Ero ancora nel letto, accanto a lui che russava come un treno quando sentì quel calore assurdo provenire dalla gamba.
Cercai di alzarmi per vedere cosa stava accadendo, ma rimasi lì, immobile nel letto, con gli occhi spalancati, cercando di articolare qualche suono.
Nel frattempo lui si svegliò, mi urlava di stare calma e provare a respirare, ma ben presto si accorse che non riuscivo ad ascoltarlo, ero troppo terrorizzata.
Continuai a cercare di dimenarmi ma c'era qualcosa o forse qualcuno che mi teneva inchiodata al letto.
Lui ormai sapeva che soffrivo di paralisi del sonno e si sdraiò accanto a me, cercando di rassicurarmi, ma riuscì a calmarmi solo quando la paralisi passò e riuscì finalmente ad aprire la bocca per tirare un sospiro lungo e triste.
STAI LEGGENDO
Mi obbligano a scrivere
ContoQuando segui un corso di scrittura creativa, ti danno i compiti per casa, ecco qui la raccolta dei miei brevi scritti