Narratore vs Scrittore (Second Fight)

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C'era una volta...

No, dai, non puoi cominciare così, lo fanno tutti, cambia incipit via.

In una notte buia e tempestosa...

Ancora? Ma mi ascolti? Devi scrivere qualcosa di diversooo!

Emma stava percorrendo la navata verso il suo vero amore,

No, scusa, lo so che mi lamento sempre ma proprio in medias res devi cominciare la storia? Ma poi che nome è Emma? Ma poi perché sempre una donna? No, dai, riprova.

Carlo era alto, biondo e con gli occhi azzurri...

Eridagliele con questi stereotipi, ma non può essere brutto, con la gobba e i denti storti? Non possiamo parlare di quello di cui nessuno parla per una volta?

Aveva i denti storti, la gobba e pure l'acne ma usciva di casa sempre con sorriso. Anche quel giorno uscì sorridendo, nonostante la pioggia, perché sentiva che sarebbe stato un giorno bellissimo. Era il giorno in cui avrebbe incontrato il suo vero amore.

Ancora? Ma perché deve essere per forza una storia d'amore? Ma non sai raccontare altro?

Senti coso, io ci provo, ma visto che pensi di saperne più di me, perché non la racconti te questa storia?

Nel silenzio della notte Carlo uscì dal libro, come per magia e strappò di mano la penna allo scrittore: <<Sarò brutto, con la gobba, i denti storti e che altro? Ah, già, pure l'acne, ma se c'è una cosa che so è che questa è la mia storia e me la racconto e scrivo da solo!>>

"Speriamo non sia l'inizio della rivolta dei narratori" pensò lo scrittore.

Mi obbligano a scrivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora