Jean-Pierre era in ritardo e molto arrabbiato, aveva passato l'intera mattinata per cercare il colore adatto da usare nel suo ultimo capolavoro, ma nessuno di quelli che aveva in casa riusciva a soddisfare le sue aspettative.
Aveva così deciso di andare al supermercato, magari avrebbe trovato il colore giusto per lui, o magari avrebbe solo comprato della cioccolata su cui piangere.
Portava con sé la piccola e preziosa tela e un pennello appoggiato sull'orecchio che ben si incastrava col suo cappello francese tutto rosso.
Parlava tra sé e sé distrattamente senza pensare a dove stava mettendo i piedi e fu così che, appena le porte scorrevoli si aprirono e lui appoggiò il piede, si accorse di aver fatto un errore.
Sua madre lo rimproverava sempre perché aveva la testa fra le nuvole e non stava mai attento a ciò che postava e anche questa volta, esclamando "sacrebleu" dovette darla ragione: aveva pestato un escremento canino.
Stava per disperarsi in maniera vistosa come era solito fare, quando si accorse che ciò che aveva sotto ai piedi non era una semplice cacca ma un vero e proprio tesoro.
Sorrise, si aggiustò il cappello, prese il pennello e inzuppandolo un po' in quel marroncino così particolare, finì di colorare la sua opera che ancora oggi potete trovare al Museo del Louvre: "Enfin Sortì".
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Mi obbligano a scrivere
Short StoryQuando segui un corso di scrittura creativa, ti danno i compiti per casa, ecco qui la raccolta dei miei brevi scritti