San era tornato a casa, pensieroso del perché quella ragazza avesse un sesto senso così potente. Cercava di trovare altre alternative, mentre roteava furtivamente il bicchiere contenente dell' alcol.
Erano passati ormai quattro giorni da quando Nova non si faceva vedere, e questo era un problema.
L'obiettivo di San era chiaro, ovvero vendere quella ragazza ad uno degli uomini più ricchi della regione, dopo di lui ovviamente. Durante quella cena, il suddetto proprietario del bordello aveva subito adocchiato la mal volente assistente di San, e non perché fosse l'unica donna presente in quel momento; ne era rimasto estremamente colpito, talmente tanto dal voler cedere una grandissima somma a padre e figlio.
Ed ecco la ragione del coinvolgimento di Nova durante quella sparatoria puramente architettata, la quale fallì miseramente.
Navigando nei suoi pensieri, si accorse poi della figura presente in stanza."Papà" lo salutò con un cenno del capo.
"Ancora niente?"domandò il padre, versandosi del vino in un calice; San scosse la testa.
"Che ne dici allora del mio piano?"Nova stava passando in estrema tranquillità le sue giornate, tra una ricetta e l'altra.
Mamma e figlia erano intente a preparare i soliti biscotti, quando si accorsero dell'assenza di zucchero.
Nova indossò subito il suo cappotto, pronta per fare il suo acquisto.
Mentre camminava, a pochi passi più in la notò una figura.
La ragazza alzò gli occhi al cielo, continuando il suo cammino.
"Non ti vedo da giorni" disse San, bloccandole la strada.
"Menomale" affermò Nova mettendosi le mani in tasca.
Questa fu l'ultima parola che disse, non appena si sentì sollevare da terra da due paia di braccia.La vista di Nova iniziò a stabilizzarsi lentamente, e connettendo il tutto si rese conto di trovarsi in un posto a lei sconosciuto; era in uno studio di un'abitazione.
Nova si alzò di scatto dalla poltrona, ma non appena sentì delle voci aldilà della stanza, vedeva ancora sfocato, e ciò le negò una postura consona, costringendola ad appoggiarsi al bordo della scrivania dietro di lei.
Alzando lo sguardo riconobbe San, e per un momento cercò di tranquillizzarsi, rimanendo comunque sospetta.
"Come ti senti?" chiese lui, chiudendosi la porta alle spalle.
Nova prima di rispondere guardò oltre le spalle del moro, cercando di trovare un modo per uscire da quel posto.
"Sto bene" affermò cercando di raggiungere la porta.
"Posso andare adesso" disse cercando di nascondere il suo tremolio, perché Nova era terrorizzata.
San sogghignò.
"Mi dispiace tesoro, non vai da nessuna parte"
Nova a quell' affermazione sgranò gli occhi.
"Mi lasci passare" esclamò cercando di aprire la porta, tentativo però inutile.
Il battibecco tra i due venne interrotto da una voce maschile.
Nova si girò, trovandosi davanti lo stesso uomo incontrato durante quella cena. La ragazza fece finalmente mente locale, capendo la situazione.
Lo sguardo di Nova catapultò di nuovo verso San, questa volta supplichevole; il moro, d'altro canto, restò irremovibile.
"Benvenuta cara" il gioco di sguardi venne interrotto dall'anziano, il quale si avvicinò a Nova, sfiorandole il collo. Nova si scrollò dal tocco bruscamente, lasciando sulle labbra dell'uomo un lieve sorriso.
"Sei dispettosa" ammise costui non smettendo di sorridere.
"Vi prego, non so niente di tutto questo" cercò di giustificarsi.
"Non sono adatta, sono vergine" sputò finalmente tutto d'un fiato.
A quelle parole San si gelò sul posto. Era estremamente convinto non lo fosse; diamine a lui e alle sue supposizioni.
L'uomo fece un cenno ad una sua guardia, il quale portò una valigetta al moro.
"Tanta pratica ti aiuterà" ammise l'uomo, non prima che la stessa guardia iniziò a strattonare Nova via dalla stanza.
"Bene San, è tutto" concluse l'anziano stringendo la mano del moro; egli annuì titubante ed uscì.
Fuori dall' abitazione emise un sospiro, portandosi una mano tra i capelli, e per la seconda volta il ragazzo si sentì dispiaciuto, in colpa, quasi come se avesse appena fatto uno sbaglio atroce.
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Dazzling light|| Choi San
Fanfic"Mi pare ovvio, ti voglio" "Più mi vuoi, più non mi avrai"