Molti pensano che conquistare mondi sia una cosa difficile; che servano grandi capacità, eserciti numerosi, navi spaziali ampie e raffinate. Niente di più errato, se permettete la mia umile opinione.
Mi presento. Il mio nome è Alexander Magnussen, terr--ehm, scusate, essere umano, nato sulla Terra appena sedici anni e sette mesi fa, attuale residente su una nave alla deriva...non posso dirvi altro. Sapete, un grande conquistatore come me ha molti nemici, molte creature che vogliono farlo fuori per appropriarsi delle sue grandi conquiste. E pensano che, solo perché sono un ragazzo, sconfiggermi sarà la cosa più facile nell'universo; che non sarò in grado di difendermi, che mi metterò a piangere e cederò subito.
Niente di più falso.
Non avete idea di quanti adulti hanno cercato di confondermi le idee. "Sei solo un ragazzino." "Pensi veramente di poter conquistare qualcosa?" "Persone più grandi e con più esperienza di te non ce l'hanno fatta. Che ti fa pensare che tu ne sarai in grado?" Ma la mia preferita è: "Perché invece di conquistare pianeti non vai a conquistare il disastro che c'è nella tua camera da letto?"
Che ne sanno, gli adulti? Sono troppo ottusi, troppo strutturati. Alzati presto. Lavati i denti. Due litri di caffè (perché altrimenti non si svegliano neanche se li insegue un esercito di antroformiche di BXZ23). Vai al lavoro. Lavora. Lavora. Lavora. Mangia. Lavora. Mangia ancora. Lavora ancora. Torna dal lavoro. Mangia ancora. Dormi. Da capo.
Conquistare mondi è una cosa da giovani, da persone sveglie ed energetiche; da persone che vogliono scommettere con se stesse. Ogni mattina, appena mi alzo, mi guardo allo specchio e scommetto contro me stesso.
"Scommetto che questo pianeta non lo strappi dalla mano dei Borg", mi dico. "Scommetto che non riusciresti a sopravvivere una battaglia con i Mantowl", mi dice lo specchio. "Scommetto che non riusciresti a conquistare quattro città prima della colazione." Ma io... Io ce la faccio.
Con l'aiuto dei miei fedeli seguaci e colleghi, nelle mie prime quattro settimane come conquistatore di mondi ho conquistato due pianeti. Oggi, dopo quasi due anni, ho una quarantina di pianeti sotto il mio controllo, e uno degli eserciti più numerosi della galassia. E ora, ho i Mastermind, la razza più bellicosa di tutte, alle calcagna. Vogliono rubarmi il mio successo, vogliono appropriarsi del frutto del mio arduo lavoro. Ma non ce la faranno. Mai.
L'odio di altri popoli è una cosa che un bravo conquistatore deve aspettarsi, e che deve superare a tutti i costi. Ma, se per uno strano caso o scherzo del destino, la mia fine arrivasse dalle furenti armi dei Mastermind, e dovessi perire nella battaglia, lascio le mie memorie, affinché la popolazione dell'intero universo conosca il più grande (nonché più giovane) conquistatore della Via Lattea e dintorni.
Siate forti, miei cari, e siate decisi a sconfiggere il nemico. Odiate la battaglia; cercate di vincere con l'astuzia. E imparate dal più grande conquistatore di tutti i tempi.
Il vostro servitore,
Alex M.
STAI LEGGENDO
Cronache di un conquistatore di mondi
Science FictionConquistare mondi non è così difficile come tutti pensano. È una questione di strategia: un esercito qui, un agguato là, una decina di soldati in punti strategici, e il gioco è fatto. Mica è complicato, o addirittura complesso. Persino un ragazzo di...