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"Bu!" Esclamò Gaele prima di tirare una testata al russo che teneva prigioniero Coulson

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"Bu!" Esclamò Gaele prima di tirare una testata al russo che teneva prigioniero Coulson.
"Mi chiedevo che fine avevate fatto" iniziarono a correre per poi raggiungere l'autobus.
"Si va all'hub!" Esclamò entusiasta Jemma.

"O mio Dio! È gigantesco!" Skye guardava estasiata la struttura dello shield.
"Aspetta di vedere il Triskelion" Jemma sorrise passando il suo badge.
Così come tutti gli altri.
"Voglio anche io un badge" disse Skye.
"Oh ma il tuo badge è questo" Disse Coulson indicandole il braccialetto
"Agente Sitwell" Galene salutò l'agente.
"Agente Hunter, Agente Coulson" strinse la mano alle spie.
"La Hand la aspetta nel suo ufficio" lo informò Sitwell.
"Ti dona questo vestito" sussurrò Ward a Gaele.
Indossava un vestito nero aderente, abbinato alle décolleté sempre nere.
"Anche tu stai bene con lo smoking" Galene sorrise intrecciando la mano con quella del ragazzo.
"Posso partecipare anche i tuoi di livello 7" disse Sitwell.
"Sorrida" disse la macchina e quest'ultimo sorrise.
Così come Coulson, Ward, Hunter e May.
"Agente Hand" Phil strinse la mano alla donna.
"Le presento l'agente Hunter , l'agente May e l Agente Ward" le tre spie rimasero rigide sotto lo sguardo severo di Victoria Hand.
"Secondo le informazione raccolte da Shaw, dei separatisti dell' Ossezia del sud hanno costruito un arma: l'izbutomiut" spiegò la donna.
"Il congegno di distruzione?" Domandò Ward.
"Nome un po' troppo drammatico. Forse un problema di traduzione. Dalle intercettazioni abbiamo sentito che useranno l'arma tra 24 ore per dichiararsi indipendenti dalla Russia e dalla Georgia"disse la Hand.
"Pensiamo che il congegno produca vibrazioni soniche così potenti da attivare armi da una grande distanza.
Qualsiasi tipo di arma, dai missili sugli elicotteri, alle testate nucleari chiuse nei silos" spiegò la donna mostrando la foto.
"Quindi se le attacchiamo potrebbero usare le nostre armi contro di noi" disse Coulson.
"Esatto, ed è per questo che mi servono 3 agenti capaci di attraversare di nascosto il confine, introdursi nella roccaforte separatista e disattivare l'arma entro 24 ore.
E lei ha le 3 persone che mi servono" concluse Victoria guardano Coulson.
"Mi servirà un agente che sappia disinnescare l'arma" e Galene spalancò gli occhi.
"Non penserà a" Gaele fu interrotta da Phil.
"Credo proprio di si".
Uscirono dalla stanza per dirigersi da Fitz.
"Siamo sicuri?" Chiese Ward, guardando Leopold litigare contro la porta in vetro, e Coulson annuì.

"Dovete neutralizzare l'ordigno entro le 6 di domani mattina" disse May facendo vedere a Galene e a Ward l'immagine.
"Quando manderete il segnale, la squadra di recupero verrà a prendervi" concluse Phil.
"Proteggili" Disse Coulson a Ward subito dopo che Gaele andasse a chiamare Fitz.
"Si signore" mormorò Grant per poi avvicinarsi a Galene.
"Più azione e meno chiacchiere Agente Ward!" Esclamò Fitz allacciandosi il giubbotto.
"Il tempo stringe " aggiunse dopo aver ricevuto un occhiataccia dalla spia.

"Hai il segnalatore?" Chiese Gaele a Fitz.
"Si" Leopold frugò nelle tasche per poi sfilare un oggetto bianco da esse.
Ma al posto di darlo a Galene ricominciò a parlare di una delle avventure divertenti che aveva avuto con Simmons.
Ward scocciato glielo prese dalle mani.
La spia lo appoggiò per terra per poi fare delle raccomandazioni.
"Il mio contatto è Uri Dubrovsky. Lo pagheremo per farci passare il confine.
Lo conosco bene e non ama gli stranieri quindi bocca chiusa" disse Ward a Leo.
"три гладкие водки" ordinò Grant.
"один для моего друга Uri" aggiunse.
"Uri tuo amico?" Domandò un russo.
"Si dobbiamo parlare con lui" disse deciso Ward.
"Beh. Uri morto" Il russo prese la sua pistola.

"So che cercavate il vostro amico Uri" disse una donna entrando nel seminterrato.
"C'è ancora la mia vodka?" Domandò Galene.
"Uri era amico di separatisti. Siete separatisti?" La ragazza fu ignorata.
"No, noi vogliamo fermarli" disse Fitz.
"Se ci fate varcare il confine" Ward fu bloccato dalla donna.
"Mi state facendo perdere tempo" La luce sparì di colpo e si sentirono dei lamenti.
"Posso far funzionare la tv, a patto che voi ci aiutate a varcare il confine" Leo alzò un sopracciglio.
"Puntate la torcia qua!" Esclamò Fitz.
"Certo, mishka" disse Marta e gli fecero luce.
"Grazie carissima" Leo riprese i lavori.
"Orsetto?" Domandò Galene.
"Mi piace come lavora. Sembra un orsetto" spiegò Marta e Ward e Gaele annuirono.
"Fatto!" Urlò Fitz per poi tirare un colpo al contatore.
Il bar si illuminò di nuovo e i russi urlarono di Gioia.

"Perché ci siamo fermati?" Domandò Fitz e Ward gli fece cenno di stare zitto.
"Restare qui. Vado a controllare" disse Ward ma si fermò non appena sentì degli spari.
"Meglio se restiamo tutti qui" si sedette.
Prese due botti che contenevano dell'acqua e le lanciò fuori.
Gaele si affacciò al camion e sparò facendo uscire tutta l'acqua addosso ai soldati.
Ward li colpì mandandoli a terra.
"Corriamo!" Urlò Grant per poi correre via seguito dagli altri agenti
Si nascosero dentro a un tubo.
"Perché lo Shield ha mandato solo noi tre?" Chiese confuso Fitz.
"Non lo so, so solo che servivano tre come noi" disse Ward.
Leopold prese dallo zaino il panino che gli aveva fatto Jemma prima di partire, ma Ward lo buttò via.
"Ma perché?" Domandò confuso Fitz.
"Stanno usando dei cani per fiutarci e ti porti dietro un panino al prosciutto?" Fitz sbuffò.
"È una missione non un picnic!" Esclamò Ward.
"Lo so bene signor vi salvo tutti io!" Sussurrò arrabbiato Leo.
"Che cosa vorresti dire con questo?"
"Non lo capisci? Vuoi sempre essere tu quello che tira l'ultimo pugno. E ora ci hai salvati da un panino pericoloso. Congratulazioni" disse Leopold.
"State zitti" Gaele tappò la bocca ai due ragazzi.
Tolse le mani non appena il rumore dei cani sparì.
"Se hai fame mangia questa" Galene tirò fuori dalla tasca una merendina e la diede a Fitz.

"Simmons la chiama la finestra magica" disse Leo tirando fuori un tubo.
Erano appena arrivati alla base dei separatisti.
Gaele prese la torcia e ci passò la mano sopra un paio di volte per poi entrare insieme a Ward dentro lasciando che Fitz continuasse a parlare da solo.
Colpirono le guardie mandandole a terra e poi andarono a recuperare Fitz.
"Veloce. Entra" disse Ward e Leo entrò dentro la stanza.
"Deve essere questo" mormorò la ragazza.
"Fatto!" Esclamò lo screziato.
"È arrivato lo Shield, muoviamoci" iniziarono a correre fino a raggiungere l'aereo dello Shield.

𝐒𝐔𝐍𝐅𝐋𝐎𝐖𝐄𝐑- Grant WardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora