6.

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-vuoi ballare?- si avvicinò un ragazzo, alto, coi capelli ricci, sembrava una versione più brutta di Carlo, nulla da togliere al ragazzo che era bellino, ma Carlo è Carlo e nessuno lo supera.
-si- dissi. Ero completamente ubriaca, non capivo più nulla.
Iniziammo a ballare e il ragazzo incominció a far scendere la sua mano fino al sedere iniziando a palparlo
-leva questa mano- dissi infastidita cercando di divincolarmi dalla sua presa ma con starsi risultati.
-questa sera sei mia- ammiccó un sorriso lurido, pieno di avarizia e mi diede prima uno schiaffo sul culo e poi un altro in pieno viso.
-non hai sentito? Lasciala stare !- urló una voce dietro di me, mi girai lievemente e vidi Carlo.
-allontanati subito dalla mia fidanzata!- urló poi facendo cominciare una rissa interrotta pochi minuti da una guardia che cacciò me e Carlo dal locale.

-come stai?- domandò subito dopo essere usciti dal locale
Non risposi, mi limitai solo ad alzare le spalle.
-non pensavo davvero quello che ti ho detto, ero solo incazzata, scusami- dissi rompendo quel silenzio che si era creato.
-vieni qui- aggiunse lui tendendomi le braccia dove mi ci fiondai senza pensarci due volte.

-siamo a casa!- urlai appena mettemmo piede nell'appartamento
-penso che tuo fratello sia uscito- disse Carl leggendo un pezzo di carta -va a dormire dalla sua nuova fiamma, tornerà domani sera- aggiunse poi
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-hai la faccia completamente rotta- dissi facendolo sedere su una sedia e andando a prendere un kit medico in bagno
Iniziai a tamponargli le ferite fin quando non mi bloccó la mano
-io sto apposto- disse
Mi allontanai, avevo bisogno di vomitare.
Andai in bagno e misi due dita in gola e mi accasciai sul cesso. Una volta finito passai la mano sulla narice piena di sangue
-come stai?- domandò di nuovo lui, io sorrisi anche se non ero felice -vieni- disse poi vedendomi toccare la narice sporca di sangue, causa dello schiaffo che quel porco mi aveva dato.
Si sedette su una sedia, mi prese per un braccio e mi fece sedere sulle sue gambe incominciando ad asciugare il sangue dal mio naso.
-quel figlio di puttana è un uomo morto- disse con un tono di voce calmo misto ad un po' di nervosismo

Ci trovammo così, io sulle sue gambe, ad un metro di distanza, i respiri che si confondevano fra di loro, gli occhi che non smettevano di ammirarsi a vicenda, non potevo farcela.

-non si doveva permettere neanche di guardare ciò che è di proprietà mia- disse sussurrando e avvicinandosi sempre di più fin quando le labbra non si toccarono dando vita ad un bacio. Uno di quei baci pieni di passione e amore dove le mani viaggiano per tutto il corpo, che si cercano, occhi chiusi e respiri spezzati, pause di mezzo secondo solo per prendere un po' di fiato.
Senza rendercene conto ci trovammo in una stanza buia, in silenzio, con solo il rumore degli schiocchi dei nostri baci. Senza rendercene conto eravamo finiti per fare l'amore.
Spogli di tutto.
Vestiti, vergogne, paure, ansie, erano state tutte scaraventate via lasciando solo spazio all'amore e alla passione.
-ti avevo desiderato da così tanto tempo, che averti qui in questo momento, non mi sembra vero- disse con voce spezzata

Pianto Noisy~\Carl brave/~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora