2.

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Carlo, beh su Carlo c'era davvero tanto da dire, era il migliore amico di mio fratello per cui passavamo davvero tanto tempo insieme, specialmente appena avevamo cambiato casa.
Da circa due anni si è dovuto trasferire per via della sua passione, il basket.
È andato via in un momento davvero difficile e particolare, avevo una cotta per lui, anzi no, ne ero davvero innamorata, ma per lui ero solo la sorella minore del suo migliore amico e come una sorella per lui. Ma nonostante le difficoltà e il dolore di vederlo quasi tutti i giorni su Skype e non averlo fisicamente con me, ero felice, ero davvero felice per lui che aveva realizzato il suo più grande sogno.

-cosa ci fai qui?- chiesi spezzando l'imbarazzante silenzio creatosi fra di noi
-il basket mi ha annoiato, mi mancavano la mia famiglia, i miei amici, la mia bellissima Roma.- disse sospirando rannicchiandosi nel suo cappotto lungo.
Di nuovo silenzio, interrotto solo da qualche macchina che trafficava e le risate della gente che passeggiava, in quella sera fredda, intorno al Colosseo.

-vieni con me - disse prendendomi per mano sorridendo e iniziando una breve corsa.

-vedi, questo è il mio posto preferito di Roma, ci venivo sempre quando da piccolo litigavo con Franco e con te- disse indicandomi un parchetto che non avevo mai visto prima.

-siediti dai- disse poi spezzando i miei pensieri indicandomi, con un cenno della mano, un posto accanto a lui sul prato. Annuii e mi sedetti.

- per quanto rimarrai qua- chiesi quasi impaurita della sua risposta
-dovei restarci per sempre- disse ammiccando un sorriso a trentadue denti che subito si interruppe da un'altra frase - certo, sempre se riesca a trovare casa, non ne è rimasta neanche una in vendita e purtroppo non posso vivere in Hotel-

-dai, vieni a stare da noi, di certo a Franco non può far altro che piacere- sorrisi stringendogli le mani
Lui non rispose, mi bació delicatamente una mano e, senza dire nulla,si stese sulle mie gambe e comincio a guardare il cielo stellato.

-guarda- indicò il cielo, spezzando quella quiete che si era creata -l'hai vista?- aggiunse poi dopo qualche minuto, non dissi nulla, annuii semplicemente
-hai espresso il desiderio?- domandai, lui face segno di sì
con la testa - e cosa hai espresso?- aggiunsi
Lui alzò la testa dalle mie gambe allungando il collo per potermi dare un bacio sulla fronte
-adesso vuoi sapere troppo bambolina- si alzò e mi tese una mano .

Pianto Noisy~\Carl brave/~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora