Capitolo 13.

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Chaz finì di mangiare mentre io passai tutto il tempo a guardarlo senza nemmeno toccare il piatto. Stavo incominciando ad affezzionarmi a Justin ma a quanto pare era solo uno stronzo.
Il mio cellulare vibrò, era un messaggio.
Lo sfilai velocemente dalla tasca e appena lessi il nome alzai subito lo sguardo al cielo.
Da Justin.
•Perché non mangi?•
Risposi velocemente abbastanza innervosita.
•Ora cominci a preoccuparti per me? Non fingere e vaffanculo.•
Justin rispose subito e la conversazione tra noi due continuò.
•Caitlyn, mangia. Velocemente•
•Non ho fame, qualche problema?•
•Sei così stronza. Smettila di prendermi per il culo. Fa male vederti così•
Stavo per rispondere ma due mani mi strinsero i fianchi da dietro facendomi sussultare. Sapeva che era lui e non mi degnai nemmeno di guardarlo, al contrario, mi alzai e uscì velocemente dalla mensa. Questa volta non mi seguì forse consapevole del fatto che avremmo potuto parlare in camera. Cazzo.
Cercai di non pensarci, oggi avevo una specie di appuntento.
Ma che cazzo dico.
Dovevo finire un progetto di scienze con Harry, un ragazzo che frequenta le mie stesse lezioni.
Lo aspettai nel giardino del college per diversi minuti quando finalmente arrivò.
"Harry!"
Esclamai appena lo vidi.
"Hey Cait"
Mi abbracciò e poi ci sedemmo insieme sull'erba.
Lui mi mostrò i diversi materiali che aveva portato e io gli mostrai i miei, insieme formavamo una bella coppia.
Passammo quasi tutto il pomeriggio a lavorare e verso le 18:30 Harry andò via mentre io restai li a riposarmi.
Presi il mio iphone, mi misi le cuffiette e feci partire la musica. Cominciai a pensare a tutte le cose possibili al mondo. Mi ricordai della ragazza che, nell'album fotografico, era con Justin. Mi sarebbe davvero piaciuto sapere chi era, la cosa mi incuriosiva.
Mi soffermai a pensare a tutte le cose che avevo passato, Justin, Ashton e Ashley, Vanessa, Chaz e Harry.
Miliardi di emozioni provate in quasi un mese che ero li.
Scacciai tutti i pensieri e pensai invece a rilassarmi e a godermi quel momento, il sole era calato e il clima era perfetto, non potevo chiedere di meglio, sembrava che l'erba stesse accarezzando la mia pelle.
Senza accorgermene mi addormentai li, con mille punti interrogativi in mente.

All of me. || Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora