Il dolore

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La mattina del 31 ottobre mi svegliai radioso come non mai.
Pensavo a lui e a come mi aveva fatto sentire.
Ci scrivemmo tutta la giornata e parlammo della nostra notte. Di ciò che era stato.
Sapevo che il giorno dopo sarebbe andato via e non volevo pensarci perché il solo pensiero mi creava angoscia.
Parlammo di come eravamo stati bene, di tutto ciò che avevamo fatto e di come ci eravamo sentiti.
D.: "La mia sensazione prima di incontrarti era che saresti stato diverso dagli altri. Ieri sera l'hai confermata. Mi hai lasciato molto più di una semplice notte di sesso. Credo che tu sia davvero un ragazzo fantastico. Mi hai fatto sentire i brividi che nessuno è mai riuscito fino ad ora. Le tue mani sulla mia pelle, i tuoi bellissimi baci e tu dentro di me, era qualcosa di eccezionale. Oh, non aver paura, so che era solo sesso, ma ho voluto dirti cosa mi hai fatto provare e voglio essere sincero. Volevo fare una foto con te come ricordo, ma ho dimenticato di chiedertelo. Grazie per la tua gentilezza e umanità."
L.: "Wow che bel messaggio! Sono così felice che abbiamo avuto la possibilità di incontrarci di persona. Ho provato le stesse cose. È stata una serata molto bella, dal toccare al baciare al sesso. Mi sento molto fortunato e privilegiato di aver avuto l'opportunità di aver condiviso questo momento con te. È vero, avremmo dovuto scattare una foto insieme come un ricordo, ma non preoccuparti, non mi dimenticherò mai di te."
Questo messaggio mi riempì il cuore. Anche lui aveva provato le mie stesse sensazioni.
La giornata trascorse con messaggi del tipo "vorrei stare con te", "potrei guardarti ancora", "vorrei stare di nuovo dentro di te." Continuammo a parlare del più e del meno fino a notte fonda.
Parlare con un ragazzo con il quale hai avuto una semplice notte di sesso dava speranza. Voglio dire, una volta che hai fatto sesso con qualcuno poi o non lo senti più o lo senti per qualche altra scopata.
Il giorno dopo si fece strada nella mia vita, il pomeriggio sarebbe ritornato in Inghilterra. La tristezza era padrona delle mie emozioni.
Mi balenò un idea al quanto bizzarra.
D.: "Hey L. buongiorno, stavo pensando se magari venissi a salutarti in aeroporto?"
So che non sono cose da chiedere, se una cosa la senti la si fa e basta! Però non sapevo se a lui gli avesse fatto piacere.
L.: "Hey buongiorno. Sarebbe molto bello, ma ho poco tempo e la mia amica deve sbrigare delle faccende."
L'idea si ritrasse in un istante.
D.: "Hai ragione, un viaggio di ritorno è sempre stressante."
L.: "😘"
Non lo sentii per il resto della mattinata.
Nel pomeriggio mi scrisse inaspettatamente.
L.: "Hey ciao, sto andando in aeroporto."
Il mio cuore mancò qualche battito.
D.: "Oh ti auguro un buon viaggio di ritorno."
L.: "Grazie e grazie di nuovo il bellissimo momento insieme."
D.: "Grazie a te, spero non mi dimenticherai mai. Io, almeno, non lo farò."
L.: "Mai!"
Ecco era fatta! Tutto era finito.
Sapete? Quando non vivi un momento non realizzi mai ciò che puoi provare.
Io stavo provando sensazioni del tipo: "Oh mio dio! Colui che mi ha fatto sentire splendido, amato e desiderato sta andando via a chilometri di distanza!"
Comunque sia trascorsi la giornata in un modo molto monotono. Non volevo parlarne con nessuno.
Chi avrebbe capito? Mi avrebbero preso per pazzo per ciò che stavo provando per un ragazzo con cui avevo fatto sesso!
Decisi di tenermi tutto dentro.
Si fece notte fonda, erano le due del mattino quando mi arrivò un messaggio.
L.: "Sono in Inghilterra 😭"
Piansi.
D.: "Tutto bene il viaggio?"
L.: "Si. Solo qualche bambino rumoroso."
D.: "Ah che cosa fastidiosa ahah."
L.: " Abbastanza. Potrei stare ancora con te se fossi lì!"
D.: "😭"
Questa fu la mia risposta, una semplice emoji. Cosa potevo rispondergli?
"Anch'io voglio stare con te perché ciò che mi hai fatto provare è stato inspiegabile!"?
Non sembrava il caso.
L.: "In aeroporto hanno messo la canzone di Avril Lavigne - Complicated. Mi ha fatto ricordare te."
Si il mio idolo è Avril Lavigne, ho un tatuaggio che raffigura lei e durante il nostro momento lui mi chiese i significati dei miei tatuaggi ed io glieli esposi.
D.: "Wow, adoro questa canzone e tu sei molto dolce."
L.: "Ora vado a dormire, sono molto stanco. Buonanotte."
D.: "Buonanotte"
I pensieri di quella notte mi rimandarono al nostro momento.
Non riuscivo a staccarmi da quelle sensazioni e da quel momento. Non riuscivo a capire che, ormai, tutto era passato ed io dovevo andare avanti.
Il giorno dopo non ci sentimmo fino la sera quando lui mi contattò.
L.: "Hey, spero tu abbia avuto una buona giornata."
D.: "Hey si tutto bene!" Mentii
L.: "I wish you were here."
Questo messaggio mi spiazzò letteralmente.
Vorrei che tu fossi qui. Cioè non è una frase che si dice a chiunque.
D.: "Lo vorrei tanto anch'io"
Non rispose più.
Maledetto whatsapp, che ti fa vedere gli accessi e se ha visualizzato il messaggio!Credo che oggi i dolori sentimentali sono ancora più amplificati. I social non aiutano.
Seguirlo su Instagram, avere ancora tutte le sue conversazioni è un male.
Nei giorni successivi continuammo a sentirci. A dirci quanto era stato bello il nostro momento. Di quanta voglia avevamo di stare insieme, abbracciarci a toccarci.
L. mi disse che ama i temporali e che sarebbe perfetto stare nel letto abbracciati con sottofondo un temporale.
Immaginai il momento: io e lui nudi sotto le coperte stretti in un abbraccio. Pelle contro pelle. La stanza buia, illuminata da un fulmine di tanto in tanto. Il pensiero era paradisiaco.
Le nostre conversazioni iniziarono a sfumare giorno dopo giorno. Il mio pensiero e miei sentimenti non accennavano a farlo.
Era un sabato sera quando decisi di essere onesto con lui al 100%, ero in pizzeria con la mia amica S.
Non sapevo se avrei sbagliato, ma dovevo capire. Capire non so cosa o forse capire se c'era speranza di qualcosa da parte sua.
Gli scrissi un messaggio dicendogli che ciò che avevo provato per lui erano emozioni molto forti e che non volevo restasse una semplice notte di sesso e divertimento, ma che ero propenso ad intraprendere una conoscenza.
Attesi molto tempo, essendo sabato sera lui stava sicuramente facendo le sue cose. L'ansia della risposta logorava in me, tanto che non riuscii a mangiare la pizza che avevo ordinato. Volevo supporto da S. e non volevo che la risposta sarebbe arrivata quando già eravamo a casa o peggio ancora non sarebbe mai arrivata.
Per questo, una volta che uscimmo dalla pizzeria, iniziammo a perdere tempo. A parlare delle possibili risposte e sia io che S. ci trovammo d'accordo sul fatto che non sarebbe stata positiva o speranzosa.
Finalmente mi rispose, fu gentile come al solito scrivendo che anche lui, come già aveva detto, era stato molto bene durante quel momento ma che non cercava niente di serio e che una conoscenza non sarebbe stata fattibile per la questione della lontananza.
Fui felice della sua onestà ma allo stesso tempo mi sentivo arrabbiato e molto triste.
Non so dirvi se arrabbiato con lui o con me stesso. Forse con entrambi. Con me perché comunque il mio carattere è quel che è purtroppo. Con lui perché le parole che mi diceva facevano intendere altro. L'atteggiamento che aveva avuto non era di una semplice scopata e nulla di serio, ma sembrava qualcosa di più.
D.: "Grazie per la tua onestà. Mi dispiace che forse ho capito cose sbagliate, ma va bene così."
L.: "Sono molto dispiaciuto e spero che questo non incida nel nostro ricordo. Io amo tutto di quel momento. Quando penserò l'Italia sarai tu il mio primo ricordo."
(Io amo tutto di quel momento. Quando penserò l'Italia sarai tu il mio primo ricordo)
Danno peso alle parole che dicono? Pensai.
D.: "Anch'io amo tutto di quel momento, ma preferirei smettere anche di scriverci."
L.: " Lo capisco, non voglio rubare il tuo tempo e le tue energie. Non sei obbligato a dirmi ciò che vuoi fare."
D.: "Grazie per tutto. Buonanotte ♥️"
L.: "Buonanotte 😘"
E così chiusi definitivamente il tutto.
Non mi interessava se magari ero stato esagerato e pesante. Ma dovevo salvaguardare me stesso. Ciò che provavo per lui era forte e non mi andava di non sapere le intenzioni dall'altra parte.
Dal giorno della sua partenza c'è stato un progressivo spegnimento della mia persona. Man mano, giorno dopo giorno il buio ha iniziato a far parte di me. E ancora in questo momento, durante il quale sto scrivendo questo libro, il buio è ancora parte integrante di me.
Forse la mia condizione è da psichiatria. Non tanto per ciò che sto provando, perché è normale provare tristezza assoluta per una persona che ami. Intendo la mia sensibilità, il fatto di essere caduto in una "trappola" così in fretta.
Dopo tutto sono state solo cinque ore insieme a lui.
Cinque ore si. Ma oggi sembra un eternità, come se io e lui ci conoscessimo da anni.
Iniziai a raccontare le mie emozioni alle persone più strette. Tutti mi diedero la stessa risposta: "ci sono persone molto gentili che durante il sesso ti trattano come se fossi il loro fidanzato! Non puoi innamorarti di una persona dopo solo cinque ore."
È vero, fortunatamente, esistono ancora le persone gentili. Ma io mi domando se queste persone sanno di avere di fronte un essere umano con sentimenti e un cuore. Si chiedono che, magari, certi comportamenti possono essere fraintesi?
Questo non riuscirò mai a capirlo.

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