazzi.. Ho ricordi confusi, ma sì, sono al parco, è notte e.. I ragazzi! Guardandomi intorno, non dev'essere passato molto tempo, vedo i mostri..che stanno cibandosi dei cadaveri.. Maledetti nazisti... Volevano tenermi come dessert?! Sento le voci, eccoli:

-"Non avvicinatevi...brutti figli di puttana!!"- E chi, se non Mark, a parlare? '..che avanza minimo una sberla, per avermi distratto, prima..'. Sta cercando di proteggere le ragazze da quei miserabili, 'arrivo, bro' ma..dove caspita è andata a finire Sanctum?! Mi volto ancora e..non so se pensare 'menomale', ma la tiene stretta a sé Dyane. Ho ancora i coltelli, sono stati tre i Revenant a colpirmi.. Per poco non finivo davvero all'altro mondo.. Adesso glieli mando io, invece. Sono dolorante ovunque..non importa, però, devo fare in fretta. Mi avvicino al 'banchetto', indisturbato, e salto addosso al mostro più vicino: con in mano un coltello, lo giro al contrario e, mentre la lama sta illuminandosi, gliela conficco in gola, rigirandola ed estraendola. Il primo è schiattato. Restano gli altri due che, dopo avermi visto, mi inseguono, corro verso i ragazzi, nel frattempo alle prese con un paio di guardie:

Matt Henderson's Shade: the Legend of RavenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora