4.

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Andammo a letto
Inutile dire che non dormii, avevo paura che fosse tutto solo un sogno, che lui non ci fosse realmente. Volevo solo passare al giorno successivo e passare tutto il tempo con lui.
Tra un pensiero e un'altro mi addormentai, e senza renderne conto, si fece mattina.

Balzai e cascai dal letto a causa di alcune grida

-Non è possibile che voi due imbecilli, a 30 anni, fate ancora queste bambinate- dissi con voce rassegnata.
Alzai gli occhi e vidi Carlo, più splendente del solito, che rideva tenendosi la pancia fra le mani

-e tu che hai da ridere, aiutami- sbuffai
Lui mi tese una mano e mi tirò forte, facendoci trovare a giusto qualche millimetro di distanza
-buongiorno bambola- disse abbozzando uno dei suoi soliti sorrisetti maliziosi che lo rendevano così attraente.
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-ragazzi,oggi pomeriggio che fate?- disse Franco aggiungendo ancora un po' di cereali nel suo latte
-penso che starò a casa- dissi io alzando le spalle -tu Carlo?- aggiunsi portandomi la tazzina del caffè alla bocca
-non so ragazzi, organizziamo qualcosa? Vi devo parlare di un progetto importante- disse masticando un cornetto
Io e Fra ci guardammo e annuimmo
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-bene ragazzi- iniziò a parlare Carlo scendendo le scale e sedendosi accanto a noi al tavolo -questo è il mio nuovo progetto, cosa ne pensate- disse poi allungandoci dei fogli

-sono poesie?- disse Franco facendo scorrere i fogli tra le mani -no, perché sono davvero belle- aggiunse
- sono canzoni- lo corresse Carlo
-dai su, cantaci qualcosa- dissi io entusiasta
Carlo cominciò a cantare proprio la canzone che avevo io tra le mani, si intitolava "comunque" .

Franco applaudii -sei davvero bravo fra- disse
Io rimasi in silenzio. Ma non perché non mi piacesse, anzi, ne ero davvero rimasta incantata, non sapevo del suo talento, nel canto e nella scrittura.

-le hai scritte tu?- domandai avendo quasi paura -si- rispose lui .

Pianto Noisy~\Carl brave/~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora