Capitolo 5 - Il Primo Arcano

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Mohari POV

5 Aprile 2023

- Sono due giorni che li sto cercando... E ho trovato il nulla cosmico...
- Non demoralizzarti - mi risponde mio padre - Chi cerca trova - dice accendendo una sigaretta nel fra tempo - Ti aiuterei, ma ormai sono vecchio.
- Hai quart'anni e già cominci a lamentarti?
- Quarantadue per la precisione - risponde in modo secco per poi prendere un bel respiro.
- Se sei così vecchio dovresti smetterla con quella robaccia - indicò la sigaretta.
- È come se provassi a togliere a un bambino un giocattolo, lo faresti mai?
- Beh...
- Mohari! - urla Hotaru sbattendo la porta interrompendomi.
- Li hai trovati?!
- Vieni! - dice prendendomi per la mano.

Scendiamo le scale e usciamo fuori, lei mi fa cenno di andare a destra e mi prende per la testa per farmi abbassare insieme a lei tra gli cespugli.

- Guarda! - dice indicandomi una ragazza.
- Ok... Ma parla piano. È una ragazza, quindi?
- Non ti sembra assomigli ad Arisa?
- La nostra amica che si era trasferita senza lasciare niente? Hotaru, sono passati più di 10 anni, pensi che non è cambiata fisicamente? E poi da quello che mi ricordo li piaceva tingersi i cappelli di rosa.
- Si! Ma di base aveva i capelli biondi!
- E cosa vorresti fare? Seguirla per tutta la città?
- Io le chiederei semplicemente se è lei - dice mio padre comparendo all'improvviso - Comunque non so se lo sapete ma c'è un torneo per tutta la città che da la possibilità di iscriversi all'università di Detroit per i mutanti.
- Pensi sia opera sua?
- Potrebbe essere. In ogni caso andrò in giro per controllare - dice passandomi la mia spada - Vestiti e investiga. In due è più facile trovarlo.
- Ti ricordo che ci sono almeno 3 milioni di persone a Tokyo, di cui un quarto sono mutanti.
- Infatti per questo la città oggi è quasi vuota. In questo torneo non distinguono i mutanti dalle persone normali. Una volta che ti hanno lanciato la sfida poi uscirne solo ammazzando l'avversario... Pensa te...
- Cos'è, la notte del giudizio?
- Più o meno. Il torneo finisce domani al sorgere del sole. Tramite il satellite ci osservano, e vedranno chi combatte così da cominciare a selezionare. Hotaru nonostante abiti qui vicino te la sei rischiata. Ti suggerisco di rientrare in casa.
- Prima però voglio sapere se quella è veramente Arisa!
- Le starò vicino - dico prendendo un sospiro.
- Rientra subito dopo però! - le dice con un tono rigido, che non ha mai usato con lei.
- E tu vecchio? Te la senti?
- Il mio occhio consuma tanta energia quando uso il potere, però lo posso reggere. Nonostante il mio tempo di ricarica non è più quello di una volta ho sempre varie armi sparse per la città.
- Capito. Fai attenzione.
- Vedi di starmi al passo - dice andando per la via secondaria che porta in città.
- Andiamo?
- Si. La invitiamo con noi in casa?
- Non sappiamo più nulla di lei, anzi non sappiamo se sia lei.
- Ci parlerò io - dice guardandola - Andiamo.

Non la vedevo così seria da un po di tempo.

- Ehm... Scusa...
- Si? - dice girandosi.

È una ragazza bionda alta 1 metro e 60, con un abbigliamento nero. Non sembra avere nessun arma, ma non devo abbassare la guardia. Ha gli occhi gialli, che prima non riuscivo a notarli. Quindi qualche potere dovrebbe averlo.

- Volevo sapere... Per caso ci hai mai visti?
- Non mi sembra...
- Te l'avevo detto... - dico - Andiamo.
- Però guardandoti meglio mi sembri familiare... - dice rivolgendosi a me.

Si avvicina e mi guarda. Mi fissa da circa un minuto e si è messa la mano sul mento.

- Il tuo sguardo cinico mi ricorda qualcosa...
- Per caso abitavi già qui? - chiedo.
- Si un po di tempo fa, ma mi sono dovuta trasferire. Stavo a qualche isolato da qui.
- Ti chiami Arisa? - interviene Hotaru.
- Si... Aspetta... Hotaru?

My Legacy: Le Origini dello Spadaccino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora